ARMILLA s.f.

1 Bracciale di metallo per lo più pregiato, usato come ornamento e anche come ricompensa militare.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 8, cap. 15, vol. 2, pag. 182.24: Ma a zò que eu suctavini a lu nobili spiritu di li impetraduri, Scipiuni partendu li duni cavalariski a quilli qui aviannu beni operatu, Gayu Labienu lu amunestau que issu dunassi ad unu forti cavaleru di cavallu armilli di auru...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 6, vol. 2, pag. 213.14: Una filya pulzella di lu quali issuta da lu castellu a pilyari aqua per fari sacrificij, Taciu, standu intra li Sabini armati, la curruppi et fici pactu cu illa di darli tuttu quantu issi tenianu a li mani manki: ca issi avianu multi anelli et multi armilli di gran pisu di auru.

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 15, pag. 591.6: Et acciò ch'io aggiunga il glorioso spirito del milite a l'imperadori, Scipio il quale dividea li doni militari tra coloro che aveano fatto nobili opere, fu ammonito da Tito Labieno che dèsse armille d'oro a un forte milite...

[4] Gl Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 23, vol. 7, pag. 477.12: [42] E la voce della moltitudine rallegrantesi era in lei; e nelli uomini, i quali erano addotti della moltitudine delli uomini, e venìano del deserto, puosono le armille nelle loro mani (le armille sono adornamento di mano, sì come sono guanti e altri adornamenti), e le bellissime corone nelli loro capi.

2 [Astr.] Anello della sfera armillare.

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Prologo, pag. 3.21: figure del VIIJ spera. La IJ è della spera ritonda, come si dee fare e come si dee operare con essa. La IIJ è come si debbon fare l'armelle del altacyr in nella alcora, e come si dee operare con esse. [[...]] La VIIJ è delle armelle, come si debbon fare e come operare con esse.

[u.r. 09.02.2018]