0.1 arpagoni.
0.2 Lat. harpago, harpagonem (DEI s.v. arpagone 1).
0.3 Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.).
N Att. solo fior.
0.7 1 Uncino, rampone. 1.1 [Mar.] [Milit.] Uncino per arpionare le navi nei combattimenti marittimi.
0.8 Roberta Manetti 16.12.1999.
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 26, pag. 72.19: Ed hanno ancora arpagoni di ferro, i quali sono chiamati lupi, e falci di ferro ficcate in lunghissimi lancioni... || Cfr. Veg., Mil. 2, 25: «Habet ferreos harpagonas, quos lupos vocant».
1.1 [Mar.] [Milit.] Uncino per arpionare le navi nei combattimenti marittimi.
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 44, pag. 187.27: conciossiacosachč stando fermo nella nave combatta, e gli scudi pił forti per le percosse delle pietre, ed ancora maggiori si debbono avere senza le falci, ed arpagoni, ed altre generazioni di lancioni che s'usano nelle navi... || Cfr. Veg., Mil., 4, 44: «Praeter falces et harpagones aliaque navalia genera telorum...».
[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 10, cap. 10, pag. 461.26: ultimamente furono cominciate a gittare delle navi cartaginesi in quelle de' Romani asseri, nelle quali erano confitti dinanzi uncini di ferro, i quali essi chiamano arpagoni...
[u.r. 13.02.2018]