ARROVESCIARE v.

0.1 arovesciato, arovesscia, arriversciato, arrivesciata, arrivesciato, arrovescia, arrovesciate, arrovesciati, arrovesciato, arrovesciò, arrovesciommi, arrovesciorono; f: arrovesciargli.

0.2 Da rovesciare.

0.3 Simintendi, a. 1333 (prat.): 1.

0.4 In testi tosc.: Simintendi, a. 1333 (prat.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.); Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Volgere al contrario, rivoltare (anche pron.). 1.1 Pron. Cadere supino, accasciarsi. 2 [Agr.] Interrare le piante allo stato fresco nel terreno in cui sono cresciute per concimarlo, sovesciare.

0.8 Roberto Leporatti 04.09.2001.

1 Volgere al contrario, rivoltare (anche pron.).

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), Suppl. L. 4, vol. 4, pag. 4.10: Ermofrodito sta fermo, e nega alla ninfa le sperate allegrezze. Quella lo tiene fermo; e arrivesciata con tutto il corpo, così com'ella gli s'accostava, disse: o crudele, avvegna che tu combatti, tu pur non mi fuggerai...

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 30, pag. 762.9: e finge che costui era così diventato enfiato, per ch'era idropico, e faceali la idropesi tenere le labbra aperte, come fa l'etico che arrovescia l'uno labbro in su, l' altro in giù per la sete.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 220, pag. 573.1: Come il Gonnella si sente tirare, subito si trae della scarsella una gran sanna di porco, e mettesela alla bocca, e ciò fatto, s'arrovescia le ciglia degli occhi che pareano di fuoco...

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 83, pag. 183.9: Tommaso, queste scarpette sono state arrovesciate; - e mostrògli i becchetti, ch'erano dentro.

1.1 Pron. Cadere supino, accasciarsi.

[1] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 49, pag. 37.15: La golpe s'invaluppa nella terra rossa, e poi s'arovesscia in terra colla lingua fuori della bocca come fusse morta e sanguinosa.

2 [Agr.] Interrare le piante allo stato fresco nel terreno in cui sono cresciute per concimarlo, sovesciare.

[1] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 3, cap. 14: I Lupini ovvero per terra ovvero per vigna ingrassare ovvero per seme ricorre, si seminano: i quali per la prima cagione ne' campi ovvero in vigne si spargono nel mese d'Agosto, o colte l'uve, o cuopronsi con le marre ovvero con aratro. E poi del mese d'Aprile o di Maggio, o quando a conveniente grandezza saranno venuti, sono da arrovesciargli sotterra... || Sorio, Tratt. Agr., vol. 1, p. 270.

[u.r. 10.09.2008]