ARROSSICARE v.

0.1 arrossicano, arrossicato, arrussicari.

0.2 Da lat. *russicare, sul modello di albicare (DEI s.v. arrussicare).

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.).

In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Assumere un colore rosso, tingersi di rosso. 1.1 Diventare rosso in viso (per vergogna). 2 Diventare rosso, incandescente (detto di un materiale).

0.8 Fabio Romanini 19.05.2000.

1 Assumere un colore rosso, tingersi di rosso.

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 41, pag. 430.16: Però ch'elli [[i Sanniti]] avevano dinanzi agli occhi l'apparecchiamento del secreto sacrificio, e li sacerdoti armati, e la mescolata uccisione delle bestie e degli uomini, e l'altare arrossicato del licito sangue e non licito, e le spaventevoli maledizioni, e 'l folle sacramento che li distrignea. || Liv., X, 41, 3: «respersae fando nefandoque sanguine arae».

1.1 Diventare rosso in viso (per vergogna).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 4, cap. 1, pag. 110.26: E vergogna non è altro, se non una paura d'avere disinore, o di perdere l'onore, unde ei giovani uomini vergognandosi si s'arrossicano.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 4, cap. 1, pag. 110.34: E perciò che vergogna non è, se non temere d'avere disnore, ei garzoni sono vergognosi ed arrossicano sì volentieri.

[3] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 95r, pag. 26.13: Erubeo es... pre confusione et verecundia rubere, arrussicari.

2 Diventare rosso, incandescente (detto di un materiale).

[1] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di lu infustitu..., cap. 12, pag. 584.24: A la quali infirmitati si nchi ayuta cun kista cura, la quali aiu pruvatu. In primamenti mitti lu cavallu in locu caldu, e poi agi alcuni petri vivi e fali beni arrussicari a lu focu, e mitili sutta a lu cavallu in terra...

[u.r. 13.02.2018]