ARGOMENTO s.m.

0.1 arghomenti, arghomento, argomente, argomenti, argomento, argominto, argumenta, argumente, argumenti, argumento, argumentu, argumienti, argumiento, arguminto.

0.2Lat. argumentum (LEI s.v. argumentum).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Gonella Antelminelli, XIII sm. (lucch.); Geri Giannini (ed. Contini), XIII sm. (pis.); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Doc. volt., 1322; Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. con argomento 11.1; fare argomento 11.2; fare argomento per 1.3; fare poco argomento 11.3; in argomento 11.1; per argomento che 9.3; per argomento di 9.2; prendere argomento 6.1; prendere argomento da 1.4; recare in argomento 1.2; trarre argomento da 1.4; trarre l'argomento da 1.4.

0.6 ADoc. sen., 1235: Argum(en)to mugnaio.

0.7 1 Procedimento intellettuale, ragionamento, discorso che serve a provare la verità di un'affermazione o a dimostrare una tesi. 1.1 Procedimento esemplificativo costruito in termini evidenti e persuasivi. 1.2 Fras. Recare in argomento qsa: addurre come esempio probante. 1.3 Fras. Fare argomento per qno: costruire un discorso in difesa di (qno). 1.4 Fras. Prendere / trarre (l')argomento da qsa: utilizzare qsa come base di un ragionamento o come elemento di prova. 2 Ragionamento; asserto, eventualmente da dimostrare. 2.1 Discorso (costruito allo scopo di persuadere). 2.2 Proposito. 3 Prova, indizio, segno. 4 Capacità, abilità di argomentare. Estens. Capacità, abilità (in pos.); artificio, astuzia (in neg.). 5 Questione, disputa. 6 Motivo, ragione; stimolo a fare qsa; impulso. 6.1 Locuz. verb. Prendere argomento: trarre impulso. 7 Materia, tema; contenuto di un discorso. 7.1 Elocuzione, costruzione di un discorso. 7.2 Materia di un'opera letteraria. 7.3 Signif. incerto: materia di un'opera letteraria? modi elocutivi o forma metrica della stessa? 7.4 [Generic.:] materia, contenuto di qsa. 8 Soggetto, esemplare, individuo. 9 Mezzo, strumento; modo. 9.1 Mezzo, strumento determinato e concreto. 9.2 Locuz. prep. Per argomento di: per mezzo di, servendosi di. 9.3 Locuz. cong. Per argomento che: affinché o in modo che? 10 Macchina da guerra, attrezzatura bellica. 11 Accorgimento, provvedimento; espediente; cura, attenzione. 11.1 Locuz. avv. Con, in argomento: avvedutamente. 11.2 Locuz. verb. Fare argomento: ingegnarsi, industriarsi. 11.3 Fras. Fare poco argomento: trarre poca soddisfazione, restare umiliato. 12 Aiuto, difesa; sostegno. 13 Impresa, prodezza. 14 Forza, potenza; foga. 15 Ardimento, coraggio. 15.1 Orgoglio, temerarietà. 16 Rimedio; reagente. 16.1 [Med.] Rimedio; cura, medicamento. 16.2 Fig.

0.8 Roberta Manetti 20.02.2000.

1 Procedimento intellettuale, ragionamento, discorso che serve a provare la verità di un'affermazione o a dimostrare una tesi.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 194, pag. 531: Sovra tute malicie femen'à pensamenti, / e però sont artifice de mali argumenti.

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 44.5: La prima tratta di questionare e disputare l'uno coll'altro, e questa è dialetica; la seconda insegna provare il detto dell'uno o dell'altro per veraci argomenti, e questa èe efidica; la terza insegna provare il detto dell'uno e dell'altro per argomenti frodosi o per infinte provanze, e questa è sofistica.

[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 4, pag. 188.24: Per fede s'acquista l'amor di Dio, la quale, secondo l'Apostolo è detta: argomento non apparente de le cose che si debbono sperare.

[4] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 16, pag. 258.4: La terza si è, ched elli sia savio, acciò che per non conósciare elli non dica il falso; ed al savio maggiormente crederemo per le ragioni e per gli argomenti ch'elli mostra de le cose und'elli è savio, perché l'uomo crede ch'elli sia veritieri.

[5] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 1, cap. 3, pag. 10.15: R(espond)o [e] dico ke lo Spirto S(an)c(t)o è Dio ma non Figliuolo de Dio [[...]] A l'argomento respondo...

[6] Gonella Antelminelli, XIII sm. (lucch.), [son.] 1.10, pag. 278: Sentenza aspetto, e, di ciò mi confido, / per essa provarò per argomento / che senno e natural rasion non falla.

[7] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 10.67, pag. 521: filosofo lo prova in argumento / ke ll'omo ammesurato dé regnare.

[8] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 82, pag. 395.15: E che l'anima possa sostenere molte pene e le grandi e 'l corpo piccole e poche, e così del diletto altressì, sì 'l ti mostro per quattro ragioni e per quattro argomenti: quantum ad destensionem, quantum ad intensionem, quantum ad durationem, et quantum ad mitigationem.

[9] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 13, pag. 124.14: ché la Dialetica è minore in suo corpo che null'altra scienza, ché perfettamente è compilata e terminata in quello tanto testo che nell'Arte vecchia e nella Nuova si truova; e va più velata che nulla scienza, in quanto procede con più sofistici e probabili argomenti che altra.

[10] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 18, pag. 256.16: E per quelo che vego per overe e per argumenti veraxe, laude n'abia Deo nostro segnore...

[11] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 15, pag. 257: quando con li maistri ella se disputava, / de far le questïone ella soperclava, / et en argumenti s'algun ge respondeso / no g'è sì savio ke ella no confo[n]desso...

[12] Doc. volt., 1322, 7, pag. 18.4: Che sapiamo noi che ci inconterrà? Quando Corsino di Barone era in Volterre in buono istato, altre gli avesse decto «figluolto morrà in pregione per devito», credo che arebbe pensato. Argomento non voglio più dire.

[13] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 5, (frammento).4752, pag. 405: E tu, se l'ignoranza tua delira / Contro del vero formando argomenti, / Riguarda il fine della vita tua / E con tua pena vederai che menti.

[14] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 3, 1-18, pag. 63, col. 1.5: Di bella verità , çoè dechiarada la verità di signi ch'aparno nella luna. Provando e riprovando, çoè desputando e [con] istancie et argumenti.

[15] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 6, pag. 14, col. 2.18: Nel quarto capitulo della perfectione essa corporale vita activa monstro e pruovo per cinque argumenti come la vita activa corporale excede in perfectione la vita contemplativa...

[16] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 704, pag. 383, col. 2: La vergene gloriosa, / de Jhesu Christo sposa, / fecese croce et rise / et ad parlare se mise: / 'Site vui lu migliore?' / Volsese allu doctore, / feceli uno argominto / soctile ad compleminto, / lu quale de Omero fone, / lu primo che allegone...

[17] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, par. 3, pag. 56.1: Ispesse fiate avviene, che volendo trattare di alcune materie, non si puote appieno solo parlare di quelle sanza alcuno argomento d'altri diri, d'onde per li predetti argomenti s'intende quello di che l'uomo vuole parlare e trattare.

[18] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I cap. 5, pag. 617.9: E lasciando molte altre cose, eglino pur l'abbandonarono nel tempo della sua passione, avendogli per molte cose e argomenti innamorati di sé; ma per la resurrezione il benigno Signore il perdonò loro.

[19] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 4, vol. 1, pag. 124.14: cun chò sia cosa que li ingenij di li sagissimi homini a lu sou tempu vagassiru in ceca oy scura disputaciuni di cosi et intendissiru a li mesuri di lu sulu et di la luna et di l'altri stilli plù per parleteri ca per certi argumenti, tantu que eciandeu se scutiyassiru di diri lu circuitu di lu mundu tuttu, issu Socrates intra li philosophy fu lu primu qui rimossi lu sou animu da quisti erruri...

[20] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, pag. 224.26: Con ciò sia cosa che Paolo dica che la fede è sostanza di quelle cose che dobbiamo sperare ed argomento di quelle cose che vedere non si possono; quella cosa solamente si può dire che veracemente si creda, la quale non si può vedere...

[21] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), son. 7.7, pag. 552: d'Angioli parlo, entra li qual ve trovo / de la lor mezza parte en mezzo, e provo / che sovra onn'altro luogo el più degn'è; / perciò ch'onne vertù sol nel mezz'è, / e voi dal mezzo del mezzo non mòvo, / ond'è ver argumento a fermo chiovo / che 'l loco è degno, sì come ditt'è.

[22] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), Prologo, parr. 1-18, pag. 84.9: E posso bene dir che questo se pò chiamare «expositione», e «scripto», e «comento», però che troveriti in esso exposto con vocabulo, e dichiarata l'intentione de l'autore, e aprovato che esso dice e difeso con boni e chiari rasone e argumenti, excusandolo iustamente contra colloro che 'l vogliono calupniare.

[23] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 1, vol. 2, pag. 110.24: Gracias tibi ago, domine Iesu Christe, ka tu m'ài insignatu in la tua santa ecclesia per prophetia, per istoria, per miracula, per argumenta invincibili, ki tu si Deu homu, incarnatu Deu et factu homu per virtuti di lu Spiritu Santu...

[24] Destr. de Troya, XIV (napol.), Prologo, pag. 47.14: Et inperzò che alcune poete [[...] queste storie delle grande vactaglye de Troya sì le ayano voluti rescrivere inde li loro libre per argumienti figurate et exposiciune non verdose...

[25] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 5, pag. 228.7: Cum ço sea cosa che Paulo diga che la fe' è sustancia de quele cose che noi devemo sperar e argumento de quelle cose chi vei' non se pùm, quela cosa solamenti se pò dì' che veramenti se crea la qua non se pò vei', ché quela cosa chi se vei no se pò dì' che se crea.

- [Opposto a prova].

[26] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 8, pag. 27.9: k'el è quello k'è acetevole per soa honestate e dotato de richeça, de grande sapere, de le cui grande prodeçe e grand bonitate no argumenti, ma prove multe, clara fede n'à data per le contrate uv'è connosuto e per molte plù lontane parte.

1.1 Procedimento esemplificativo costruito in termini evidenti e persuasivi.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. c. 17.142, vol. 3, pag. 292: Però ti son mostrate in queste rote, / nel monte e ne la valle dolorosa / pur l'anime che son di fama note, / che l'animo di quel ch'ode, non posa / né ferma fede per essempro ch'aia / la sua radice incognita e ascosa, / né per altro argomento che non paia».

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 466.8: Alla proposta questione Vergilio risponde per due argomenti essemplativi; e poi commette la assoluzione per argomenti naturali a Stazio.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 3, vol. 2, pag. 213.1: Nel detto anno MCCCX maestro Arnaldo da Villanuova di Proenza gran savio filosafo in Parigi questionava, e annunziava per argomenti de le profezie di Daniello e de la Sibilla Eritea che l'avento d'Anticristo e persecuzione de la Chiesa dovea essere tra 'l MCCC e 'l MCCCC, quasi intorno al LXXVI anno...

[4] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 87.20: Nel secondo, per argomenti istoriografi procedendo, mostra Roma di ragione ottenere il titolo dello imperio: ch'è la seconda quistione.

1.2 Fras. Recare in argomento qsa: addurre come esempio probante.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 106, pag. 42.13: Essi vogliono che la filosofia abbia cacciate le Muse poetiche da Boezio, sì come femine meretrici e disoneste, e i conforti delle quali conducono chi l'ascolta non a sanità di mente, ma a morte. Ma quel testo, male inteso, fa errare chi reca quel testo in argomento contro a' poeti.

1.3 Fras. Fare argomento per qno: costruire un discorso in difesa di (qno).

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 55, terz. 94, vol. 3, pag. 120: Or chi ci è oggi, ch'abbia sentimento, / eziandio il Papa, e li Cardinali, / che non faccia per Dante ogni argomento?

1.4 Fras. Prendere / trarre (l')argomento da qsa: utilizzare qsa come base di un ragionamento o come elemento di prova.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 86.7:. Cioè, che amore ha cotal virtù, ch'elli non si risparmia nullo che sia amato, ch'elli non li colpisca il petto del suo strale: a questa lettera molti appongono, e più prendono argomento da l'effetto, che dall'affetto.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 199.23: Questo Papa per lo detto peccato fue percosso di divino giudicio, che andando lui nel luogo secreto, che richiede la natura, gittando fuori le intestina miseramente morìe; sì che l'Autore trae l'argomento dalla sventurata morte, e dalla sua eretica vita, ch'elli sia dannato, e seppelito inn- Inferno.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 15, vol. 2, pag. 233.26: Ca issi pensanu que la semeyanza conrespondi a lu nascimentu et a lu sangui, e trahenu supra zò grand'argumentu da li altri animali, li quali nassenu semelyanti a quilli qui li ingendranu.

[4] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 12, ott. 64.5, pag. 655: Né era ancor, dopo 'l suo nascimento, / tre volte cinque Appollo ritornato / nel loco donde allor fé partimento, / ben che da molti forse giudicato / ne saria altro, prendendo argomento / dalla sua forma che oltre l'usato / in piccol tempo era cresciuta assai, / forse più ch'altra ne crescesse mai.

2 Ragionamento; asserto, eventualmente da dimostrare.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 1, cap. 11, pag. 30.2: Manifesto a voi come fu degna cosa che 'l Figliolo venisse (et) no 'l Padre né lo Spirto S(an)c(t)o, formaste sopra de Cristo un sotile argomento e diceste: «El Figliolo de Dio prese carne humana e presela in magiure unitate che non ène infra l'a(n)i(m)a e 'l corpo», e provastelo in questo modo...

[2] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 97.12, pag. 215: Ma' che m'aiuta sol un argomento: / ch'i' aggio udito dire ad omo saggio / ch'un giorno vène che val più di cento.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 46, vol. 1, pag. 484.25: e trovando egli per lo Vangelo di santo Matteo, ove Cristo disse a' suoi discepoli che chi avesse tanta fede quant'uno granello di senape, e nel suo nome comandasse a uno monte si levasse di suo luogo e si ponesse altrove, sì il farebbe essere; trovando questo argomento, per confondere i Cristiani, sì richiese i vescovi e ' caporali de' Cristiani, e mostrò loro il detto Vangelio, e se 'l volessono aprovare, tutti dissono di sì.

[4] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), app. 1 ch. 3, pag. 611.18: Per li due precedenti exempli conchiude Ovidio e mostra l'argomento suo e dice che se nelle cose corporale è bisogno arte, acciò che regolatamente vadano nel loro fine, molto più è di bisogno arte a' processi dell'animo.

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 137, pag. 304.20: e ora, quando io credea sapere qualche cosa, io truovo che io so nulla, però che cercando degli ornamenti divietati alle vostre donne per gli ordini che m'avete dati, sì fatti argomenti non trovai mai in alcuna legge, come sono quelli ch'elle fanno; e fra gli altri ve ne voglio nominare alcuni.

2.1 Discorso (costruito allo scopo di persuadere).

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 15, pag. 19.17: Li messaggi furo a loro mandati con falso argomento, e richiesero e domandaro Lentulo, Setego e Scatilio e Casseto, e dissero cotali parole: «signori, l'affare è grande lo quale noi e voi dovemo imprendare, e perciò noi ne volemo fermezza inanzi che noi di niente imprendiamo.

2.2 Proposito.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 114.4, pag. 351: Ben hai memora e scïenza divina, / a tale corso, amico, se' coretto: / che molto è da laudare tua dotrina, / tal argomento porti fra lo petto: / ché vòi prenda d'amor la via latina / e cessar morte verso suo progetto....

2.2.1 Asserto o proposito espresso mediante un'azione simbolica.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 4, vol. 2, pag. 125.16: Cannussutu c'appi lu juvini Tarquinu et lu silenciu di so patri et eciandeu lu factu di li paparini, vitti et cannussiu la causa di altru argumentu et sappi per firma credenza que so patri li commandava que issu oy mictissi in exiliu chascunu di li grandi oy lu consumassi aucidendulu. || Il volgarizzatore trad. da un testo lat. con un guasto così sanato nelle ed. moderne: «Cognito adulescens silentio simul ac patris facto causam alterius, [alterius] argumentum pervidit nec ignoravit praecipi sibi ut excellentissimum quemque Gabinorum aut exilio summoveret aut morte consumeret» (Val. Max., VII, 4, 2).

3 Prova, indizio, segno.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 238, pag. 11: Zené sta otïoso, repossa e perde 'l tempo, / Sta mus, imbrega li oltri, e quest è argumento / K'el è tut plen de vitio e de re scaltrimento...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 22, pag. 265.8: ma sono da abbominare i Dimonii, che sono i Dei loro, che addomandaro che le dette reie cose potessero fare, perch'ee grandissimo argomento della loro malizia quando cotale sacrificio addomandano...

[3] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 247.8, pag. 272: De le quai prima snodrò la sentenza / de l'ale soe per argumento vivo: / l'ale en cui si figura no è senza / segnal ch'el sia ligier en cor vollivo.

[4] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 227.20: e quelli, segondo el comandamento predito, el fantolin tolse, e siando movesti a misericordia, elli non l'alcise, ma lassandolo in lo boscho, el chuor de una lievore che era preso, in argumento de quella morte a l'imperador li portà.

[5] Tomaso da Faenza (ed. Zaccagnini), XIII sm. (tosc./faent.), son. 10.12, pag. 238: Com' vol si crede a sì vil documento? / Se l'om ch'è di raxon vero argumento / e intende per exempio onne scritura, / com' baldoin doven dritta natura?

[6] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 4, pag. 169.7: Potrebbe dire alcuno: 'tu scusi [e accusi] te insiememente, ché argomento di colpa è, non purgamento', in quanto la colpa si dà allo 'ntelletto e al parlare che è mio...

[7] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 45.32: et coloro e' quali sono maculati per inquisitione, et se sieno toccati per argomento di lieve superstitione, comandiamo che sieno examinati da huomini ecclesiastici et prelati...

[8] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 38, pag. 50.17: Argumento de çò si è ka, segondo kè dise Agostin de civitate dei, el non è alguno ke no volesse avanti perder lo veder de li ogli corporali et avere intellecto ka per lo contrario aver li ogli corporali senza intelecto co à le bestie.

[9] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 3, L. 1, pag. 31, col. 2.7: avengha che i sentimenti sono argumenti che dimostrano la perfectione della creatura: ma non conchiudono di necessità.

[10] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 6, pag. 189.8: Adunque quale maggiore utilitade cerchiamo noi Cristiani, che prendere efficacie argomento che Iddio noi ama provandone con tali avversitadi...

[11] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 187.14: le grillande pendono a' tetti; e per ogne luogo risuonano le cetere e le trombe e le canzoni, avventurati argomenti de' lieti animi.

[12] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 43.8: Per argumentu di la quali cosa se nce iungì unu miraclu: que da la silva oy bosku di Arsia fu auduta una vuci di buca di lu Silvanu qui dicia...

[13] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 6, pag. 52.9: E così s. Gregorio dice, che continuo successo de' beni temporali è segno, e argomento d'eterna dannazione.

[14] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 1, vol. 2, pag. 110.18: Rendutindi gracia, comu a ssignuri, ki di la tua eterna nativitati in chelu mi ài certificatu, in terra àiu argumenti invincibili ka tu si Deu genitu da Deu; aiu auctoritati, exempli, miraculi ka tu si cum Patre et Spiritu Sancto unus Deu, in chelu natu senza matri.

4 Capacità, abilità di argomentare. Estens. Capacità, abilità (in pos.); artificio, astuzia (in neg.).

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 15.28, pag. 57: Ordunque, se li sag[g]i e li valenti / hanno 'n amore la lor voglia misa, / facendone per pena non divisa, / ma seguitando tut[t]i a' suoi argomenti, / se so· ngannati e intra li sag[g]i sono, / voglio dunque verace amor seguire... || Nota dell'ed.: 'arti'; glossario: 'astuzia'.

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 43.5, pag. 260: Manto saver per argomento campa / e per lungo avisar, che par di giunta / per altrui voglia alegri cor e giunta; / agio e tempo [ad] alter loco v'arampa. || Nota dell'ed.: 'industria'; glossario: 'abilità'.

[3] Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.), 24.11, pag. 86: Però chi è 'n basso si dé ralegrare, / ch'in alto s'aparecla de saglire, / se·ttemp' ed argomento e Dio l'aiuta; / e chi è in alto dovria dubitare / però che 'n alto, donde pò cadere, / in poco d'ora lo tempo si muta.

[4] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 34, pag. 273.12: E cusì no di' l'omo pasare modo convenevele in lo dolore, açò che no cadese in desperatiom o pervenise in peçore caso; ançi eser dé constante e forte, plenno de bom argumento per meiorare so stato.

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Par. c. 15.79, vol. 3, pag. 248: Ma voglia e argomento ne' mortali, / per la cagion ch'a voi è manifesta, / diversamente son pennuti in ali...

[6] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 31, 46-57, pag. 732, col. 1.3-6: Asai fe' bene ... ché s'i dicti animai ànno forza smisurada, elli no ànno l'argumento de savere sutilmente noxer ad altrui: ma di Giganti era altramente, ch'illi aveano la forza, perch'erano cussí smisuradi, aveano lo mal volere, perché erano executori de Marte, zoè.., de superbia, aveano l'argumento perché erano animai intellettivi...

[7] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 1.83, pag. 339: Ma vedi il Cancro, ch'ancor si glorifica / ch'a Pallas diede ingegno e argomento, / onde la sua tintura più fortifica, / e perché fece Ercules attento / a farsi innanzi, quando l'idra vide / uscir de l'acqua, onde prese spavento.

5 Questione, disputa.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 9, vol. 1, pag. 53.30: Et se alcuno contradicitore fusse de le predette cose, debia la cagione de la sua contraditione vedere et spacciare sommariamente, et senza commessione, et senza dare libello; sì che lo spedale predetto, d'essi beni et possessioni occupate et tolte, non possa essere fatigato di dispese o vero fadighe per argomenti d'alcuni, o alcuni indugi e' quali ne le questioni si commettono.

6 Motivo, ragione; stimolo a fare qsa; impulso.

[1] ? Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 677, pag. 26: Nu sem pentí e grami de nostro fallimento. / No fo sí per maritia quel k' fem senz'argumento / Com fo per poco seno ke avévam in quel tempo: / Zamai ma questa fiadha no fem nu fallimento...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 14, pag. 460.22: Questa battaglia si fece per provedimento di Dio con molti argomenti, secondochè apertamente fue manifestato per la lettera di grave e temperato imperadore.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c. 19.110, vol. 1, pag. 325: Di voi pastor s'accorse il Vangelista, / quando colei che siede sopra l'acque / puttaneggiar coi regi a lui fu vista; / quella che con le sette teste nacque, / e da le diece corna ebbe argomento, / fin che virtute al suo marito piacque.

[4] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 4, 64-72, pag. 98, col. 2.3: Ha men veneno, çoè che no tene d'erore cum fe' l'altra questione, imperçò che, se força scema merito, non decristiana però le persone; e però soçunge che tal dubio è argumento de fede, ma no perçò de nequicioso et argumento eretico.

[5] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Elena., pag. 160.20: E la grande fama della bellezza è sempre loro grave peso; imperciocchè quanto noi siamo più laudate da altrui, in tanto hanno elli argomento di più dubitare.

[6] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I cap. 5, pag. 619.8: E questo è grande argomento da mai non dubitare in fede, né mai in veruna cosa, che a fede s'appartenga, vedendo e pensando che tanti uomini e femmine, vecchi e giovani, hanno voluto perdere la vita sí crudelmente per questa santa fede...

6.1 Locuz. verb. Prendere argomento: trarre impulso.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 29, vol. 1, pag. 253.36: Oimè, oimè! che male è questo, che perchè Dio spesso perdona, l'uomo ne prende argomento, e baldanza di spesso cadere...

[2] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 3, pag. 49.17: E bene son detti questi cotali maladetti, che sono blasfemmi e schernitori della bontà e misericordia di Dio; e onde debbono prendere cagione e argomento di non peccare, et eglino, per lo contrario, più peccano.

[3] Poes. music., XIV (tosc., ven.), Bartolino madr. 1.6, pag. 239: Alba colomba con sua verde rama / in nobile giardino nutricata, / pax pax nunziando su l'al'è montata. / Posò suo volo suso in verde scoglio / per riposarsi e, rimirando in giuso, / prese argomento di volar più suso, / perché gustava già i boni odori / ch'eran lassù tra frondi ed altri fiori.

7 Materia, tema; contenuto di un discorso.

[1] ? Sommetta, 1284-87 (fior.), pag. 198.9: [...] e tanto vegghio o poso quanto posate, che a uno è solamente lo spirito che ne guida, lo quale mi fa sentire in qua tutto ciò che voi sentite in loco. Ma che m'avene, amore? Onde eo moro vivendo, quando considero la sovrapiagente e avenevole gaeçça di vostra persona, et l'argomento scuro e privado di nostro agiungimento. Et ricordo il mirabile e 'l dolce acolglimento che mi faciavate.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. c. 31.75, vol. 2, pag. 539: e quando per la barba il viso chiese, / ben conobbi il velen de l'argomento.

[3] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 34.6, pag. 117: Poi che a la nave mia l'empio nocchiero / Tien per l'onde d'Amore il fren sì stretto, / Che intenta ad asciugar le guance e 'l petto / La destra omai non cura altro mestiero, / Volentier tacerei; ma, perchè altero / Non sia vostro argomento aver negletto, / La penna stanca a l'opera rimetto, / E 'l primo dir senz'arroganza avvero.

7.1 Elocuzione, costruzione di un discorso.

[1] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), c. 1, pag. 341.16: l'una è l'ora del tempo cioè dal principio del mattino, l'altra si è la stagione; del tempo formando suo argomento, quinci ch'egli vuole dare ad intendere, ch'egli cominciasse questa sua opera circa meço março, quando il sole entra nel primo minuto d'ariete, anno domini MCCC, l'anno del gram perdono.

7.2 Materia di un'opera letteraria.

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 40, pag. 26.13: e però che Ludio era chiamato da lloro 'ystrio', fu imposto al giuoco scenico nome d'ystrione e quindi a poco [a poco] insieme la solazevole arte pervenne a' modi delle poetesche satire (a), de le quali Livio poeta, imprima di tutti gl'altri, tramutoe gl'animi de' raguardanti li giuochi agl'argomenti de l'ornate favole...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 16, pag. 293.25: Argomento sopra capitolo primo Inferni, in principio...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 70.6: Quissa medemma citati di Marsilya fu furtissima guardiana di severitati non concedendu a li juculari lu andari a la scena, li argumenti di li quali per la mayur parti contenenu atti di puttaniju, a chò que li homini et li fimini videndu cutal cosi non se adusenu eciandeu di segutari quilla lascivia.

[4] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), son. iniz. rubr., pag. 251.2: Sonetto nel quale si contiene uno argomento generale a tutto il libro.

7.3 Signif. incerto: materia di un'opera letteraria? modi elocutivi o forma metrica della stessa?

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 12, ott. 72.5, pag. 657: Quivi fur sonatori e istrumenti / di varie condizioni, e tai ch'Orfeo, / per lo giudicio di molti esistenti, / con lor perduto avrebbe, e 'l gran Museo / con tutti i suoi non usati argomenti, / e Lino ancora, e Anfion tebeo; / e canti tai che sarebbero stati / belli a Caliopè, e ben notati. || Museo, gran musico e indovino, è da alcuni autori indicato quale inventore del verso dattilico: Boccaccio potrebbe forse riferirsi a questo.

7.4 [Generic.:] materia, contenuto di qsa.

[1] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.153, pag. 126: Tu te·n giray, cançon, col fronte aperto, / çerchando l'universo d'ogni parte, / mostrando l'argomento del mio sogno, / e conteray ch'a ciaschun fa bisogno / cognoscier dele sante dive l'arte, / se de l'etterno amor vuol essere cierto.

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 175.168, pag. 190: Misera vita e guasta! / E fummo e vento / fanno il tuo argomento, / perché tu senti e sento / quanto pavento / ha 'l corto viver nostro, / che nel suo chiostro / spoglia chi me' veste.

8 Soggetto, esemplare, individuo.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 250.20: Ma Io co le corna levate in alto aveva lo scudo bello insegnato d'oro, essendo ella già circundata di setole, e già vacca, e guardia della vergine Argo, grande argomento, e il padre Inacho spargendo l'acqua d'un vaso sculpito. || Cfr. Aen., VII, 789-91: «At levem clipeum sublatis cornibus Io / auro insignibat, iam satis obsita, iam bos / (argumentum ingens) et custos virginis Argus».

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 17.56, pag. 232: Ora, perché 'l mio dir ti sia men agro, / terrò più lunga alquanto mia favella, / perché 'l corto parlar talora è magro. / Ben dèi pensar che la caccia fu bella / di cavalieri e d'argomenti strani, / quando fra noi ancor se ne novella. / Segugi, gran mastini e fieri alani / v'erano molti e tra quelli una schiatta / che prendono i leon...

9 Mezzo, strumento; modo.

[1] Geri Giannini (ed. Contini), XIII sm. (pis.), 5, pag. 332: Magna ferendo me tuba 'n oregli / d'orrato ch'ognor in te pregio regna, / lo cor mi stringe, pur volendo vegli, / com'eo pensando tuo conto devegna, / e con onni argomento m'aparegli / pugnando c'ad amico t'aggia e tegna...

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 103.8, pag. 208: Ma della religion, sa· nulla faglia, / I' lascio il grano e prendone la paglia, / Ch'i' non vo' che ll'abito a lor faz[z]one / E predicar dolze predicazione: / Con questi due argomenti il mondo abaglia. / Così vo io mutando e suono e verso / E dicendo parole umili e piane, / Ma molt'è il fatto mio a· dir diverso...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c. 31.55, vol. 1, pag. 531: E s'ella d'elefanti e di balene / non si pente, chi guarda sottilmente, / più giusta e più discreta la ne tene; / ché dove l'argomento de la mente / s'aggiugne al mal volere e a la possa, / nessun riparo vi può far la gente.

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, par. 2, pag. 48.3: Intendiamo [però prima] in questo presente Proemio [parlare della Divina Provvidenza]; acciocchè noi abbiamo materia di prendere cuore, e argomento di ripararci alle Fortune...

[5] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), c. 1, pag. 341.32: Ma non sì che paura ecc. . Poi che di soperchiare el primo viçio l'auctore ebbe argomento e sperienza, imantinente li occorre il secondo impedimento, cioè uno leone, il quale figuratamente si scrive superbia, radice di tutti [i] vitij.

[6] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 10, ott. 44.8, pag. 581: E lei con quello amor che tu solevi / portarle più che ad altra creatura, / s'egli era ver ciò che tu mi dicevi, / onora e guarda; e sì d'operar cura, / che 'l tuo valore usato si rilevi / a ricrear la nostra fama oscura / per lo dolente seme, ch'è ispento / s'a rilevarlo non dai argomento.

[7] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 10.32, pag. 212: Di qui mosse colui, che, col suo verbo / e poi con l'argomento del buon vino, / Brenno a Roma guidò fiero e acerbo.

9.1 Mezzo, strumento determinato e concreto.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 46, pag. 190.23: E la falce è detta uno tagliente ferro piegato a similitudine di falce, il quale in pertiche lunghe messo, e pigliati i canapi delle vele de' nemici, onde l'antenna si colla, gli taglia, e la nave inutile redde, dacchè gli argomenti onde la nave si regge sono tagliati.

[2] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 125, pag. 866.14: Allora fu preso. Al quale fatto uno suo intimo amico, nome Pilades, sé offerse dicendo ch'elli avea fatto il micidio e non Oreste e Orestes dicea sé essere il micidiale e non Pilades, e a ·cciò introducea il coltello sanguinoso e gli argomenti della morte del padre.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. c. 2.31, vol. 2, pag. 23: Vedi che sdegna li argomenti umani, / sì che remo non vuol, né altro velo / che l'ali sue, tra liti sì lontani.

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 25, pag. 284.11: Avvenne che lo Re fa venire maestri, i quali con argomenti di legniame si mettono sotto le mura, e quelle sottilmente cavano...

[5] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 12, pag. 59.18: Domattina chon tuoi compagni sarete messi ne la pregion del Laberintho, e 'l Minotauro, el quale divora e uccide tutti quegli che messi vi sono dentro. Però ti darò egli argomenti del tuo scampo e de la morte del Minotauro».

[6] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 41, pag. 51.1: Anche argomenti da bestie, cioè cauterj, castratoi di ferro, e palette, e forfici da tondere, e ogni ferro da medicare bestie.

- Fig.

[7] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), prologo, pag. 3.20: Ma l'uomo, o per nigligenzia, o per ignoranza, o per vaghezza di vana dilettanza, o per sensuale e viziosa concupiscenzia, o per presunziosa speranza, o per imprudenzia, o per tracotanzia, ovvero per poca providenza, il lascia nell'alto mare tanto trascorrere, abbandonando gli argomenti del savio e accorto reggimento...

9.2 Locuz. prep. Per argomento di: per mezzo di, servendosi di.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 10, pag. 376.15: il castello chiamato Cenapo intorno assediò; il quale molto tempo combattuto, alla fine dipo' molta mortalità de' Romani, uno die di piova essendo lassi e languidi per argomenti di molti mangani, e per molto saettamento, appiccatevi le torri, preso e disfatto fue.

[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, osservazioni, pag. 301.19: E per li prieghi di Moisè Iddio gli ammaestrò per argomento d'uno serpente di metallo posto infra 'l popolo, che liberava i trafitti, ezettera.

9.3 Locuz. cong. Per argomento che: affinché o in modo che?

[1] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 612, pag. 39: Da celi venne nùvele che tucti li adnuvelòne, / là dundi issi vìndero scì·lli reportòne; / la dompna trasse fore per a[r]guminto / che mai no se operisse monimento.

10 Macchina da guerra, attrezzatura bellica.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 8, pag. 154.11: Bitume, e zolfo, e pece liquida, ed olio, il quale s'appella incendiario, ad ardere gli argomenti de' nemici si convengono apparecchiare.

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 29.7, pag. 60: Quando Gelosia vide il castel fatto, / Sì si pensò d'avervi guernimento, / Ch[ed] e' non era suo intendimento / Di renderlo per forza néd a patto. / Per dare a' suo' nemici mal atratto, / Vi mise dentro gran saettamento, / E pece e olio e ogn'altro argomento / Per arder castel di legname o gatto, / S'alcun lo vi volesse aprossimare...

[3] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.) 12, pag. 127.3: E stando gran tempo el Saladino e non potendo pensare né vedere com'elli a la donna potesse parlare né vedere né ciò farli savere, perché cristiana era la donna, ed era in una terra con quale grande guerra el Saladino avea, sforzatamente ad oste venne a la terra là dove era essa donna, e llà fece mangani molti dirizare e fare onne argomento a ciò che quelli de la terra venissero ad acordo più tosto.

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 32, pag. 242.20: Li nimici si partiro e lassaro la battaglia, per ciò che el palazzo era fortissimo, e loro non avevano argomento nè guarnimento da vinciarlo.

[5] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 38, pag. 67.26: Li Troiani, veggendo ciò, s'apparecchiarono con pietre, e con lancie, e con balestra e con tutti quelli argumenti, ch'erano di bisogno a defendere lo campo.

11 Accorgimento, provvedimento; espediente; cura, attenzione.

[1] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), tenz. 7, son. 2.7, pag. 469: Sì del poder di sé fuori si trova, / ca retro va - sempremai tutto tempo; / ed argomento alcuno a ciò no giova, / ché ta' gio' v'à, - me' fôra stare 'n Po.

[2] Muscia da Siena, XIII ex. (sen.), D.2.10, pag. 95: Là 'nd'i'son quasi al tutto disperato, / poï che no·mmi val null'argomento: / a questo porto Amor m'ha arrivato...

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 26, pag. 134.27: Insino che la casa ruvina e ammànnasi di rovinare, allora vagliono gli aiuti e gli argomenti che lla possono riparare, allora sono utili e buoni, ma quando è caduta non ci vale poi nullo argomento.

[4] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 25, pag. 262.27: E per quelo che eo detorno da questa vexenda ò facto, fo e farò mia posa in observare meo sagramento, lo quale no basta per effecto, perçò che in sì fata vexenda se rechedenno spese grande e plù argumenti...

[5] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 6.16, pag. 362: In caso dove a nnoi bisongnio sia, / Possiamo usare argomenti e cautele; / Da lLui tenendo che vengnia consilglio / E 'nviamento, e ongni sottilgliezza.

[6] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. c. 30.136, vol. 2, pag. 529: Tanto giù cadde, che tutti argomenti / a la salute sua eran già corti, / fuor che mostrarli le perdute genti.

[7] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), .517, pag. 132: Quando tu 'l vieni a piantare / Intiendi ben cu' debi fare: / D'un braço sia cava la fossa / A punto e del più non te far possa / E poi gli meti la pianta dentro / E senpre abii questo argumento, / Di meterla g[i]oso quasi piana / Come si fa una proana.

[8] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 25.24, pag. 407: Li nostri passi erano levi e attenti / quai son d'un ladro, quando al furto appressa, / con gli occhi accorti e pieni di argomenti.

[9] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II.1, pag. 76.29: il quale fermamente l'avrebbe ucciso, se uno argomento non fosse stato il qual Marchese subitamente prese...

- Prendere argomento: provvedere, prendere un provvedimento.

[10] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II cap. 5, pag. 667.10: E molte volte il cuore per sua negligenzia non cura e non sta sollecito a difendersi da' male assalimenti che fa il nimico, ma ritienli e rivolgisi con essi, e per questo modo s'accende il peccato, e non si studierá di prendere battaglia co' vizii, né di prendere argomento d'avere le virtudi necessarie a salute, sí nel cuore, sí nell'atto di fuori.

[11] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 7, pag. 39.14: e così è ll'uopera di fortuna a cquesto simile, che ll'uomo sa bene che perde, e accorgiesi che à perduto, ma per niuna maniera egli non vi sa nè può prendare argomento, perciò che in lei è la podestà de' beni temporali, e sopra le signorie humane fa ciò che li piace.

[12] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 11 [Fazio?], 13, pag. 27: E perché nullo può costei sanare / sì come tu, possente Lodovico, / a te mi volgo e dico / tucte le condiction che di lei sento, / acciò ch'al suo gran mal<e> prendi argomento.

[13] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [canz.] 2.29: Pur ne l'andare un argomentopresi, / d'affatigar la lingua per mia scusa...

11.1 Locuz. avv. Con, in argomento: avvedutamente.

[1] F Guittone d'Arezzo, a. 1294 (tosc.): Veder forte deletto / donna che sonmette a chastitate / bellore e gioventate, / e viapiù s' à signore avoltro e brutto; / e donna, ch' è vedova, sola, ed àe / brigh' e famiglia assae, / veder ch' aquisti, tegna, tolla e dia / con argomento tutto, / pregio prendendo e frutto, / lungiando a sé pecchato e villania. || CLPIO L 010 GuAr.70. L'ed. inclusa nel corpus legge «con ardimento tutto»; cfr. Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 34.70, pag. 95.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 4.53, pag. 16: E lo tatto poniscese dei suoi delettamente, / li panni molli spogliase, veste panni pognente, / de castetate adornase, guardata en argumente, / e far de sé presente a Deo molto è grato.

11.2 Locuz. verb. Fare argomento: ingegnarsi, industriarsi.

[1] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 9.12, pag. 27: Sì che de giorno in giorno so' più francho / et prendo di parlar qualche ardimento; / et perch'io son del sofrir lasso et stancho, / pensando a ciò talor, facio argumento / di far palese altrui el nero e 'l biancho, / ma non vorei indarno bater vento.

[2] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 13, par. 14, comp. 78.98, pag. 180: «Io credo ben che quisti toy Luchani / farano poco de ben argomento; / ché latraranno come scherpi cani / per far a tal compagnia gran spavento.

[3] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant.2.ott.135.4, pag. 438: Li altri discipul co' la nave a terra / venner, che v'avie gomiti dugento / di lunga, e ciaschedun la rete afferra. / Per trarla fuor facìen loro argomento, / traìen la rete da ciascuna cerra: / di sì gran presa ognun era contento.

11.3 Fras. Fare poco argomento: trarre poca soddisfazione, restare umiliato. || (Ageno, Sacchetti, Rime, p. 412).

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 260.16, pag. 312: Mosso mi son per ciò a tal sermone, / pregando voi, grazioso e benegno, / che per altrui non scenda tal scaglione, / del qual chi mi vuol mal serìa contento / e io ne potre' far<e> poco argomento.

12 Aiuto, difesa; sostegno.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 44, pag. 190.35: Ma io ne ringrazio gl'iddii che mostrate le m'hanno, e datomi vero aiuto e buono argumento a resistere alla crudel sentenza e ad annullarla, sì com'io credo fare con questa spada in mano, la quale Venere mi donò per la difensione di Biancifiore.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 119, vol. 2, pag. 672.22: Avemo fatto sì lungo parlare sopra questa materia per dare esemplo a' nostri cittadini che verranno d'avere argomento e riparo, quando in così pericolosa carestia incorresse la nostra città...

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 12.41, pag. 37: Costui truovò le genti sì perdute / d'ogni argomento, che di fredde vivande / vivean, come bestie matte e mute.

13 Impresa, prodezza.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 593, pag. 546.12: Io ve rendo le mie cavalarie et tuti li fati et tute prodece et tuti argumenti me convien da mo' in avanti lasar, et io le laso a mio malgrado, sença la mia volontade, perché forço de morte me lo fase far.

14 Forza, potenza; foga.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 9, pag. 98.24: Sì che ciascuno, se elli potesse, vorrebbe diventare Dio, però che, per suo argomento, nullo impone fine alla volontade.

[2] Colori rettorici, XIV m. (fior.), pag. 25.8: Esemplo: Tu, Intarlato d'Arezzo, per lo tuo piccolo accorgimento hai barattato il tuo onore, e minovato il tuo argomento e podere, distrutti li tuoi seguaci, e alienata la fonte dello 'mperio.

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 15.84, pag. 381: L'altro si vuole, al quale io più consento, / ch'Epafo, che fu figliuolo di Giove, / venne in Egitto con molto argomento.

[4] Ultime imprese di Tristano, a. 1375 (tosc.), st. 52, pag. 42.2: T[ristano] e A[store] con grande valimento / ne' primi colpi que' duo scavallarono / e due compagni con grande arghomento / giunsono armatj e giostra dimandarono...

[5] Poes. music., XIV (tosc., ven.), Niccolò cacc..28, pag. 112: Qui ognuno si affretta / pur d'amorzare 'l fuoco e le faville. / Passat'eran le squille, / quando maestri con grand'argomento / gridavan: - Tutti a casa, ch'egli è spento.

[6] Tristano Veneto, XIV, cap. 266, pag. 230.28: Et Claudes li disse: «Como? me tiens tu cussì debonaire che tu non credis miga che io abia possa né argumento de ti olcider?».

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 158, pag. 379.3: Come la setta di messer Bindaccio Mangiadori il seppe, subito furono a lui, protestando che 'l detto non morisse; e per opposito la setta de' Ciccioni con ogni loro forza e argomento voleano che 'l preso non campasse.

15 Ardimento, coraggio.

[1] F Guittone d'Arezzo, a. 1294 (tosc.): ma pur non dico già, sì son temente; / e non dispregio me, ch' Amor me· ·l· fae; / or, poi sì sète in tutte cose gente, / date ·m in ciò argomento e segurtae. || CLPIO, L 158 GuAr.14. L'ed. inclusa nel corpus corregge in ardimento: cfr. Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 34.14, pag. 102.

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 182, pag. 167.28: Ma lo gran cuor qu'elli ave e lo gran argumento del qual elli son pleni li tene in piè al ferir et alo conbater tanto como elli pote durar.

[3] Tristano Veneto, XIV, cap. 339, pag. 304.39: Et Tristan, lo qual era ali smerli per regardar queli li qual pugnava et rebateva la zitade, et ancora vegando elo queli dela citade li qual non havea argumento de insir fuora, elo sì fo tropo dolente che volontiera haidarave alo re Hoel, s'elo avesse conpania.

15.1 Orgoglio, temerarietà.

[1] Tristano Veneto, XIV, cap. 377, pag. 342.16: Quando Lanciloto intendé queste parole che l'Amorato haveva cussì parlado incontra la raina Çenevre soa dama, la qual elo amava plui cha si mediesimo, elo fo tanto comovesto in ira et in mal talento, perché elo non li era aviso che nigun cavalier fosse plen de sì gran argumento qu'elo devese parlar ni a trepo ni a çerto incontra la soa dama.

16 Rimedio; reagente.

[1] Ciuccio, Rime, XIII ex. (umbr.>tosc.), Ball. 4.14, pag. 24: Cosa ch'è tratta fôr de sua natura / per vertù d'argomento poderoso, / co' l'aigua per lo foco, / [re]torna tosto a naturale statura, / ces[s]ato l'argomento a lei noioso, / sì che de poi non poco / monta natura più ch'en prima essenza.

[2] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 12, pag. 62.16: Sapete che Erchole signore vostro s'innamora molto spesso d'alchuna donna, et per questo non chura di tornare a voi, e ora nuovamente egli ama madonna Jola: e perciò v'insegnerò argomento che egli none amarà altra donna che voi, e se fusse in alchuno luogo ove amore el tenesse, incontanente tornarà a voi. Udito questo, a Deianira piacque molto, e pregò Nesso che li desse l'argomento che egli dicieva.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 83, pag. 469.2: Né mi fia omai impossibile a credere ciò che di Medea, di Dido, di Deianira, di Filis, di Leandro e d'altri molti ho già udito, veggendo quello che io ora di Filocolo veggio: ma però che amore è passione che sempre cresce quanti più argumenti a minuirla s'adoperano, sanza alcuna debita riprensione farne, che grande a questo si converria, procederò a risponderti a ciò che dimandato m'hai.

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 19, vol. 2, pag. 308.35: E come detto è di sopra, così fugge lo demonio dalla loda di Dio, come si sparge la polvere per lo vento. Onde sommo rimedio contra ogni sua tentazione, e sommo argomento da vincerlo si è la letizia spirituale, come dice s. Antonio nella Vita de' santi Padri.

[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 6, pag. 13.27: Ne' luoghi caldi, e secchi non si vogliono spampanare le viti, anzi si vogliono maggiormente coprire. E là dove il vento, o alcuno altro mal fiato nemico a quella contrada asseccasse le viti, voglionsi coprir o con istrame, o con altro argomento.

[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 9.58, pag. 453: Per gran superbia, la torre fondaro / de la qual, credo, Iddio fe' beffe e rise, / veggendo in contro a Lui far tal riparo. / Or odi l'argomento che vi mise: / che, quando nel lavoro eran più fermi, / in settanta due lingue li divise.

[7] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 12, pag. 98.20: Iettano fuoco alla porta. Non vaize loro reparo, né con acqua né con aitro argumento. Tutta la porta fiariava e fu consumata.

16.1 [Med.] Rimedio; cura, medicamento.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 76.6: Egli è appellato veneno però ch'egli entra dentro dalle vene, e non avrebbe podere di malfare se non toccasse lo sangue dell'uomo, e quando il tocca, tutto l'arde infino che l'uccide, se non vi si fa argomenti.

[2] Intelligenza, XIV in. (tosc.), 201.4, pag. 197: E sonvi i Rossillesse, che faceano, / guidando loro in forti incantamenti, / sí che' serpenti avanti lor fuggiano; / de' trafitti faceano altr'argomenti: / co le labbra 'l velen fuor ne traeano...

[3] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, osservazioni, pag. 71.2: perchè i loro Iddei ispesse fiate sacrificare facievano, e molte unzioni d'erbe, con molti incantamenti, e con arte matematiche ispesse fiate s'argomentano per figliuoli ligittimi avere. Per la qual cosa, dopo molti argomenti, la Reina gravida...

[4] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 3, ott. 25.2, pag. 335: Oh, quanto ne sarieno a tal fedita / gli argomenti esculapii buoni e sani! / Il qual dice om che tornerebbe in vita / con erbe i lacerati corpi umani.

[5] Scienza fisiognomia, XIV pm. (tosc.), pag. 13.29: però che a tutte le sopraditte cose e a catuna di loro sono aiuti, argumenti et remedi; ma dell'omo, lo quale è rio et fingesi d'esser buono, nullo v'è remedio.

[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 4.89, pag. 266: Solino allora, sì come uomo accorto, / misemi al naso una bagnata spunga, / per la qual presi subito conforto: / «Più non temer che l'accidente giunga, / però che qui trovâr questo argomento / quei buon che veder volsono a la lunga».

[7] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I. introduzione, pag. 10.25: A cura delle quali infermità né consiglio di medico né virtù di medicina alcuna pareva che valesse o facesse profitto: anzi, o che natura del malore nol patisse o che la ignoranza de' medicanti [[...]] non conoscesse da che si movesse e per consequente debito argomento non vi prendesse, non solamente pochi ne guarivano, anzi quasi tutti infra 'l terzo giorno dalla apparizione de' sopra detti segni, chi più tosto e chi meno e i più senza alcuna febbre o altro accidente, morivano.

[8] Laude cortonesi, XIV (tosc.), 53.12, vol. 1, pag. 395: Non m'è valuto nïente stormenti, / medici ch'ebbi, cum grandi argomenti; / pur vene la morte e dieme tormenti, / ruppeme onni osso e onni giontura.

- Fare argomento: applicare un medicamento.

[9] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 48.18: astenersi di non mangare, e tenere dieta con cierti e legieri cibi, cesando charne e vino e altri cibi chaldi e chonfortativi; chovertamente fare arghomento a privato a [q]uello difetto, a ciò che 'l chorpo riceva sotano nodrimento di votamento, in prima legiermente, in prima, per soposta.

16.2 Fig.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 14.35, pag. 30: Ché se 'n lo più fort'om fosse amassato / sì forte e sì coralmente dolzore, / com'è dolore in me, già trapassato / fora de vita, contra ogne argomento.

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 13.1, pag. 134: Amor, che fia di me, poi argomento / alcun non trovo ver' la mia malatia?

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 4.14, pag. 8: Un'ora gioia avrai, altra, doglienza; / Ma poi dono argomento di guerire».

[4] A. Pucci, Reina, a. 1388 (fior.), cant. III, ott. 48.7, pag. 271: E messo in letto e fatto il suo volere, / ed ella allor vi si coricò a lato: / poi l'abbracciò e con suo argomento / el fe' destar d'amoroso talento.

[u.r. 08.05.2023; doc. parzialm. aggiorn.]