ARSIONE s.f.

0.1 arsion, arsione, arsioni, arxum,arzioni.

0.2 Lat. arsio, arsionem (LEI s.v. arsio).

0.3 Stat. sen., 1280-97: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1280-97; Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Doc. lucch., 1336.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

0.7 1 Incendio, resti di un incendio o danni da esso provocati; combustione. 1.1 Fig. 1.2 Fig. Fortissima inclinazione ad abbandonarsi alle passioni o alla lussuria. 1.3 Intensità, violenza di sentimenti e inclinazioni. 2 Ustione superficiale determinata dal contatto con il fuoco o con oggetti roventi. 3 [Med.] Forte calore interno o bruciore o aridità (dovuto a febbre).

0.8 Roberta Manetti 09.09.1999.

1 Incendio, resti di un incendio o danni da esso provocati; combustione.

[1] Stat. sen., 1280-97, par. 29, pag. 10.16: Item, ordiniamo che el rectore e 'l camarlengo sieno tenuti di fare emendare tutt'i guasti e tutte le arsioni a detto di tre massari del detto Comune, e' quali si debbiano chiamare dal Comune e da colui ch'avesse ricevuto el guasto o vero arsione.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 31, pag. 205.31: Et quello ardore passoe via. Sì che si legge ch'elli era sì forte quella temptatione, che quello rimito sostenne, ch'elli sostenne l'arsione d'alcune delle dita innanti che la temptatione si cessasse.

[3] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.20, pag. 170.23: Uno cavaliere della somiglianza di Catellina romano, ma più crudele di lui, gentile di sangue, bello del corpo, piacevole parlatore, addorno di belli costumi, sottile d'ingegno, con l'animo sempre intento a malfare, col quale molti masnadieri si raunavano e gran sèguito avea, molte arsioni e molte ruberie fece fare...

[4] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 84, pag. 39.13: Anco statuto e ordinato si è, che a qualunque persona sirà arsa casa, cappanna habitata, meta, cappuccia overo acoltaia di biado studiosamente, che a colui a cui sirà arsa, sia mendato dell'avere e de la pecunia del Comune de Chiarentana [[...]]. E s'el malfactore se trovarà o spiarassi c'abbia facte le dicte cose, se la predicta arsione averà facta di dìne appensatamente, sia punito e condempnato per ongne volta in XXV lb. de denari cortonesi, e di nocti nel doppio, e mendi el dampno...

[5] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 14, pag. 241.17: Ora mi rispondi: pensi tu non ardere d'incendio di biasimo? quando tua misera vita sarà cagione di molestamenti, di ruberie e arsioni, e altre simili cose sopra la nostra Isola si spanderanno».

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 73.12: Come Giove cercò il cielo che non fosse guasto per l'arsione, e ristituio alle terre quello ch'elle avieno perduto.

[7] Doc. lucch., 1336, 1, pag. 305.30: Et però vi scriviamo che vi piaccia d'essere coi nostri Signori, e informarli dei grandi danni et arsioni ch'e' nostri cittadini et contadini ànno ricevuti per le cavalcate de' nemici facte di Septembre et di Novembre...

1.1 Fig.

[1] F Canz. an. Part'io mi chavalcava, XIII (tosc.), 54: Oi vechia trenta chuoia, / non mi· stare in tenzone, / se · vuoli ch'io muoia / o perda le persone, / ché lo core mi· sollaza / membrando quella cosa, / che le donne sollaza, / per ch'amore ne· riposa, / ed io ne· sto 'n arsione! || CLPIO, V 266.54.

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 21, pag. 170.7: Unde lo luxurioso arde, l'avaro arde di pecunia tanto la desidera, lo superbo desidera di vendicarsi. Unde questi mondani ànno grandi arsioni in dell'anima et in della mente, et tutto dì ardeno per invidia et per lor malitie...

1.2 Fig. Fortissima inclinazione ad abbandonarsi alle passioni o alla lussuria.

[1] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 104, pag. 571.9: Avendo ditto l'autor esempli a mostrar l'arsion e fiero inamorar de le femine, ritorna a la sua matera e dice.

1.3 Intensità, violenza di sentimenti e inclinazioni.

[1] Contemptu mundi (III), XIV sm. (tosc.), L. 3, cap. 2, pag. 197.22: L'uomo è stato conceputo di sangue corrotto per arsione di libidine, al corpo morto del quale niente di meno e' vermini staranno presenti come cosa mortifera.

2 Ustione superficiale determinata dal contatto con il fuoco o con oggetti roventi.

[1] F Libro della cura delle malattie, XIV pi.di. (fior.), cap. 9 rubr.: D'arsione fatta di buccia per fuoco, o acqua bollita. || Manuzzi, Cura malattie, p. 8.

[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 3, pag. 107.25: E imperò ch'eglino erano perfidi paterini, il ferro ardente arse loro tutte le mani [[...]]. Chiamato adunque il prete, il giovane si cominciò a confessare, e come cominciò a dire i peccati, e l'arsione cominciò a scemare...

3 [Med.] Forte calore interno o bruciore o aridità (dovuto a febbre).

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 52.23, pag. 304: Ma chi guari o tropo l'usa, / soa mente n'è confusa: / ch'el'aduxe tron e vento / con un gran comovimento, / de cor bruxor e gram arxum, / chi rende monto gram aflicion...

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 37, pag. 89.20: S'egli era di diversa natura, ciascuno il pensi, che per accesa continua e mortal febbre, sfidato da' medici, veggendolo molto ardere, vollono fare notomia di sì fatta natura, addomandandola elli: il feciono mettere nudo in una bigoncia d'acqua fredda, come esce del pozzo, e preso costui così ardente e nudo, ve l'attufforono dentro, il quale cominciando a tremare e schiacciare li denti, stato un pezzo, lo rimisono nel letto, e subito cominciò a migliorare, e spegnersi l'arsione in forma che guerìo.

[u.r. 19.02.2018]