0.1 alido, arida, aridda, aride, aridi, aridisimo, aridissimo, arido, arrida, arridi; f: aridissima.
0.2 Lat. aridus (LEI s.v. aridus).
0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.6 N L'es. del Libro della cura delle malattie, cit. a partire da Crusca (4), passato a TB, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 73-76.
0.7 1 Secco, molto asciutto, privo di acqua (il terreno), o di vapori (l'aria), o di umori fisiologici (animali e vegetali). 1.1 Non bagnato. 1.2 [Agr.]. 1.3 Sterile, privo di vegetazione, desolato. 1.4 Paralitico, atrofizzato. 1.5 Magro, stento. 1.6 Fig. Detto della sete (per l'aridità della gola). 2 Fig. Povero di idee (la mente, il pensiero), di sentimenti (l'anima), privo di allettamenti (il mondo, la vita). 2.1 Povero, ristretto, avaro. 3 Sost. Aridità, secchezza in assoluto. 3.1 Parte inaridita di qsa.
0.8 Redazione interna 23.05.2000.
1 Secco, molto asciutto, privo di acqua (il terreno), o di vapori (l'aria), o di umori fisiologici (animali e vegetali).
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 10, pag. 295.5: Perchè essendo cresciuta per tutta Africa ismisurata moltitudine di grilli, e non solamente ogne speranza di biada tolta, e tutte l'erbe con parte delle radici, e le foglie degli alberi col tenerume de' rami avessero consumato, ma le amare cortecce, e gli aridi legni avessero rosi...
[2] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 115, pag. 566: Arido e sicco si judica lu airo autunnale, / lo giorno spisso mutase, non è fermo, liale; / modo lu trove frido, incontenente cale, / perçò malicia genera o longa o mortale...
[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 14, pag. 105.32: Onde perciò sapiate che quando l'aire fosse troppo chaldo e molto secco e alido, sì ssi conviene in tale magione dimorare ch'abbia finestre di verso setentrione...
[4] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. 2, pag. 295.14: O come bene stae Tantalo garritore, il quale indarno vuole i pomi dell'albero, e in mezzo l'acqua sta colla bocca arrida!
[5] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c. 14.13, vol. 1, pag. 226: Lo spazzo era una rena arida e spessa, / non d'altra foggia fatta che colei / che fu da' piè di Caton già soppressa.
[6] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 23, 1-15, pag. 468, col. 1.15: la iustisia de Deo purga lo vizio per contrario: lo vizio della gola vol sempre avere asperse le labre da umedo nutritivo, sí che per contrario la iustizia de Deo le fa sempre essere seche e aride finch'hano satesfacto.
[7] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 449.25: Cioè Bonagiunta parlava con parola non intellettiva; e dicea: io non so che gente bassa; e soggiugne, che questo mormorava in quella parte di sè, dove la giustizia di Dio più li dimagra, e più li asciuga e rende aridi, cioè nello gusto, e dalla gola in su.
[8] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 33, pag. 731.17: con sugo d'alcuna erba scrivea in su le foglie delli arbori; le quali scritture tanto duravano, quanto durava la foglia verde; e se la copia non era tolta prima che si seccasse la foglia, diveniva arida, e la scrittura tale che non si discernea, e così si perdea.
[9] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 4, vol. 1, pag. 175.3: Nullu oy multu pocu pisu d'argentu, poki sclavi, VIJ jogi di arida terra...
[10] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 147.13: Allora con somma contesa tutti s'inchinono a remigare; e triema la forte nave per le grandi percosse; e l'acqua del mare è subtratta; e lo sospeso anelito fadiga le membra, e l'aride e secche bocche loro; il sudore corre da ogni parte a rivi.
[11] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 44, vol. 2.17, pag. 72.31: E così congregate si scoperse la terra, e diventò arida, cioè asciutta, ed atta a germinare; onde incontinente produsse erba verde, e semuta ed arbori fruttiferi con li frutti perfetti. E per questo rispetto vogliono dire alcuni, che il mondo fosse fatto di agosto, o di settembre...
[12] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 2, pag. 55.11: Le prata già di questo mese ne' luoghi magri, ed aridi si vogliono purgare, e guardare dalle bestie.
[13] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 30, pag. 120.20: E son più generazion di meli, le quali è superfluo numerare. [...] Amano temperati innacquamenti. Voglionsi potare, levandone i secchi, aridi, e mal nati.
[14] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 157.8, pag. 221: Qual è costui che lodando m'infama, / Cagion vestita di gioco e di pianto? / Perchè questo tormento in dolce canto, / Arido frutto di sì verde rama? / Onde questa così biasmata laude, / Onde questo ingiurïoso amore? / Chi è costui che cacciando...
[15] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 21, pag. 280.5: Deh, che è a vedere, che uno sterpo, che parrà una cosa aspra e secca, al tempo produca i fiori, le foglie e' frutti! che a vedere la vite, che pare a vedere una cosa arrida sanza liquore, producendo sì graziosa cosa come è l'uva, di che si fa il vino, ottimo alla vita umana, se moderato si prende!
[16] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 186.20: Et avendo el dicto Ioseph vera grandissima sete, puro de commandaminto del dicto garzone Iesu, in quello loco medesmo una clarissima fonte essio della arida terra.
[17] f Libro della cura delle malattie: Sogliono avere sempre la lingua aridissima.|| Crusca (4) s.v. aridissimo.
[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 18, pag. 46.27: Allora uno di loro co' suoi bolognini asciutti e aridi, che non aveano forse mai tocca pera mézza, cominciò mettere a ciascuno il suo bolognino.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 13, pag. 64.11: Certo il luogo, il quale produsse miseri e cattivi arbuscelli, e virgulti, ovvero uliginoso, ovvero amaro, ovvero asseccato e arido è chiamato.
1.3 Sterile, privo di vegetazione, desolato.
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 79.20: Considerasi il luogo che non si ponga in regione inferma, o allato ad acque che generino pistolenze, o presso a paludi, nè in luogo arido, e che alberi non abbia, e sia campo, o vero colle, e che la state i cavalieri senza padiglioni non istiano. || Cfr. Veg., Mil., 3, 2: «ne in pestilenti regione iuxta morbosas paludes, ne aridis et sine opacitate arborum campis aut collibus».
[2] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 12, pag. 65.19: Fue nel tenpo del venerabile padre messer Federigho arciveschovo di Pisa, per volontà di Dio che per lungho tenpo stette che no piove sopra la terra né acqua né rugiada, unde la terra diventoe sterile e arida in tanto che non rendea quasi nullo frutto...
[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 66.6: Ma la santa Terra, sì come era intorneata dal mare intra l'acque del mare e delle fonti ch'ella avea tratte in se, le quali s'erano nascoste nelle interiore della oscura madre, arida levoe lo volto sostegnente tutte le cose, e puose la mano alla fronte, e con grande tremore iscotente tutte le cose, sedette alquanto di sotto, e fue più giù ch'ella non suole essere...
[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 12, pag. 220.13: Ohi, Signore Iddio! tra che gienti siamo noi! in che isola siamo abitati! che meglio varrebbe a nostra salute che questa ubertosa isola fosse iscoglio aridissimo!
[5] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 1, pag. 60.13: Lo quale, nato di nobile progenie della provincia di Norcia, essendo in questa terra di Roma per studiare, ed avendo libertade e inducimento di seguitare li beni fallaci del mondo, illuminato da Dio disprezzò lo mondo fiorito come già secco ed arido.
[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 2, cap. 24, vol. 1, pag. 92.12: il quale per la volontà di Dio spaventò, sentendo la venuta dello 'mperadore Onorio, si ritrassono ne' monti di Fiesole e d'intorno, e ne le valli; e ivi ridotti in arido luogo e non proveduti di vittuaglia, assediati d'intorno a le montagne da Onorio e dall'oste de' Romani, più per miracolo divino che per forza umana...
[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 21 vol. 1, pag. 168.7: Onde chi si sente nelle dette infermità dovrebbe ricorrere a Cristo, che nel guarisse, come guarì il figliuolo del Regolo dalla febbre e quell'infermo, che avea la mano arida.
[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 20 vol. 2, pag. 322.2: s. Bernardo dice, che lo male amore nell'anima si è come il male umore nel corpo, cioè, che la corrompe, e guasta, e finalmente lo uccide togliendogli ogni buon sentimento, e facendo l'uomo sordo, e muto, e cieco, ed arido, e puzzolente più, che nulla carogna...
[1] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L.III, pag. 116.5: Quella che è ismorta, tocchi lo suo corpo con verghe porporigne, e la nera ricorra a l'aiuto del pesce Fario. Lo reo piede stia sempre appiattato in de la bianca scarpetta; le aride gambe non si sciolgano dei lor legami. Li panni sottili si convienno a le alte spalle...
1.6 Fig. Detto della sete (per l'aridità della gola).
[1] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 193, pag. 719.7: Così ti siano favorevoli le Agune e Lamie, avegna ch'elli si dica che tu hai odiato le fanciulle, e l'acqua cacci via la tua arida sete.
2 Fig. Povero di idee (la mente, il pensiero), di sentimenti (l'anima), privo di allettamenti (il mondo, la vita).
[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 32, pag. 210.17: Così ne la terra dell'anima la quale è arida, cioè l'anima che non àe alcuna devotione u oratione è arida.
[2] Ugo Panziera, Epist., 1312 (tosc.occ.), pag. 70, col. 2.15: Quinto alchuno, si pensa della passione lunghamente, non continua e pensieri: ma pensa alcuno tempo del dì. Sexto alcuno pensa della passione non amando colui di cui pensa: ma e suoi pensieri sono aridi come e pensieri philosophici quando pensano del corso de' corpi celestiali e delle loro influentie.
[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 3,. L. 3, pag. 37V.23: Sexto e consigli sopra la spirituale experientia improprii. Septimo la doctrina arida. Octavo la parola non penetrabile.
[4] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2 prologo, pag. 37.7: lu tempu ky illu era garzunj, appi core de vetrano, et zo pir devoti et savij purtamenti; lu qualj, vinchendu la inclinationj de la etati iuvenalj, non se dedi a nullu dilectu carnalj, anti mispreczau chistu mundu cum tuctu soy dilectu, como cosa arida, ià sia zo ky illu avissj bem pututu usarj lu mundu, si illu avissj volutu.
[5] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 4, pag. 24.1: Ed in qualunque parte giungeva, apriva la fonte della Scrittura, e rigava le menti aride degli uditori.
[6] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), Rubr. 33, pag. 80.23: [...] anzi cominciaron a biasimare questo angelico cibo, dicendo ricordarsi li pesci, che mangiavano in Egitto ed aveano la carne in grande abondanzia. Ancora li venne nella mente li cocomeri li poponi li porri le cipolle e l'altre cose, dicendo: l'anima nostra è diventata arida; li occhi nostri non veggono altro che manna; noi siamo stomacati di questo cibo levissimo.
[7] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 4, cap. 1, pag. 78.9: Tanto béa la mente lagrime di compunzione, quanto ella conosce d'essere divenuta arida, e partita da Dio per la colpa.
[8] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 4, pag. 85.21: E ave per sì mêsmo alquanti <...> libereti in tasche de core ch'elo portava cum seigo e, dunde elo çunçea, avria la funtana de la sciencia e bagnava le mente aride de li oditoi.
[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 149, pag. 345.2: E con questo, mangiava sottilmente, facendo vita più tosto arida che delicata, digiunando tutti li dì comandati, e molti degli altri. E allo spenditore suo avea comandato che, quando andasse alla pescherìa, togliessi de' minori pesci, e di meno valore che vi fossono...
3 Sost. Aridità, secchezza in assoluto.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 9, pag. 92.5: E vuolsi porre il magliuolo quando la terra è pochetto umida, e anzi penda in arido, che in lotosa, lassando due gemme sopra terra.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 18, pag. 104.19: E voglionsi torre le piante colle barbe, mozzando loro le capita di sopra, e tutti i bracci d'intorno, sicchè rimangano com'un tronco lungo un cubito e un palmo; e fatta la fossa, o cava, mettanvisi dentro a modo di pali; e di sotto nella fossa si gettino prima granella d'orzo. E vuolsene mozzare ogni secco, fracido, ed arido che fusse in quelle piante.
[u.r. 09.02.2018]