ARRETRO avv./prep.

0.1 areto, a reto, aretro, a retro, aretru, aretu, arieto, a rieto, arietro, a rietro, arreto, arretro, arretu, arrieto, a rrieto, arrietro, a rrietro.

0.2 Lat. ad retro (LEI s.v. ad retro).

0.3 Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Doc. montier., 1219; Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. prat., 1285-86; Doc. pist., 1296-97; Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.); Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.); Stat. pis., 1334; Doc. lucch., 1332-36.

In testi mediani e merid.: Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Stat. perug., 1342; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Stat. casert., XIV pm.; Lett. napol., 1356; Doc. orviet., 1339-68, [1368]; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm. (?), 1351; Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. arretro a 4; arretro di 4.1; arretro di punto 3.4; arretro in 4; avere arretro 3.3; in arretro 3.1; per arretro 3.2.

0.7 1 Lungo l'asse del movimento naturale di una persona, dalla parte delle spalle; in direzione contraria all'avanzamento; in una posizione abbandonata procedendo; indietro (nello spazio); nella parte precedente (di un testo scritto). 1.1 [Con valore temporale:] in un momento precedente, prima; in direzione opposta allo scorrere del tempo. Da qui arretro. 1.2 [Per indicare la direzione di un movimento figurato]. 2 Al contrario, a rovescio. 3 Locuz. e fras. 3.1 Locuz. avv. In arretro: in precedenza. 3.2 Locuz. avv. Per arretro: indietro nel tempo. 3.3 [Econ./comm.] Locuz. verb. Avere arretro: ottenere in restituzione (un credito). 3.4 Fras. Arretro di punto (detto di moneta): di peso inferiore a quello regolare. 4 Prep. In posizione precedente, dietro. 4.1 Locuz. prep. Arretro di: alle spalle di (qno).

0.8 Fabio Romanini 21.06.2000.

1 Lungo l'asse del movimento naturale di una persona, dalla parte delle spalle; in direzione contraria all'avanzamento; in una posizione abbandonata procedendo; indietro (nello spazio); nella parte precedente (di un testo scritto).

[1] Doc. pist., 1296-97, pag. 163.15: Dovemo dare p(er) Amideo di mes(er) Amideo chom'è scrito arietro che gl'achatamo p(er) lui, lb. xlv bon.: viene lo quinto lb. viiij.

[2] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 7, pag. 92.4: E quando la gente de Pompeio vidde Cesar venire, alquanto se restrensero e se cessaro arietro.

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.), cap. 431, pag. 440.1: Amico, dic' elli, i' ò molto bene inteso ciò che voi m'avete detto da parte de la reina. Voi tornarete arietro e sì me la salutarete mille fiate da mia parte e poi le rendete cento milia merciè di ciò ch' ella mi manda.

[4] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 544.6: Ma ultimo, essendo al suo cavallo cavato l'ochio ricto d'una punta de spada, per lo gran dolore el dicto cavallo arietro arenversato cadde...

[5] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 8, pag. 49.23: Factu zo, unu monachu de sanctu Benedictu, ky se clamava Mauru, sì lu mandau a dirj a sanctu Benedictu, lu qualj era luntanu ià de kyllu locu per dece migla; et mandau dicendu Mauru a sanctu Benedictu: 'Torna arretu, ca lu previti ky te pirsecutava è mortu'.

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 3, vol. 1, pag. 164.25: Lu quali, cun chò sia cosa que li Sampniti li quali erannu tutti soy clientuli l'avissiru apresentati X pondi di munita di rami et V d'argentu et altretanti servi, issu rimandau aretu ogni cosa.

[7] Stat. casert., XIV pm., pag. 62.18: Da poy chi lu frate o (con)soro è trapassato da ch(e)sta vita siali facto hunore como a ffrate: p(ri)mo vadano duy mastri, o viro frate, vestute cula vesta ad vistirele la vesta, puy li sia portato lo tappito (et) la petra arreto (et) li altri frate[l]li vadano colle veste vestute (et) porteno lu crucifisso cola cera.

[8] Lett. napol., 1356, 4, pag. 128.26: Et saczate p(er) certo cha se fossemo in Pulla (et) trovassemo che voy fuissete p(ar)tute, nuy om(n)iname(n)te ne tornàramo arreto.

[9] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 13, pag. 59.5: Et lu quartu iornu, li Sarrachini movendu l'osti cum propositu di non ritornari aretru, si misiru in killu monti.

[10] Doc. orviet., 1339-68, [1368], pag. 152.9: Pietro da Ma(n)ciano abe della massarizie di Neruçço di s(e)r Va(n)ni da Ca(n)po(r)seldule, il quale lassò all'op(er)a queste te(r)re e case e vigne scritte a rieto, queste massarizie scritte di sotto, al te(n)po che ffu ca(m)mo(r)lengho Lore(n)zo di Pepo...

1.1 [Con valore temporale:] in un momento precedente, prima; in direzione opposta allo scorrere del tempo. Da qui arretro.

[1] Doc. montier., 1219, pag. 42.34: A l'onore di Dio (e) del'eclesia S(an)c(t)e Marie di Vulterra (e) del vescovo Pagano, (e) salve le sue rasgioni (e) le buone usate secundo ke l'ebe lo vescovo Ugo (e) <da llui arietro> l'altri vescovi ke fuero dina(n)zi da llui antica mente.

[2] Doc. pist., 1297-1303, pag. 176.1: Salda rascione mess(er) lo singnore co(n) Iova(n)ni soccio da Pacciana del'ova, di capponi, de' pollastri e del maestratico, d'una trave e del palme(n)to, a die xxij di nove(m)bre. Sono i(n)sieme pagati da hogi arieto.

[3] Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.), pag. 73.2: Perciò dicho io, bella mia dolce amicha, che per paura de la morte del cec[in]o quando elli canta pió [vol]o[n]tieri, e però lassai io lo cantare da quie arieto abbo fatto...

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 361.30: Inde appresso Enea levò alte due veste raccamate con purpura, le quali Dido di Sidonia, lieta delle fadighe, a lui aveva fatte per tempo arieto colle sue proprie mani, e avevale tessute figurate con oro.

[5] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 48, par. 26, vol. 1, pag. 182.16: E che ciascuno possa scontare e scontatione fare se possa de le suoie propie e de ciascuno seco enn una e medesema famelgla conmorante poliçe de le prestançe overo d'altre cose, le quagle da qui arieto se podeano scontare en tucto per pecunia noverata...

[6] Stat. sen., 1308-67, cap. 1, pag. 165.19: Anco sieno tenuti i rectori che saranno per gli tempi, di scrívare o fare scrívare nel libro dell'Arte tutti quegli che al loro tempo saranno divetati; e che infra XV dì dell'entramento dell'ufficio de' rectori che entraranno, debbano e' rettori fare manifesti per l'Arte di tutti e' devietati da lor arietro.

[7] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 26, pag. 228.5: E non senza periculo de la soa persone Achilles nde passao in tutto imponito de questo male, ché per la soa grande angussa et ira con che se mosse ad occidere lo re Menon, e per li fuorti cuolpi et arrayusi chi le dava tutte quelle ferute, che per alcuni iuorni arreto lo re Menon avea facte ad Achilles, si le se roppero...

1.2 [Per indicare la direzione di un movimento figurato].

[1] Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano), 98, pag. 41: Santo Dio nostro Signore, / reton' a reto lo Too forore, / e no guardari a noi piccadori.

[2] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 6.46, pag. 59: Volere agio e speranza d'avanzare / lo meo cominciamento / per tal convento ch'eo voi sia in piacere. / E ben volesse a reto ritornare, / contra lo meo talento, / né valimento n'agio né podere.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 2, pag. 35.6: V. 1. O voi, che siete ec.. O voi uomini, o voi scolari ch'avete povero intelletto, e siete seguitati dietro al mio gra[n]de [legno], il quale poetizzando valica il profondo e largo mare dell'Universo [[...]], tornatevi a rietro alle vostre povere scienzie...

[4] Stat. pis., 1334, cap. 26, pag. 1039.2: E che tucti li comandamenti, qualunque sia, sotto nome di giuramento, li consuli de la mia arte, o vero la magiore parte di loro, o vero alcuno di loro, mi farà o vero comanderà per loro carte, o vero lettere, o vero messo, per bene et utilità del Comune di Pisa, e del populo, e del suo distrecto, e de la dicta arte; faroe, et observeroe, et compierò; et contra quello non verrò, [nè] farò che a me non siano studiose, et me non traggerò arrieto nè non cesserò...

[5] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 20.10, pag. 565: Sì che la fama, che donzella onora, / non torne arrietro per vostro defetto, / ma vegna sì montando d'ora in ora, / com' se convèn, guardando al vostro aspetto, / nel quale ogne vertù propria se vede...

2 Al contrario, a rovescio.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 23.9: Poi v'è tre isole, là ove nascono le calcatrici, le quali sono lunghe venti piedi, e mangiano a retro, cioè menano le mascelle di sopra, e quelle di sotto tengono ferme.

3 Locuz. e fras.

3.1 Locuz. avv. In arretro: in precedenza.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 63.7: «È da guidardonare Julio Cesare ch'à conquistata Francia, o no?». Et tutte queste cause iudiciali si considerano sopra 'l tempo preterito, perciò che di ciò che ll'uomo à fatto in arrietro è guidardonato o punito.

[2] Doc. pis., 1373-74, 6 [1374], pag. 258.2: E de' avere, a dì soprascritto, f. dicenove d'oro, li quali ò posto abia avuto inn arieto, a fogli 118 f. 19 d'oro.

3.2 Locuz. avv. Per arretro: indietro nel tempo.

[1] Gesta Florentin. (ed. Hartwig), XIV pm. (fior.), pag. 292.12: Nel MCCC conciosiacosaché ssi dicesse che per arrieto in ogni centesimo anno della natività di Christo lo papa che era in quello tempo, cioè Bonifatio papa in questo anno, a riverentia della natività di Christo fece grande indulgentia...

3.3 [Econ./comm.] Locuz. verb. Avere arretro: ottenere in restituzione (un credito).

[1] Doc. lucch., 1332-36, pag. 131, col. 1.2: Princivalli Manni propio de avere per die xxxj dicenbre di iij.c.xxxiij, che dovea avere areto in k. xiij, lb. sei miglia quatrocento quaranta quatro s. diciotto dr. iij, lb. vj.M.iiij.c.xliiij s. xviij dr. iij.

3.4 Fras. Arretro di punto (detto di moneta): di peso inferiore a quello regolare.

[1] Stat. palerm. (?), 1351, pag. 76.13: Item ki omgni bankeri ki aia accatatu li carlini arretudi puntu li diia taglari incuntinenti et non li diia tiniri sani in bancu, supta pena di perdiri la munita et pagari la pena.

4 Prep. In posizione precedente a, dietro di.

[1] Doc. prat., 1296-1305, pag. 293.7: Ite(m) diedi a Bandino Gieri, dì XV d'abrile, lb. V, li quali ci avea prestati, scritti arietro IIJ folli.

- Locuz. prep. Arretro a.

[2] Doc. pist., 1300-1, pag. 214.13: <Diedi a Piero Iachopi in sua mano, disse che nde co(n)peroe vecte, dì xv di março, v fiorini d'oro: s(cricti) arieto all'altro follio.>

- Locuz. prep. Arretro in.

[3] Doc. prat., 1285-86, pag. 115.21: Anche ci de dare d' una ragione di Bettino f. Alberti arietro ne' CXXXJ folli, fata co· lui dì IIJ di magio ne LXXXVJ, ll. IIJ s. V.

4.1 Locuz. prep. Arretro di: alle spalle di (qno).

[1] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 3, pag. 54.12: Appressu lassammu arretu di nui li scogli di l'isula d'Itacha e lu regnu di Ulixes et li munti Leucati, undi finalimenti pervinnimu in killa terra, la quali nui spiravamu.

[u.r. 13.02.2018]