ARINGHIERA (1) s.f.

0.1 arenghiera, aringhiera, aringhiere.

0.2 Da aringo.

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del Seminario di lessicografia dell'Università di Pisa (1998-99).

0.7 1 Discorso tenuto in pubblico o concepito per essere pronunciato pubblicamente; orazione. 2 Proposta.

0.8 Giampaolo Codebò 07.05.1999.

1 Discorso tenuto in pubblico o concepito per essere pronunciato pubblicamente; orazione.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 192.11: se io nel mio exordio, alla 'ncuminciata della mia aringhiera, tocco un poco del fatto sopra 'l quale io dicerò, cioè brevemente et apertamente dicendo la somma della causa, cioè quel punto nel quale è la forza della contenzione e della controversia.

[2] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 243.9: E quanto che la detta riformagione io abbia assai favoreggiata sanza dispiacere a niuna singulare persona, non per piacere o dispiacere ad alcuna delle parti, ma per favoreggiare Parte, veggendo tutti schiudere i Guelfi dagli uficî e crescere i Ghibellini, o non veri Guelfi, ò bene biasimato, e in arenghiera a la Parte e fuori d'arenghiera, il male praticare s'è fatto là.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 31, pag. 72.18: dicendo che dinanzi al vescovo aveano fatto così bella aringhiera...

2 Proposta.

[1] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 7, pag. 6.24: E qualunque conselgliere o altra persona conselgliasse, arrengassi o dicessi che al Notaio fusse dato più denaro o alcuna cosa sopra el salario che dicto ène di sopra, caggia in pena, per ciascuna volta et per ciascuna di, V s. de denari cortonesi; e 'l dicto e l'arenghiera e lo stantiamento non vaglia...

[u.r. 21.02.2020]