ARRESTARE v.

0.1 aresstare, aresta, arestà , arestadi, arestano, arestante, arestar, arestare, arestarlo, arestaro, arestarono, arestarsi, arestà -se, arestasse, arestassi, arestata, arestate, arestati, arestato, arestau, arestava, arestavano, aresté, aresté-ve, arestiè, aresto, arestò, arestoe, arestono, arresta, arrestai, arrestandosi, arrestano, arrestare, arrestaro, arrestâro, arrestaron, arrestarono, arrestarsi, arrestasse, arrestata, arrestate, arrestatevi, arrestati, arrestato, arrestava, arrestavano, arresterà , arresteranno, arresti, arrestiamo, arrestin, arrestino, arresto, arrestò, arrestossi.

0.2 Lat. tardo *arrestare (LEI s.v. arrestare).

0.3 Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.): 1.

0.4 In testi tosc.: Monte Andrea (ed. Menichetti), XIII sm. (fior.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Galletto, XIII sm. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Tristano Veneto, XIV.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Trans. Fermare, interrompere il movimento di qno o qsa (anche pron.). 1.1 Pron. Soffermarsi per un lasso di tempo, sostare, attardarsi, indugiare. 1.2 Estens. Limitarsi. 1.3 Estens. Esserci, trovarsi. 2 Smettere, cessare di fare qsa. 2.1 Pron. Estens. Allentare il ritmo frenetico di un'azione, di un'attività; darsi un po' di requie, trattenersi. 2.2 Tener fermo; ostacolare, impedire. 3 [Dir.] Sottoporre ad arresto giudiziario, trattenere in prigione. 3.1 Confiscare (anche temporaneamente) beni, proprietà, merci.

0.8 Redazione interna 02.12.1998.

1 Trans. Fermare, interrompere il movimento di qno o qsa (anche pron.).

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 11, pag. 760: Poi se ne va iocando a la foresta / ove la trova più ['n]tricata e scura, / inpiliace le corna, e sì s'arresta, / ogni omo li dà poi morte dura.

[2] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), Canz. 1.62, pag. 700: Son certa ben di non irmi isvïando, / ma in molti luoghi sarò arrestata: / pregherò·llì di quel che m'hai pregata, / finchéd i' giugnerò a la fontana / d'insegnamento, tua donna sovrana.

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L.Luc. 7, cap. 26, pag. 231.26: Catone e gli altri tutti intraro in mare, e navigando arivaro in Libe, nel regno del re Giuba, et in luogo assai pericoloso arestaro loro navi, e parte di loro navi ruppero.

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 74, pag. 182.30: E questo è la ragione, che noi non siam pervenuti al bene sovrano, il quale si è sanza misura, ove conviene di necessità, che la nostra volontà s'arresti, e riposi, perocch'oltre alla cosa sovrana non ha punto di luogo.

[5] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 8, 133-139, pag. 149, col. 1.6: 'innançi che sia VIJ anni tu savra' della cortesìa de la Casada delli Malaspini per overa, e non pur per audida, sì como diçi che sai, salvo se 'l corso del çudixio no s'aresta, çoè no se retene'; quasi a dire: 'se la costellazione e ordene mondano no se muda'.

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 11, vol. 2, pag. 221.23: Con zò sia cosa que issa fussi carriata supra unu carru pumpusu et quillu qui menava li cavalli tirandu li retini s'arestassi subitamenti, issa adimandau la causa.

- Intrans.

[7] Palamedés pis., c. 1300, Pt. 2, cap. 78, pag. 139.19: Quando Harsan fu venuto fine a la tomba, elli credea ben certamente che quelli, che denanti a la tomba erano, fusseno [...] di quelli di Norbellanda che andasseno alla festa di Venus, e ch'essi fusseno quine arestati per riguardare quella tomba...

[8] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 348.18: E sì come quel porco cacciato dalli alti monti e stimolato dal morso de' cani [[...]], poi che intra le reti è venuto, arresta e fremisce feroce...

[9] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), Pg. c. 30, pag. 490.29: L'altore fingie che arestata e achampata quest'oste, un di loro gridando e cantando in alta vocie tre volte disse queste parole dette qui di sopra e tutti gli altri poi rispondeano e dicie l'altore che questo fu Salamone.

1.1 Pron. Soffermarsi per un lasso di tempo, sostare, attardarsi, indugiare.

[1] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 3.35, pag. 98: Tal è 'l disio c'ho 'nde / che sì spesso mi conde / d'un agghiadato pensier crudo e resto; / und'eo di duol no resto, / quand'a pensar m'aresto / là u' il disio lo mio mal nasconde.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. c. 2.87, vol. 2, pag. 30: Soavemente disse ch'io posasse; / allor conobbi chi era, e pregai / che, per parlarmi, un poco s'arrestasse.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 117, pag. 390.39: Colui, che va per lo medico sollicitamente, per lo figliuolo infermo, non s'arresta per vedere alcuno giullare, che canti, o balli.

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 16, 19-27, pag. 420, col. 1.6: Elli eran ... sotoposti al muvimento e non potevano in nullo modo arestarsi perch'erano spronate dalla iusticia de Deo...

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 9, vol. 2, pag. 219.18: Ma la virtuti di Tineyu supra zò non esti da aminticari per silenciu. Lu quali, sturdutu di la vista di lu so duca qui iachia mortu, un pocu s'arestau...

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 72, vol. 2, pag. 137.12: Ma egli s'arestarono la notte ad albergo a la Lastra e a Trespiano infino a Fontebuona per attendere messer Tolosato degli Uberti capitano di Pistoia...

1.2 Estens. Limitarsi.

[1] Monte Andrea (ed. Menichetti), XIII sm. (fior.), son. 116b.10, pag. 358: chi non sa si riduce a buon maesto, / ed io per me di tal voler mi reg<g>io: / ed aprendeami a voi di saver questo: / quel che sormonta e mantene in seg<g>io / fin pregio, e a ciò volere sì aresto.

[2] Galletto, XIII sm. (pis.), Canz. 2.55, pag. 288: Lo vostro amor mi cura: / di vano amor m'ha mondo, / e son pió fermo e saggio, / poi che 'n voi misi cura, / sovrana d'esto mondo / che d'amor siete saggio. / S'al vostro amor m'aresto, / a assai pió sottil resto / si lega saggio e matto.

1.3 Estens. Esserci, trovarsi.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 121.7, pag. 244: In cittadi e 'n castella fo mie' stag[g]i / Mostrando ched i' faccia vita agresta; / Ma s'alla villa buon morsel s'aresta, / E' pur convien per forza ch'i' n'asag[g]i.

2 Smettere, cessare di fare qsa.

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), D. 119.11, pag. 241: Da ch'i' conosco la tua sconoscenza, / che tu, ricredente, contra me fai, / vogli' arrestare di te mai servire.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 121, pag. 404.38: Alcuni animali col dosso duro si supinano, per alcuno avvenimento non s'arrestano di menare i piedi, e le gambe, e tanto s'affaticano in volgersi dall'un lato, e dall'altro, ch'elli si rizzano, e tornano nel loro stato.

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 25, 130-139, pag. 570, col. 2.5: Qui exemplifica 'sì come' li galiotti quando sona il fischio, o ver stivello, del so comito s'arrestano e più non batteno suo remo in acqua...

2.1 Pron. Estens. Allentare il ritmo frenetico di un'azione, di un'attività; darsi un po' di requie, trattenersi.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. c. 6.7, vol. 2, pag. 87: Quando si parte il gioco de la zara, / colui che perde si riman dolente, / repetendo le volte, e tristo impara; / con l'altro se ne va tutta la gente; / qual va dinanzi, e qual di dietro il prende, / e qual dallato li si reca a mente; / el non s'arresta, e questo e quello intende; / a cui porge la man, più non fa pressa; / e così da la calca si difende.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 110, pag. 364.36: Tutto 'l tempo della nostra vita andiamo pettoreggiando, e percuotendo quà, e là, e pertuttociò non ci arrestiamo, e non pognamo i nostri piedi più avvisatamente.

[3] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 6, 1-12, pag. 92, col. 1.10: Non s'aresta, no s'aretene, mai: a chi favella, a chi porge la mano o alcuna cosa, e cussì procede tanto che se spaça da tutti.

[4] Tristano Veneto, XIV, cap. 427, pag. 389.25: Elo non se arestà cià sovra de lui, anci firì ad un altro de quelo corsso mediesimo qu'elo lo getà in terra molto felonosamente. Puo' fiere alo terzo et puo' alo quarto.

2.2 Tener fermo; ostacolare, impedire.

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 35.14, pag. 153: E quand'i' credev'esser apportato, / una corrente ch'è peggio che 'l Fare, / sì m'intravers'e pur son arrestato.

[2] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 190.4, pag. 270: Allor potestù ben vedere, o dea, / che morto da quel colpo saria stato, / se un albero non fosse, il qual avea / davanti a me, che 'l colpo ebbe arrestato.

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 12, pag. 25.10: Tu, che se' padre degli Dii e degli uomini, ritornali addietro almeno di qui, e togli la paura de' Romani, e arresta qui la sozza fuga.

[4] Tristano Veneto, XIV, cap. 446, pag. 407.2: Et quando elli ave vezudho como ello era prodomo de lança et de spada, elli non lli arestà plui, anci li lasà andar tuti chietamentre.

3 [Dir.] Sottoporre ad arresto giudiziario, trattenere in prigione.

[1] Doc. fior., 1311-13, pag. 120.20: Spese fatte nel piato ch'avemo col Vescovo di Zestri. Demmo, dì 24 d'ottobre anno trecento dodici, a due sergenti che stettono a casa quando fummo arestati accioe che ci lasciassono trarre di casa nostre cose, fior. 8 d'oro.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 63, vol. 2, pag. 118.2: E giunto a llui Sciarra e gli altri suoi nimici, con villane parole lo scherniro, e arrestarono lui e la sua famiglia, che co· llui erano rimasi...

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 31, pag. 598.19: Et a ciascun sia licito cotale persone, chi delinquissino in le predicte cose e trovate in esso delicto, prendere et arestare e fare prendere et arestare...

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II.8, pag. 144.26: Corsesi adunque a furore alle case del conte per arestarlo; ma non trovando lui, prima le rubar tutte e appresso infino a' fondamenti le mandar giuso.

3.1 [Dir.] Confiscare (anche temporaneamente) beni, proprietà, merci.

[1] Libro Gallerani di Parigi, 1306-1308 (sen.), pag. 172.12: Item die dare 1 s. 9 d. par. buoni martedi vintenove d'agosto tre C sette dati a Raulletto, sergente dell'off. di Parigi, per suo salaro d'una giornata quando andò sopra a Gianni Astivello detto per arrestare li suoi beni.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 400.13: Questi fece pigliare nell'anno 1307 per tutta la Cristianitade i frieri dell'ordine del Tempio per certi errori di fede ed altri peccati, e arestare loro possessioni e chiese.

[3] Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 57.33: dicinove deono dare adetto die che chostò la lettera di vendere i beni cho una ineza d'arestare i beni del priore, posto che mastro Giovanni Betti debia avere al quaderno E car. LXXXVI.

[4] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 171, par. 2, vol. 2, pag. 251.14: Ma glie contrafecente ciascuno e ciascuna persona possa e a luie sia licito sença alcuna altra licentia overo comandamento realmente e personalmente prendere e detenere e en la força deglie segnore podestà e capetanio e comuno de Peroscia menare en presentare, e aggia e avere degga e guadangne e guadagnare degga ciascuno cusì prendente e arestante e en la força del comuno menante, co' dicto è, la meità del grano, biado, bestie e altre cose le quale de le predicte cose e per le predicte cose prendesse e en comuno presentasse, co' dicto è...

[5] Stat. sen., 1343 (2), L. 4, pag. 174.6: Anco acciò che per ignorantia alcuni cittadini di Siena per cagione di alcune represaglie contra el Comune di Siena concedute overo le quali si concedessero per lo tempo a venire in persona overo in cose si arrestino, providdero et ordenaro e' savi predetti che e' signori consoli sieno tenuti et debbano di far fare una tavola, ne la quale facciano scrivare tutte le represaglie che durano contra el Comune...

[6] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), pag. 211.6: I sopradetti danari a tutt'e tre compangnie furono arrestati a Carpentrasse per lo coleggio de' cardinali, ond'è carta per mano di mastro... fatta dì... di... e quando i detti danari si paghassono si vuole prima ravere la detta carta e fare levare via il detto staggimento.

[u.r. 13.02.2018]