ARMO s.m.

0.1 armi, armo.

0.2 Lat. armus (LEI s.v. armus).

0.3 Simintendi, a. 1333 (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Simintendi, a. 1333 (tosc.); Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Anat.] Articolazione della spalla, omero. 1.1 Spalla di animale.

0.8 Niccolò Scaffai 17.04.2000.

1 [Anat.] Articolazione della spalla, omero.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 6, ott. 38.1, pag. 430: A cui da l'armo pendeva sinestro / uno scudo, assai rozzo per lavoro, / nel qual pareasi Atlanciade, silvestro / fatto, Argos ingannar col suo sonoro / nuovo strumento, e lui uccider destro / lì si vedeva ancor, sanza dimoro...

[2] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 8.7, pag. 75: Ratto mi giugne una più forte a dosso / Per far di me, volgendo gli occhi, un marmo, / Simile a que' per cui le spalle et l'armo / Ercole pose a la gran soma e 'l dosso.

1.1 Spalla di animale.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 10, vol. 2, pag. 243.6: Adunque gli aspri velli cuoprono i colli ch'erano allora agevoli; le dita si piegano in unghioni; gli omeri diventano armi: tutto 'l peso andò nel petto; le reni di sopra sono spazzate dalla coda: il volto pare adirato: in luogo di parole rendono mormorii; in luogo delle camere hanno le selve; e fatti lioni, che sono temuti d'altrui, stringono e freni di Cibele col domato dente.

[u.r. 09.02.2018]