ARASSEGNARE v.

0.1 arasegnare, arasengnare, arassengnare, aresegniare.

0.2 Da rassegnare.

0.3 Stat. sen., 1329: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1329.

In testi mediani e merid.: Stat. castell., a. 1366; Preci assis., XIV sm.

0.5 Locuz. e fras. arassegnare buona ragione 1.2.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Restituire (del denaro). 1.1 Arassegnare (ogni) ragione: consegnare la contabilità. 1.2 Fras. Arassegnare buona ragione: render conto dei propri meriti.

0.8 Fabio Romanini; Rossella Mosti 04.05.2006.

1 Restituire (del denaro).

[1] Stat. sen., 1329, cap. 7, pag. 285.14: e ch'e' rectori e kamarlengo vechi siano tenuti e debbiano, compito loro officio, di dare e d'arasegnare a' rectori e al camarlengo nuovi tucta la pecunia la quale per lo lore officio fusse remasa per la decta Università e per cagione del lo' officio infra VIIJ dì.

1.1 Arassegnare (ogni) ragione: consegnare la contabilità.

[1] Stat. castell., a. 1366, pag. 128.17: Ancho dicemo et afermamo che onni chamorlengo o ufitiale debbia aresegniareonni raigione, conpito el suo offitio, entra VIIJ die.

1.2 Fras. Arassegnare buona ragione: render conto dei propri meriti.

[1] Preci assis., XIV sm., 3, pag. 144.33: Anchi per lo nostro patre spirituale messer l'ovesscovo, che Crissto crocefisso gle dia gratia, lume et verace conosscemento de reggere el popolo che gl'è conmesso ella via della salute dell'aneme, scì et en tal modo che ne possa arassengnare bona ragiona denante al suo cosspecto pretioso.

[2] Preci assis., XIV sm., 5, pag. 145.17: Anchi per lo nosstro priore et subpriore, visitatore et per tucti gli altri nostri offitiagli et reggedure, che n'uo' ad reggere et diriçare en la via della salute, che esso benengno sengnore et salvatore nosstro Iesu Cristo ro dia verace lume et conosscemento de regere et diricçare sì et en tal modo loro et nuy per vertude, doctrina et bono esscenpi, che ne possano arasengnare de tucti bona ragione denante al suo cospecto pretioso.

[u.r. 10.09.2008]