0.1 arghuerò, arghuire, arghuiscie, arghuiscono, arghuito, argo, argua, arguendo, argueremo, arguir, arguire, arguisca, arguisce, arguissi, arguito, arguiva, argusci.
0.2 Lat. arguere (LEI s.v. arguere).
0.3 Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.): 3.
0.4 In testi tosc.: Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.); Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).
In testi mediani e merid.: Ridolfo (?), Tenz. con Manfredino, a. 1328 (perug.).
0.7 1 Argomentare, dimostrare. 1.1 Cavillare. 1.2 Dedurre. 2 Confutare. 3 Eccitare, sollecitare. 3.1 Assottigliare, stimolare.
0.8 Niccolò Scaffai 04.04.2000.
[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 33, 139-150, pag. 787, col. 2.4: Nel fosso su; zoè: com'è ditto nel XXIJ Cap. de Michel Zanca, per lo quale fo dito del tradimento del detto mess. Branca, ch'ello fe' al so soxero come lí pienamente appare: arguendo questo pecà fo comesso inanci che Michel Zancha venisse in l'Inf...
[2] Ridolfo, Tenz. con Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.3.8, pag. 169: e per riprensïone io ti ramargo / ch'ei motti rei non son girlande d'erbe, / sì me fatighe ei braccia fino ai nerbe / che contra di te quistion movo ed argo.
[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 189.19: 103. Che voce avrai ec. Qui arguisce, conchiudendo, che fama avrà più [l'] uomo, dal quale la vecchia carne si parte dall'anima, che se muore in tal pueri[z]ia ch[e] chiama il pane pappo, e 'l danaio dindo.
[4] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [son.] 143.16: e questo è manifesto a non sol una / né tre né sei, ma a zascuna persona / che d'intellecto sta sotto la luna, / sì che 'n la rima qual v'è più diletto / vostro arguire arditamente aspecto.
[5] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), prol. Dan, vol. 8, pag. 8.15: Con questi e simili argumenti arguiva, queste istorie esser apocrife nello libro della Chiesa per se trovar in luogo autentico.
[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [son.] 48.3: Experto maestro mio, molto mi giova / del to allegar filosophica prole, / perché de l'arguir me pesa e dole / e da mie voglia vien ch'io mi rimova...
[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 12, par. 7, pag. 67.30: Ancora oltre a cciò al principale proposo puote l'uomo così arghuire che quella cosa a ffare dee essere tanto solamente per l'universa de' cittadini stabolita e statuita nella dovuta instituzione nella quale giacie...
[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 1, par. 8, pag. 15.10: E apresso ciò altressì io inpungnerò e incontro arghuerò la falsitadi contrarie alle mie diterminazioni, e con questo dichiarerò le soffiscime de' miei aversari, cioè a ddire parole aviluppate e di doppio senno e intendimento, lasse, che ll'uomo dicie parole a due visi, che inpacciano i chuori per loro lassure e inviluppamenti.
[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 86.10: Così dich'io a voi, messer lo 'nperadore, disse il Savio; questa vostra moglie v'argusci sì, che voi le credete meglio che quello che voi vedete. || Cfr. Romans des sept sages: «Cele fame vous argue si que...».
[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 501.23: Daphnis era smortido en la pegra Nays; e la magreça arguisca l'animo, né non pensar soça cosa aver imponudo un piçolo palio ali belli cavelli.
[u.r. 09.02.2018]