ARGENTATO agg./s.m.

0.1 argentà , argentata, argentate, argentati, argentato, arientate.

0.2 Lat. argentatus (LEI s.v. argentatus).

0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.7 1 Ornato con argento. 1.1 Sost. 2 Del colore dell'argento.

0.8 Fabio Romanini 06.10.1999.

1 Ornato con argento.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), Libro 5, pag. 245.27: disse Enea: Neuno di questo novero si partirà da me sanza merito, però che a tutti darò due lancioni di Creti lucenti di ferri e una mannaja argentata: questo sarà comune onore a tutti...

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 134.6: E Lucio e Cinna fecero uno luoco, che si girava intorno, il quale Publio Lentulo Spintere adornoe con argentati coragii.

[3] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 234, par. 1, vol. 2, pag. 313.5: Salvoké sia licito a ciascuno volente portare a pecto overo a maneche pectorelle, botone ennaurate overo argentate e centure, como a loro parrà, sença pena.

[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 14, terz. 93, vol. 1, pag. 167: E mettendosi l'elmo quel Signore, / l'aquila argentà , ch'avie per cimiero / cadde, onde prese sospetto, e dolore.

1.1 Sost.

[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 39, pag. 282.31: Dico che chi sogna nulla avere, allegrezza significa. [[...]] Argentati o innargentar vedere, tribulazioni grandi.

2 Del colore dell'argento.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 260, pag. 185: e l'altre gran bellezze / ch'al volto son congiunte / sotto la bianca fronte, / li belli occhi e le ciglia / e le labbra vermiglia / e lo naso afilato / e lo dente argentato, / la gola biancicante / e l'altre biltà tante / composte ed asettate / e 'n su' loco ordinate, / lascio che no·lle dica, / né certo per fatica / né per altra paura...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 13, pag. 128.14: onde Tolomeo dice, nello allegato libro, che Giove è stella di temperata complessione in mezzo della freddura di Saturno e dello calore di Marte. L'altra si è che intra tutte le stelle bianca si mostra, quasi argentata.

[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Leandro, pag. 171.27: E se tu non mi credi, tu stessa il ti vedi. E siccome tutte l'altre stelle ti danno luogo quando tu argentata risplendi con chiari splendori; così è ella più bella di tutte l'altre donne.

[4] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, par. 49, pag. 751.10: Nifate similmente era nella sua chiarezza con diligenzia dalli Ermini servato a mitigare le seti; e i celestiali Tigri e Eufraten di questa medesima cosa contentavano i Persi, e l'egiziaco Nilo, bagnante per sette porte la secca terra, con argentate onde rinfrescava le aride gole.

[5] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 26.2, pag. 58: Era di stelle il cielo ancor dipinto / e dava lume l'argentata luna / di qua giù a ciaschuna / cosa ch'à vita o natura sensibile, / quando dal sonno mi trovai sì vinto, / che visibil non m'era cosa alchuna...

[6] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 30, terz. 4, vol. 2, pag. 67: e diessi, al dar delle 'nsegne, da prima / il pennon mezzo Real dall'un lato, / e l'altro mezzo, come quì si rima: / il Giglio rosso nel campo argentato...

[u.r. 09.02.2018]