ARMARIO s.m.

0.1 armar', armari, armarii, armariiu, armario, armaro, armer.

0.2 Lat. armarium (LEI s.v. armarium).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.); Stat. pis., a. 1327; Doc. fior., 1295-1332; Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.).

In testi sett.: Doc. venez., 1315 (12); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: Doc. perug., 1322-38; Doc. orviet., 1339-68, [1353]; Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

0.7 1 Mobile di ampie dimensioni atto a contenere oggetti vari (nella documentazione, frequentemente libri), armadio; anche fig. 1.1 Fig. Contenitore, in senso morale (di virtù o vizi: la persona stessa, il cuore, l'animo, in quanto li accolgono in sé). 2 Lo stesso che armamentario.

0.8 Roberta Manetti 17.02.1999.

1 Mobile di ampie dimensioni atto a contenere oggetti vari (nella documentazione, frequentemente libri), armadio; anche fig.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 14, pag. 393.16: Secondochè noi veggiamo oggi che sono gli armari ne' templi, ove i libri stanno, i quali tolti e vegnendo meno, non sapremmo se non le cose degli uomini del nostro tempo...

[2] Doc. venez., 1315 (12), pag. 124.11: item bancho J sença fondi, gsi IJ; item armer J, gsi IIIJ; item scagno J longo, gso J...

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.), cap. 3, pag. 514.18: Uno giorno avenne ch'elli cercava uno suo armario per uno suo libro trovare.

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 45, pag. 94.11: Tu, secondo che tu di', saresti più contento, ch'i' ti dessi libri, che consiglio. E i' sono apparecchiato di mandarti tutti i miei, e voterò l'armario, e s'io potessi, i' verrei in persona.

[5] Stat. pis., a. 1327, a. 1327, L. 3, cap. 31, pag. 142.19: Et tucti l'altri libri vechi che sono in de la Corte appo li notari della Corte, si debbiano mectire et faccianosi armari a cammare, in de li quali li suprascripti libri si mettiano a cammerelle con chiave dispartitamente per anni...

[6] Doc. fior., 1295-1332, pag. 75.23: It. ebbe da· sagrestano per le chiavi dell'armario, s. xxxv.

[7] Doc. perug., 1322-38, pag. 129.23: De(m)mo a Ciuccio de Fumagio e Giacopello dela 'Nperia p(er) iiij scancane p(er) l'usscio del'armario de peso de ij lb. e j oncia, s. iij d. x.

[8] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 10, pag. 417.7: Ma queste cose non pensano molte persone, che sono in abito religioso; onde molte ne vedi studiare in empire, e bene incalzare gli armarii, e li scrigni di danari, e vestimenti, e mutarsi spesso le tonache...

[9] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 472.7, pag. 349: Ben venga l'ubbidente servo mio / quanto niun altro che sia a me suggetto, / il qual ha messo tutto il suo disio, / in recar al suo fin il mio libretto; / e perché certo son ch'è tal, qual io / il disïava, volentier l'accetto, / e nell'armar', tra gli altri miei contratti, / appresso il metterò, de' miei gran fatti.

[10] Doc. orviet., 1339-68, [1353], pag. 136.11: una stanata di rame, duo tovagliette da banchu, duo tovaglietti da manu, duo sciucchatoi, unu armariiu picchulu, unu paiu di forfici, unu ronciglione...

[11] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 85.8: Hic biblioteca, ce, hoc pluteum, tei id est l'armario.

1.1 Fig. Contenitore, in senso morale (di virtù o vizi: la persona stessa, il cuore, l'animo, in quanto li accolgono in sé).

[1] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 1.63, pag. 421: Ché tu gittresti le parole al vento, / ché il matto non vuol mai correggimento, / e 'l saggio sempre fa tutto el contrario, / e tiello nel suo armario.

[2] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, part. 2, pag. 42, col. 1.42: Onde spognendo questo per isposizione amorosa, che è ditta anagogia diciamo così: la sposa la quale alluoga e mette lo sposo nel suo letto cioè nel segreto armario del cuore, si dee adornare di queste tre proprietà che ha lo cielo.

1.1.1 Fig. Armario di (una virtù, un vizio, una qualità): persona ricca della virtù, del vizio, della qualità nominata.

[1] Poes. an. tosc.-pad., XIII, 5, pag. 29: Vergine glorïosa, matre de pïetate, / [[...]] / scola de sapïentia, armario de veritate...

[2] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c 4, pag. 54: Queste tre Furie, che fanno riparo / su le mura come 'l poeta pone, / d'eretica malitia sono armaro...

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI.5, pag. 417.14: fu di tanto sentimento nelle leggi, che da molti valenti uomini uno armario di ragione civile fu reputato...

[4] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 8.12, pag. 25: Al sì m'ocorre poy da l'altro canto, / che l'huom civil non de' star solitario, / anzi è desïo naturale et santo / aver famiglia; et poi fornir l'armario / di quel chi dona la Fortuna alquanto, / al viver d'oggi pur è necessario.

[5] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Prologo, capo 4, vol. 1, pag. 5.18: Perchè Paolo apostolo fue detto vaso di elezione? Certe perchè era vaso della legge ed armario delle sante scritture. || 'persona straordinariamente dotta nelle scritture'.

2 Lo stesso che armamentario. || Trad. il lat. armamentarium.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 7, pag. 87.6: Avea armario pieno d'ogni generazione d'arme: e di quello altressì comandoe Creso che li ferri ne fussero tratti.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 13, pag. 582.15: Gloriasi la cittade d'Atene nel suo armario e non senza cagione; però che quella opera è disiderosamente da vedere e per la spesa e per la bellezza.

[u.r. 09.02.2018]