ARROTARE v.

0.1 arotar, arotare, arotata, arotati, aroteva, arrotare, arrotata, arrotate, arrotati, arrotato, arrotavano, arruota, arruotano, arruotino, aruotan.

0.2 Da ruota.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1298.

In testi sett.: Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.).

0.7 1 Affilare (con la mola). 2 Pron. Rotolarsi. 3 [Detto di fiume che straripa:] erodere, corrodere, rompere (gli argini).

0.8 Roberta Manetti 06.01.2000.

1 Affilare (con la mola).

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 31, pag. 480.5: Ma questo disnore usò a virtude, secondochè fa il coltello alla pietra, a che s'arruota, che gittata la ruggine della nobilità di re, la sottigliezza dell'animo isgombrò.

[2] Stat. sen., 1298, dist. 3. Rubricario, pag. 134.13: Et che ogne tondatore debbia fare arrotare forfici una volta ell'anno.

[3] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 73.8, pag. 191: Se non gli secca 'l cuor e la curata, / mostrandosi di lui cotanto cruda, / ch'e' mi sia dato d'una spada gnuda, / che pur allotta allotta sia arrotata.

[4] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), Son. 333.6, pag. 210: Duy cavalier son çunti a la batagla, / pari d'ensegna, en meço la campagna, / e vengono a ferir tra la conpagna / dove 'l sospir si trova, quanto vagla. / La spada de l'un, ço che çunçe, tagla, / per ch'ella fu arotata en Alamagna, / e l'altro dusse uno stoccho di Romagna, / che destramente tutte l'arme smagla.

[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 12, pag. 664.3: Arruotino li ferri, tèmperino li tossichi, piglino li lacci, guatino l'ampie altezze...

[6] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [son.] 139.8: Io credo ben che Socrate o Platone, / con altri antichi qual per ora i' taccio, / fosser color che pria rupper el ghiaccio / e dieder forma al quadro del matone; / non sta però che moderne persone, / anime peregrine fu[o]r d'impaccio, / in cui natura fa de' suo ben' spaccio, / non possan arotar l'acuto sprone.

2 Pron. Rotolarsi. || (Marchiori).

[1] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De fugire le cative compignie, vol. 1, pag. 199.9: Unda se trova che Aymon, figio de David, quando ello tegné soa sor, che ello s'aroteva ta(n)to cu(m) ella che lo diavo lo fe' cayre in fornicaciom.

3 [Detto di fiume che straripa:] erodere, corrodere, rompere (gli argini).

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 57.2: Non è così orribile il tempestoso fiume quando, essendo arrotate le schiatte, esce e vence ogni cosa opposta, entra nel gorgone, percuote furiando per li campi, sempre crescendo, e per tutti li campi trae li armenti co le case... || Cfr. Aen., II, 496-97: «Non sic, aggeribus ruptis cum spumeus amnis / exiit oppositasque evicit gurgite moles».

[u.r. 27.05.2015]