ARRENDÉVOLE agg.

0.1 arendevole, arendevoli, arrendevol, arrendevole, arrendevoli, arrindivili.

0.2 Da arrendere.

0.3 Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>.

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.7 1 Che cede, che si piega facilmente; flessibile, agile. 1.1 [Detto di persone e caratteri:] malleabile, accondiscendente; incline. 1.2 [In partic., detto della voce:] di tono facilmente regolabile; modulabile.

0.8 Niccolò Scaffai; Elena Artale 11.05.2004.

1 Che cede, che si piega facilmente; flessibile, agile.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. 1, pag. 251.15: Se tu hai buona boce, canta; se tu hai arendevole le braccia e·lle mani, balla; e con qualunque cosa della quale tu se' dotto, fa' che tue piacci.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 1, pag. 14.22: Ed essa Venus, come cacciatrice, aveva appeso alle spalle secondo l'usanza uno arrendevole arco...

[3] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 22, pag. 176.7: La prima si è, perchè il peccatore è indurato, onde, come la verga è più arrendevole, che il legno grosso...

1.1 [Detto di persone e caratteri:] malleabile, accondiscendente; incline.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 34, pag. 60.14: Mansuetudine è virtú per la quale è arrendevole l'animo dell'uomo.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 50, pag. 108.4: L'animo dell'uomo tanto più leggermente riceve forma, quant'egli è più arrendevole, e ubbidiente d'ogni omore...

[3] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 22, pag. 176.8: La prima si è, perchè il peccatore è indurato, onde, come la verga è più arrendevole, che il legno grosso; così l'etade puerile è più arrendevole al bene, che la vecchiezza.

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V. 8, pag. 384.7: E non fu questa paura cagione solamente di questo bene, anzi sì tutte le ravignane donne paurose ne divennero, che sempre poi troppo più arrendevoli a' piaceri degli uomini furono che prima state non erano.

1.1.1 [Rif. al cavallo:] che si lascia guidare senza fatica, docile.

[1] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di lu modu..., pag. 573.20: In pirzò ki lu cavallu è plui arrindivili da la sinistra parti ki da la dextra.

[2] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di la maynera..., pag. 574.33: E cussì e maiurmenti lu cavallu timi lu frenu; pir la tinniriza di la carni è plui arrindivili a lu so cavalcaturi...

1.2 [In partic., detto della voce:] di tono facilmente regolabile; modulabile.

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 69, pag. 77.9: La grande boce dà solamente la natura, ma per medicina si conserva. [[...]] La molle, cioè arrendevole a poterla levare e chinare e volgere e riposare a senno di colui che favella, s'à solamente per usanza.

[u.r. 13.03.2008]