ARTIFICIARE v.

0.1 arteficiato, artificiante, artificiare, artificiata, artificiate, artificiati, artificiato, artificiò, artifiziato.

0.2 Da artificio.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 2.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Dante, Convivio, 1304-7; Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.).

0.7 1 Costruire, produrre. 2 Lavorare, trasformare.

0.8 Pär Larson 08.03.2002.

1 Costruire, produrre.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 324.7: La prigione era una torre fondata in mare. Non trovando Dedalo altro scampo, ali artificiò di penne, a sè e al figliuolo [le] impose; amaestrolo di volare...

[2] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 12, pag. 58.4: vedendo el re che questo Minotauro era così ferocie, fecie fare al maiestro Dedalo una pregione, la quale none avea alchuno serramento, e artificiata e facta per tanta sottiglieçça, che chi v'entrava dentro non ne sapeva uscire, e questo era chiamato el Laberintho.

[3] Lett. fior., 1375 (7), pag. 36.13: l'altra fu di lucci grandissimi dorati, colla bocca aperta, che gittavano fiamma di fuoco per bocca artificiato: questi stettono poco in tavola, chè furono levati, perchè dettono più tosto sturbo che altro.

[4] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 29.66, pag. 66: e secondo ch'a l'orecchie miei venga, / la mia loquela arrenga / che quel sonar si fu di cosa ornata, / per mano artificiata, / ciò fu il salterion di corda e legna; / pensate che dé far la voce pregna!

2 Lavorare, trasformare.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 1, cap. 1, pag. 50.2: E anco la divina influssione no 'nde dà empedimento a lo 'ntelletto, perché noi sapemo artificiare auro e argento, e desegnare e méttare colori, che noi non asegnamo al domandatore le rascioni e le cascioni perché questo mondo fo, e perch'elli fo così...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 5, pag. 21.15: Onde vedemo nelle scritture antiche delle comedie e tragedie latine, che non si possono transmutare, quello medesimo che oggi avemo; che non aviene del volgare, lo quale a piacimento artificiato si transmuta.

[3] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 261-70, pag. 82.17: li suoi costumi, tutti dalli loro spartiti, la mosterrebbero; e similmente la sua bellezza, la quale non artificiata, non dipinta né colorata fu, ed è tanta, che fa nel beato regno lieti gli angeli, riguardandola, e a' beati spiriti, se dir si può, aggiugne gloria e maraviglioso diletto.

[u.r. 10.09.2008]