0.1 areparati; f: arriparo.
0.2 Da riparare.
0.3 Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.> ven.): 1.
0.4 Att. unica nel corpus.
0.7 1 Dare o cercare riparo, sicurezza (anche fig.).
0.8 Fabio Romanini 19.05.2000.
1 Dare o cercare riparo, sicurezza (anche fig.).
[1] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 45, pag. 284.22: Me per quelo chi se dixe che la mente del savio se dispensa per tre [cose], coè per lo tempo passato, per lo presente e per quelo chi di' vignire, òe raxom e caxom d'eser levato tra vue, recordandome de vostro senno lo quale vu' sempre avite usato et operato tra y vostri amixi, e vostro savio conseio, li qua' ç' à areparati e defesi per lo tempo pasato.
[2] F A. Pucci, Maestro mio, tu mi tien poco caro, XIV (tosc.), 8: ond'io pur male volentier m'arrischio, / davanti a' suo begli occhi m'arriparo. || Sapegno, Poeti minori del Trecento, p. 374.
[u.r. 11.07.2008]