ARDUO agg./s.m.

0.1 ardua, ardüa, ardue, ardui, arduissime, arduo.

0.2 Lat. arduus (LEI s.v. arduus).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Lett. napol., 1356.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Alto, eccelso. 2 Difficile da affrontare; che richiede impegno e capacità, che comporta fatiche, pericoli, possibili danni (anche fig.). 2.1 Difficile da trattare. 3 Sost. Difficoltà grave; ostacolo, avversità.

0.8 Fabio Romanini 23.05.2000.

1 Alto, eccelso.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. c. 31.34, vol. 3, pag. 512: Se i barbari, venendo da tal plaga / che ciascun giorno d'Elice si cuopra, / rotante col suo figlio ond'ella è vaga, / veggendo Roma e l'ardüa sua opra, / stupefaciensi, quando Laterano / a le cose mortali andò di sopra...

2 Difficile da affrontare; che richiede impegno e capacità, che comporta fatiche, pericoli, possibili danni (anche fig.).

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 30, 130-141, pag. 723, col. 1.2: Qual è quei. Qui esemplifica ch'è in tale disposizione com'è chi somnia in arduo afare, e in lo sonio medesimo brama de soniare...

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 3, 46-60, pag. 47, col. 1.4: Lerici .... dixe che tra Liriçi ch'è una terra de' Genoisi ch'è sovra la marina in Lunixana, e Turbía, ch'è simelmente una terra al principio de Proenza verso Zenova, suso 'l mare, si è le arduissime montagne e fadigose ad andare...

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 51.8: 16. 17. Quando venimmo ec. Qui per essemplo mostra l'arduo g[u]ado del luogo...

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 33, pag. 726.23: pietade è una virtù che fa amare e servire nostri parenti e prossimi diligentemente; magnificenzia è una virtù che fa in accompiere l'ardue e nobili cose...

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 6, vol. 1, pag. 127.8: melyu aviria lu favuri di li soy compagnuni, conformandusi a li lur riti et appruvandu li lur custumi et li lur exercicij, a li quali issu venia quandu avia multu travallyatu et fatigati li spalli et li altri membri a li ardui facendi di cavallaria...

[6] Lett. napol., 1356, 6, pag. 130.11: Noy liberam(en)te co(n) quillo a(n)i(m)o acceptamo la ampla toa oblatione, co(n) quale a(n)i(m)o conoscemo te farela, p(re)gandote affectuosam(en)te che, p(er) (con)sideratione n(ost)ra (et) p(er) dare quiete allu n(ost)ro a(n)i(m)o, poni chella industria la quale Dyo te ave (con)cessa sapere usare nelle cose ardue (et) dubie.

[7] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 7, pag. 549.7: vada cum lettera del dicto Rectore, la quale contegna la cagione declarata per la quale el fi mandato e non mene seco oltra tre homini da cavallo e sei pedone a li altrui expese, non de la camera, salvo che 'l facto o maleficio per lo quale el fisse mandado fosse arduo et alto, e fosse contra possente homini o comunità...

[8] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 9, pag. 624.22: essendo già quasi per tutto il mondo l'altissima fama del miracoloso senno di Salamone discorsa per l'universo [[...]], molti di diverse parti del mondo a lui per loro strettissimi e ardui bisogni concorrevano per consiglio...

[9] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.123, pag. 126: Ultimamente, con ardente amore / e piena de valore, / vegniva verso me per l'ardua piaggia / la Caritate santa, degna e giusta.

2.1 Difficile da trattare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. c. 30.36, vol. 3, pag. 497: Cotal qual io la lascio a maggior bando / che quel de la mia tuba, che deduce / l'ardüa sua matera terminando, / con atto e voce di spedito duce / ricominciò: «Noi siamo usciti fore / del maggior corpo al ciel ch'è pura luce...

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 2, pag. 15.7: 10. Io cominciai ec. Qui l'Autore fatta sua esaminazione, ed estimata sua insuficienza, e l'ardua opera impresa, sì muove cotale quistione a Vergilio, come appare nel testo, la quale contiene due cose; e ciò fa per vedere, onde la ragione si muove a dargli cotale consiglio.

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 32, parr. 5-9, pag. 462.55: E nota che D. in tuta questa opera non invoca muse si non quando tracta de cosse ardue, cossì como fa qui.

[4] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 30, pag. 493.8: E perch'egli àe a trattare delle chose ardue e forti di materia santa, gli conviene trovare Beatricie e acostarsi a llei e llasciare Virgilio...

3 Sost. Difficoltà grave; ostacolo, avversità.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 11, 64-75, pag. 261, col. 1.3: valse udir. Qui l'A. vogliendo mostrare quanta prorogativa ha la povertà, sí tocca una istoria scritta in Lucano de Cesare,... or ha introdutta questa istoria solo per la segurtà che dona la povertà, la quale non teme nessuno temporale arduo.

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 28, 22-33, pag. 587, col. 2.13: Bruna bruna. Çoè che questa aqua è sempre soto lo regno delle vertù, e movesse bruna, quasi a dire che cum alcuno arduo e fatiga se convene aquistare.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 135, vol. 3, pag. 269.14: uno de' nostri compagni cavaliere compiagnendosi quasi verso Iddio, mi fece quistione dicendo: «Tu hai fatto e fai memoria de' nostri fatti passati e degli altri grandi avenimenti del secolo, quale puote esere la cagione, perché Iddio abbia permesso questo arduo contro a nnoi, essendo i Pisani più peccatori di noi, sì di tradimenti sì d'essere sempre stati nimici e persecutori di santa Chiesa, e nnoi ubidenti e benefattori?».

[u.r. 09.02.2018]