ARRAPPARE (1) v.

0.1 arappa, arappano, arappare, arappi, arappò, arrapato, arrappa, arrappandole, arrappano, arrappare, arrapparo, arrappasi, arrappata, arrappate, arrappati, arrappato, arrappavano, arrappi, arrappò.

0.2 Got. *hrapôn (DEI s.v. arrappare).

0.3 Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

0.6 N La polisemia del verbo dipende dal fatto che esso, nei volgarizzamenti, viene usato per tradurre il lat. rapere in tutte le sue accezioni.

0.7 1 Afferrare, catturare, impadronirsi di, prendere, strappare. 1.1 Assol. Rubare. 1.2 Rapire (una donna).

0.8 Pär Larson 11.11.1999.

1 Afferrare, catturare, impadronirsi di, prendere, strappare.

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 9.151, pag. 99: Poi vedi, tuoi pari e minori, adorni, / andar li giorni, / com be' cavalli ëd aconci drappi / (vita a lor posta!); tu conven ch'arappi / miseramente, ciò che t'abisongna, / con gran vergongna, / sempre tristo del disinore c'òdine...

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 121, pag. 407.19: neun uomo può tanto sottilmente tessere come fa il ragnolo. Tu vedi com'egli fa sue ragne per diversi modi per lungo, e per traverso per arrappare i minuti animali, come in una rete.

[3] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Medea, pag. 115.5: L'animo mi confortava d'andare nel mezzo tra l'onorata gente, e d'arrappare la ghirlanda dell'oro dalle composte treccie.

[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 174.11: del seno della madre arrappa lo ridente Learco, e distendente le piccole braccia; e due e tre volte, a modo di rombola, lo volge per gli venti; e, feroce, percuote lo fanciullo nel rigido sasso.

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 206.8: Arappò Saul la spada, e gittossi sopr'essa. La qual cosa vedendo lo scudiere, cioè che morto era Saul, gittossi altresì sopra la spada sua, e morto è co[n] lui.

[6] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 3, pag. 399.14: Ad essere rapace ogni femmina è corrotta. Imperciò che ciascuna, non solamente alli altrui, ma al proprio marito a sé congiunto, con tutte le sue forze si studia d'arrappare tutte cose, e arrappate, non pensa di volere servare a nessuno.

[7] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 134, pag. 311.3: Ma quegli ch'è mercennaio, e non è pastore, del quale non sono le pecore proprie, quando vede venire il lupo, lascia le pecore e fuggesi, e il lupo arrappa le pecore e dispergele. || Cfr. Io 10.12: «dimittit oves et fugit et lupus rapit et dispergit oves».

[8] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (i), par. 7, pag. 345.31: Gli occhi ha vermigli, questo Cerbero, e la barba unta ed atra, cioè nera. E 'l ventre largo, da poter, mangiando, assai cose riporre, e unghiate le mani, per poter prendere e arrappare; Graffia gli spiriti, con quelle unghie...

[9] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 174, pag. 427.24: Veggendo adunque con quanta malizia, e falsa arte, il Gonnella ha in due novelle arrapato o rubato, con utile di sé, e con danno altrui...

1.1 Assol. Rubare.

[1] Doc. fior., 1311-50, 25 [1343], pag. 641.16: voglamo che in ciò aoperiate saviamente ciò che si conviene, riscrivendo a noi la risposta che riceverete, dicendo che ora siamo liberi al servigio et all'onore della Chiesa, come solemmo, voluntariamente; ove, essendo sotto tiranno, forse costrecti ce ne sarebbe convenuti partire, quando fosse suto il volere del tiranno, il quale più per arappare che per troppa devotione se ne mostrava devoto.

1.2 Rapire (una donna). || Cfr. arrappatore 2.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 105.24: Pocri era la moglie mia: se per l'avventura tu hai udito ricordare Oritia più di lei, ella era sirocchia della grande Oritia. Se tu vuoi assomigliare la faccia e' costumi d'amendue, Pocri fue più degna d'essere arrappata. || Cfr. Ov., Met., VII, 697: «dignior ipsa rapi».

[u.r. 13.02.2018]