ARROSTO agg./avv./s.m.

0.1 arosta, arosti, arosto, arrosti, arrosto, arrusta.

0.2 Da arrostire.

0.3 Regimen Sanitatis, XIII (napol.): 1.

0.4 In testi tosc.: Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.); Gloss. lat.-aret., XIV m.;Stat. lucch., 1362.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.).

0.7 1 Cotto direttamente sul fuoco o in forno. 1.1 Avv. [Per indicare la modalità di cottura (direttamente sul fuoco o in forno)]. 2 Sost. Pietanza di carne arrostita.

0.8 Roberta Manetti 10.01.2000.

1 Cotto direttamente sul fuoco o in forno.

[1] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 267, pag. 571: De carne de çabrelli començo sta fiata, / per ço che sopra l'altre è carne temperata, / de la quale arrecordote, arrusta o dellessata, / tu non mangiare digila se non è refredata...

[2] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 18.3, pag. 377: Ogni mercoredì corredo grande / di lepri, starne, fagian e paoni, / e cotte manze ed arrosti capponi / e quante son delicate vivande...

1.1 Avv. [Per indicare la modalità di cottura (direttamente sul fuoco o in forno)].

[1] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 8.6, pag. 412: Di luglio in Siena, in su la Saliciata, / con le piene inguistare de' trebbiani; / nelle cantine li ghiacci vaiani, / e man e sera mangiare in brigata / di quella gelatina ismisurata, / istarne arrosto e giovani fagiani, / lessi capponi, capretti sovrani...

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 147.13: E intendete che anitra che non à posto sì è più tenperata in sua natura, e ingienera migliore sangue; e valle del tutto pegio quella ch'àe posto, e non è sì buona a usare, ma è tutta fiata migliore che lla salvaticha. E lla diritta medicina per sua malizia amendare sì è arosto a pever nero.

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 29, 121-132, pag. 701, col. 2.15: Questo fo messer Nicholò Saglimbeni da Sena, lo qual fo largo e spenderezo e fo 'l primo che trovò meter in fasani e in perdixe arosto garofani.

[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 56.6: E amendue lacerarono i membri ancora vivi, e che riteneano ancora alcuna cosa di vita: una parte ne misero a lessare nel paiuolo; e parte ne fecero arrosto negli schedoni...

2 Sost. Pietanza di carne arrostita.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 9, pag. 42.17: ma [[il demonio]] venne con diletti di gola, e ancora non gli recò i grandi cibi e i grandi beveraggi, non gli recò vernaccia né capponi né arrosti, ch'egli sapea che non gli avrebbe presi, ma recogli quello ch'è mistieri a ogni santo insino ch'egli ci vive in questa vita: ciò fu pane.

[2] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 11.11, pag. 416: E poscia vi levate la mattina, / e lavatevi 'l viso con le mani; / l'arrosto e 'l vino è buona medicina.

[3] Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.), 11.13, pag. 432: Prendere 'l mi' consegl' non siate vani: / arosto vi darò mésto con strina, / che 'l sentiranno i p[i]edi con le mani.

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 78, vol. 2, pag. 152.23: sì furono al padiglione del re, trovando gli arosti e la vivanda della cena de' Franceschi a fuoco, e quelle tutte rubaro e mangiarono...

[5] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 298.11: hoc assatum, ti, l'arosto.

[6] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 44, col. 2.30: Al cancro degli occhi e glie apostema nella tonica cronea vel cornea e dolore pungitivo, e massimamente con dolore di capo e con fastidio; et la sua cura sì è che ssi guardi da ongni cosa acuta come è agliata e pepe peperata, frittume, arrosti e simili cose...

[7] Stat. lucch., 1362, cap. 19, pag. 96.27: e nullo altro arrosto possa dare, excepto tordi, de' quali possa dare du' tanto per tallieri, oltra le soprascritte cose per la dicta seconda vianda.

[u.r. 10.09.2008]