ARMATURA s.f.

0.1 armadhura, armadura, armadure, armatura, armature, armaura.

0.2 Lat. armatura (LEI s.v. armatura).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.).

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Doc. perug., 1322-38; Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. rendere l'armatura 1.2.

0.7 1 Equipaggiamento di armi, armamento. 1.1 [Armi] Corazza; protezione. 1.2 Fig. 2 Arte del fabbricare armi. 3 Lo stesso che insegna. 4 Tecnica di combattimento. 4.1 Esercitazione con le armi. 5 [Milit.] Truppa armata; uomini armati. 6 [Mar.] Attrezzatura di una nave. 6.1 [Mar.] [Milit.] Equipaggiamento militare di una nave. 7 [Arch.] Intelaiatura; struttura di sostegno; rinforzo.

0.8 Roberta Manetti 06.03.2000.

1 Equipaggiamento di armi, armamento.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 161, pag. 606: E l'anema dolentre à pres rëa pastura / entro l'infern ardente, en quela grand calura: / là no se trovarà bela cavalcadhura, / destrier ni palafren cum soaf ambladura, / né norbia vestimenta, né rica fibadura, / palasïo ni tor, ni negun' armadhura.

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 128.1, pag. 258: À l'armadure ciaschedun sì prese, / E sì s'armâr con molto gran valore / Per dar a Gelosia pene e dolore, / Se contra lor [i]stesse alle difese...

[3] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 89.3, pag. 207: Di tutte cose mi sento fornito, / se non d'alquante ch'i' non metto cura, / come di calzamento e d'armadura: / di ben vestire i' son tutto pulito / e co' danari son sì mal nodrito, / più ch'i' del diavol, di me han paura...

[4] Stat. pis., 1318-21, cap. 65, pag. 1119.22: Et che noi consuli iuriamo e siamo tenuti, a pena di livre XXV, la botega che ora tegnamo per lo Porto, o altra che piacesse a noi e al nostro consiglio, sì che al postucto una bottega abbia lo Porto, per tenervi ragione e armadure...

[5] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 3343, pag. 137: Et io me fixi tanto inanti, / Ch'io intixi ben de lor arquanti. / Entro da quelli oldí retrar / Do çovençelly e raxonar / De llor venture aspre et dure, / Le qual y portava in lle armadure: / Un d'essi depento un leon, / E l'altro un luvo, con un garçon, / Che çasschadun in bocha li tegnia, / E corando par che se 'nde fuçia.

[6] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 4, pag. 114.11: i quali erano seguitati da molti Barberi a cavallo e a piede; fra quali aveva da mille a cavallo, che solamente loro armadura era uno arco, e di quella arme erano eletti maestri finissimi...

[7] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 5, vol. 1, pag. 21.7: Io non credea che in nuno castello avesse tanta armadura, quanta viddi in quella nave così subito.

[8] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 599, pag. 55: contra de voi non so' garnito, / né nulla caigione sapete / perké voi questo me facete. / Et l'armadure karicate / non ve sireano bisognate, / ké sença l'arme fare porrete / de mee tucto quello ke vorite.

[9] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 154, pag. 32: Non posso ricontare tucte le altre castella / Che gero a derrupare coll'oste grossa et bella, / Ca solo a ccontar questo fora longa novella; / Poy retornaro in Aquila coll'armadura ad sella.

[10] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 17, parr. 1-5, pag. 289.16: Questa de le arme tutodì se fa; per la qual Achile passò l'arme de Ector, lassandolo assegurare per pigliare quella armatura - e questa è nota - e tornò a Palante.

[11] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 67.63, pag. 333: Ma tu, segnor di l'arme, antico Marte [[...]] Non consentir, cum tua forte armadura, / che 'l paragon di tua virtute altera / così vilmente pèra, / uciso per vilan debile e vile!

[12] Tristano Veneto, XIV, cap. 466, pag. 425.34: E lo Chavalier dalo Scudo Vermegio parlà adonqua ali soi conpagni et disse: "Che ve par del nostro cavalier dalo scudo negro?", perqué senza falo miser Tristan portà in quel ponto armadure negre.

[13] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 14, pag. 122.8: Quanno la novella fu saputa in Parisci che lli Englesi aveano puosto campo, tutta iente regale prese arme. E fu tanta la moititudine, che l'armatura fu vennuta dociento fiorini.

[14] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 18, pag. 178.24: E non portava armatura nulla altra aduosso, se non solo l'arco in mano colle sagette a llato dentro a lo tarchaso.

1.1 [Armi] Corazza; protezione.

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 52.10, pag. 844: À lo Nemico simile mainera, / ke de lo core vivo sangue caccia / a ki à facta penitença intera; / se non fuge li sui crudeli braccia, / à le ponture sue sì eismesurate / no·lle sostene alcuna armadura, / né altra cosa c'a l[o] mondo sia, / se non sola la santa caritate, / ke fa da Deo a l'omo tal iontura, / entrare non ce pòne cosa ria.

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 20.6, pag. 42: Nel giardin me n'andà' tutto 'n gonella, / Sanz'armadura, com'e' comandaro, / E sì trovai quella col viso chiaro, / Bellacoglienza; tosto a ssé m'apella...

[3] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 20, pag. 41.20: L'unicorno si è una bestia delle più crudele che sia, e à uno cornu in mezzo della fronte, e è sì forte che non è armatura alcuna che sse lli difendesse; non è homo sì ardito che llo podesse prendere se non lo trovasse dormire.

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 31, pag. 240.2: Una centura aveva d'uno cuoio di serpente, fornita d'oro splendidissimo: aveva ancora un'armatura d'un maraviglioso sciamíto foderato d'un bianco armellino: lo fibiaglio era d'oro fine, nel quale erano fissi due rubini chiarissimi di due gran cittadi.

[5] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 69, pag. 95.13: Loro arme sono archi, spade e mazze, ma d'archi s'aiutano più che d'altro, ché egli sono troppi buoni archieri; i· loro dosso portano armadura di cuio di bufalo e d'altre cuoia forti.

[6] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 8, pag. 133.5: Pone lo Re in mezzo del campo e alla fronte del luogo ove si dovea combattere; la seconda posta fu degli arcieri, i quali puose dalla destra parte della schiera del Re, sicchè le loro saette cadevano sopra gli Arabi alla scoperta, e le loro armadure non gli guarentiva.

[7] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 40, pag. 350.16: Li Romani aveano già conosciuto quello appresto pomposo, ed erano ammaestrati da'comandatori, che gente d'arme non dee essere pulita d'oro nè d'argento, ma dee essere fornita di ferro e d'animo; però che queste contigie più veramente sono preda, che armatura; le quali paiono belle dinanzi dalla battaglia, e brutte tra 'l sangue e le ferite.

[8] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 74, pag. 270.6: E sìe s'arma d'armadura di cuoio cotto, le quali armadure pesavano più di quattrocento libbre; e sìe prende suo scudo e sua mazza, e viene al prato...

[9] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 47.9: E questa giostra fu fatta per li forestieri e non per li citadini e nobili di Siena. E fu el dono che aquistò el detto Buonsignore uno chavallo velocissimo tutto coverto di seta, con una armadura d'aciaio fina, come s'aparteneva a portare a uno uomo di prudenza dotato.

[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 200.14: In quella grotta fu scavalcato da cavallo e, conoscenno sia desaventura, domannava allo puopolo misericordia e adiurava per Dio che soie armature no· lli dispogliassino.

[11] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 27, pag. 232.7: E Paris, non potendo plu sostinire tanto homicidio quanto quillo Ayas prencepe gìa facendo, tese de gran forza l'arco suo fortissimo che tenea a gittaole una sagetta intossecata co la quale lo ferio mortalemente intra le costate smaglyandole l'armature.

[12] Tristano Veneto, XIV, cap. 370, pag. 334.12: Lo qual non have miga granmentre andado che l'aventura lo menà in una vale, in la qual a lui incontrà uno cavalier, lo qual vigniva molto a gran pressia, et era molto ben armado d'una armadura devisada de biancho et de negro, et cussì lo scudo et lo elmo era partidi divisadamentre de bianco et de negro per mitade.

1.1.1 Arma; macchina da guerra.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 56, vol. 2, pag. 95.19: con uno grande bastone noderuto come manica di spiedo, e dal capo grosso ferrato e puntaguto, legato con anello di ferro da ferire e da forare; e questa salvaggia e grossa armadura chiamano godendac, cioè in nostra lingua buono giorno.

[2] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 55, pag. 107.21: e giunto che fu alle mura, colle scale misse fuoco nelle bertesche, e nelle armadure ch'erano in su le mura.

[3] Stat. sen., XIV pm., pag. 17.25: Ciascuno officiale che si chiamarà per fare la lectione de' nuovi Capitani, Gonfalonieri e Conselglieri, siano tenuti per saramento, al tempo de la decta electione, elegere tre buoni huomeni d'essa Compagna, cioè uno per Terzo, ei quali sieno tenuti una con un Notaio del Capitano del populo ciascuno anno del mese di genaio e di luglio, in fra primi XV dì, revedere l'armadure e l'arnese de' ridocti...

[4] Doc. fior., 1311-50, 54. (1349), pag. 659.12: il quale salario intendiamo si paghi per cotesti Comuni; e così si scrive a' Sindichi loro, della pecunia de' detti Comuni, faciendo il pagamento al detto Castellano, di mese in mese, per sé et per li suoi compagni, come toccherà per rata, perché noi vogliamo che a llui per carta debbia fare disengnare la detta forteça, coll'armadura e arnesi che dentro vi sono...

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 186.110, pag. 203: E ben è dentro al loto, / chi non vede le rocche e le gran mura / de l'altrui spoglie fatte, e l'alte torri / vinte sanza armadura; / che fattura del cielo ciò non pensi, / donando spesso quel ch'altrui conviensi.

[6] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ger 32, vol. 7, pag. 166.15: [24] Ecco l'armadure sono tutte ordinate incontro alla città, acciò che sia presa... || Cfr. Ir 32.24: «ecce munitiones extructae sunt adversum civitatem».

1.2 Fig.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 78.8, pag. 321: Descrezion de granne altura / d'onguento ha presa l'armadura, / ed en rascion, là 'v'ella mura, / con ella se vol defensare.

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 162.10, pag. 326: Ma io so' fuor di quel proponimento, / Ché troppo fu tosto il mi' nascimento, / Sì ch'i' vendetta far non ne potrei. / Ma ttu, figl[i]uola mia, che sse' fornita / D'ogn'armadura per farne vengianza, / Sì fa che 'nverso lor sie ben sentita, / E presta di dar lor pen'e micianza...

[3] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 49, pag. 325: Questa s[cïe]n[t]ia è data / da lu Re, ke ly manda, / ke sempre li commanda / ke ly occida in momentu. / 'N Apocalipsi legese questa francha armatura: / loco è scripta, e notatu / ke nno l'à facta li homini, la sua temperatura, / né fabru in terra natu, / ma l'altu Deu de gloria la fa forte e secura / de virtüusu statu.

[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 3, pag. 12.17: E l'Apostolo dice: "Prendete l'armatura di Dio, ne la qual possiate fare vane tutte le lance del malvagissimo demonio".

[5] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 59.43: Appresso, siccome misericordia piace a Dio, così dispiace ella al diavolo, ch'è ciò l'armadura perch'elli è più tosto vinto, siccome dice una chiosa di sopra al saltero, che elli non puote sofferire l'odore, se non come le botte l'odore della vigna.

[6] Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.), 395, pag. 98: Per ço tuta fiaa, Vergen creatura, / tutore o' k'e' me sia me rendo en vostra cura, / açò ke d'ogna tempo vu me siai armaura / contra el falso enemigo et ogna creatura.

[7] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 19, vol. 1, pag. 141.18: Et omni santa opera in kistu sacramentu si cunfirma, unde kistu sacramentu si sacra dichendu: Esti armatura contra li demoni, ka certissimamenti ubi esti lu sacratissimu sacramentu, ubi cum fidi si richipi, cum fidi si duna, cum fidi si cuntracta, illà lu malignu spiritu non poti nochiri.

[8] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), lett. 50. (1375), pag. 193.11: O, che dolce e gratiosa pantiera sarà quella, da risistere contra ogni colpo! Col coltello dell'odio e dell'amore percotarete e sconfigiarete e' vostri nemici, con la pantiera del sangue sosterrete. O dolcissimi figliuoli, vedete quanto diletto dà questa armadura, che sostenendo vince, ed esendo percossa percuote, però che v'è dentro saette che gittano invisibilemente, e, sendo invisibili, apaiono visibili, perché le percosse loro ingenerano fiori e frutti.

[9] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 195, pag. 496.1: E così si partì il contadino con buona ventura; e 'l mastro usciere si fece di scorreggiate un'armadura, per andar più drieto al ben proprio che a quello del suo re.

- Fras. Rendere l'armatura: arrendersi.

[10] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [son.] 49.4: Tu déi saper che 'l fuoco e la calura / per ch'io parlava in ghiaccio si compone / e liquefasse sì, che de l'arzone / son quasi tratto e rendo l'armadura; / però che ne le mani altra pastura / m'è parsa sì, che, dolce 'l mio patrone, / Minerva lasso e Febus e Iunone, / donandomi del gioco a la ventura.

2 Arte del fabbricare armi.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 187.4: E nota, che lle principali arti meccaniche, sotto le quali si comprendono tutte l'altre, sono VIJ, ciò sono: medicina, agrigultura, lanificio, armadura, magisterio, cacciagione, e navicazione. Sotto l'armadura si contengono molte arti, e così sotto il lanificio, e ciascuna dell'altre.

3 Lo stesso che insegna.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 16, 88-99, pag. 372, col. 1.5: Dove l'A. specifica li nomi non fa mestero expositione, imperçò che de' intendere parentà o ver schiatte cussí chiamate; quilli o per armadura o per singulare atto vertuoxo o vitioso èno nomati, latendo o ver ascondando sotto cotal parladura lo singular nome, qui' dechiareremo, açò che nullo ascoso trapassi che podesse indurre ammiratione al studente.

[2] Stat. fior., XIV pm. (3), Ordinamenti, pag. 161.26: Item che niuna persona faccia per alchuno corpo morto, o faccia fare alchuna archa de legname, salvo che a le sepulture di cavalieri e non vi possa porr[e] sopra alcuno drappo o tapeto se non come disopra è dicto, a pena di lr. cento et salvo che in su la dicta archa di cavalieri possano fare dipignere loro armadure o altre cose, excepto che alchuna insegna o arme del comune di Fiorenze o popolo alla dicta pena.

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 24, parr. 44-51, pag. 373.15: E chiamossi Vanni de miser Fuci de' Lazari da Pistoia. Alcuni voglion dire che questo Vanni voglia dire de questa bestia la qual è arma e insegna de Pistoia, che quasi essa è bene degna de portar armatura ove sia figurata qualche bestia per li effecti bestiali de li soi citadini.

[4] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 12, parr. 50-52, pag. 172.14: La quarta maynera dele composicione èe quando uno nome de una integra dictione fi posto in uno soneto, osia in una ballata; lo quale nome, sì come equivoco, habia a significare diverse cose secondo diversi respetti, sì come questo nome nome 'scala', lo quale nome significa "la scala per la quala se ascende in alto", e per uno altro modo significa "la armatura delo signore de Verona".

4 Tecnica di combattimento.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 13, pag. 20.5: Ed ancora ammaestrare si dee il cavaliere ad usanza di quella prova che s'appella armadura, la quale si dà da coloro ch'ammaestrano ne' campi. Il qual uso per parte si serva, perchè è manifesto in tutte le battaglie che per questo modo di combattere, che s'appella armadura, meglio si combatte. Per la qual cosa intendere si dee quanto il provato cavaliere è migliore che quello che non è provato, perchè i cavalieri dell'armadura ammaestrati agli altri loro compagni vanno innanzi.

4.1 Esercitazione con le armi.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 24, pag. 68.5: Ammaestrato cavaliere rende l'armadura che ne' dì delle feste si dà, e però non tanto l'armadure che ne' campi a bellezza si fanno, ma tutti i compagni igualmente con continuo pensamento apparavano, perchè e la leggierezza per l'uso del corpo s'accatta, ed il sapere fedire il nemico, e se coprire, spezialmente se con ispade d'appresso si combatta, s'appara per uso.

5 [Milit.] Truppa armata; uomini armati.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 8, pag. 49.2: Trombadori, Cornadori, e coloro che la trombetta suonano, sono coloro che alle loro boci si comincia la battaglia. Doppia Armadura sono coloro a cui doppia annona è data. Semplice Armadura sono coloro a cui l'annona è semplice data.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 18, pag. 60.14: E ricevea la battaglia la grave Armadura, che siccome muro di ferro stava, e non solamente coi lancioni, ma con ispade, e coltelli appresso, ed a mano co' nemici combattea; e se li nemici cacciassero, la grave Armadura non gli seguitava, acciocchè l'ordine della schiera non turbassero, e sopra loro tornando i nemici, sparti, e non ordinati gli rompessero. Ma la lieve Armadura con coloro delle fonde, e balestrieri, ed arcadori, e cavalcatori seguitavano i nemici che fuggiano.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 45, vol. 3, pag. 100.15: Che il Mastino avea minacciato che innanzi il mezzo maggio prossimo verrebbe a vedere le porte di Firenze con IIIIm armadure a cavallo, per abattere l'orgoglio de' Fiorentini...

6 [Mar.] Attrezzatura di una nave.

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 1, pag. 102.13: Li venti da più parti loro legni percuote; onde gran pezzi di loro e vele e alberi, e remi e armadure di quegli, gittava in mare.

[2] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 32, pag. 182.5: onde temendo di perire, lo seguente dì gittarono tutta la mercatanzia per alleggerare la nave, e 'l terzo dì poi gittaro l'armadura della nave...

[3] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), At 27, vol. 9, pag. 762.15: [18] Onde temendo di perire, il seguente dì gittarono tutta la mercanzia per alleggerire la nave. 19. E lo terzo dì poi gittarono l'armadura della nave.

6.1 [Mar.] [Milit.] Equipaggiamento militare di una nave.

[1] Gl Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 323.3: e che il navilio, chente ched e' si sia, sia bene concio e bene stagnato e che sia bene corredato et bene guernito di buoni alberi e di buone intenne e di buone sarte e di buone agumine e di buone vele e di buone ancore a sofficenza della grandezza del navilio secondo ch'egli è; e che sia fornito d'armadure, cioè di corazze e di balestra e di saettamento e di lance, di dardi, e di mannare e di pietre secondo al tempo, che se fusse in tempo di guerra à bisogno di più armadure per difensione della nave e della mercatantia che se fusse in tempo di pace, sicchè secondo il temporale così ti conviene provedere.

7 [Arch.] Intelaiatura; struttura di sostegno; rinforzo.

[1] Doc. sen., 1302-60, [1333], pag. 170.16: Anco XX sol., VJ den. i quali si diero a uno maestro che fecie l'armadura de la detta tavola quando si recò e per lengni e tortizi che s'adoperaro...

[2] Doc. sen., 1294-1375, [1335], pag. 193.21: Anco al detto Grazino, per pietre grosse e armadure per lo detto bottino - IJ libr. VIIIJ sol. .

[3] Doc. perug., 1322-38, pag. 114.14: De(m)mo a Ciocio p(er) iiij assare p(er) l'armadura dele finestre illo dicto dì, s. j d. iiij.

[4] Doc. perug., 1322-38, pag. 119.25: De(m)mo a Ciocio p(er) lena iiij lena che se segaro p(er) le catene de l'armadure dele volte, a dì xxiiij de setenbre, s. xiij.

[5] Doc. fior., 1353-58, [1353], pag. 75.31: E levassi per San Giovanni i ponti dell'armadure, a ciò che si vedesse i' lavorio.

[6] Doc. fior., 1353-58, [1357], pag. 111.31: Filippo Gherardi dalla Porta del Prato: IIIJ alberi grandi, V quadroncielli, per fare le armadure della seconda colonna, lire XXIJ piccioli.

[7] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 117.20: E la sera trasse uno grande vento e atachossi el fuocho nella torre de' Bandinegli e similemente anchora ne l'altre torri, e in su la torre del chomuno si fece sì grande falò, che s'attachò el fuocho all'armadura delle chanpane e arse in modo e in forma, che le chanpane chascoro in terra giù per la torre, la quale torre del chomuno era quella a lato a la torre de' Mignanegli, el quale si chiama ogi el torione.

[8] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 120.4: Anni Domini MCCCXXI. E nel tenpo della Signoria predetta esendo rotte le chanpane del chomuno per l'alegreza d'avere riauto Mensano per lo fuocho el quale s'acese nell'armadura della torre, per lo falò el quale si faceva su la detta torre de' Mignianegli; e per questo el chomuno di Siena none aveva chanpane...

[9] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 238.21: Et missere Piero Ghanbachorta vi mise la prima pietra quando si fero l'archo, et facta l'armadura all'altro archo dal lato in Fuori di porta, ciò è dall'altra banda...

[10] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 25, vol. 6, pag. 470.7: [12] E cadranno l'armadure delli tuoi alti muri, verranno a piano, e saranno menati a terra infino alla polvere.

[u.r. 09.02.2018]