0.1 artificiosa, artificiose, artificiosi, artificioso, artificiusi.
0.2 Lat. artificiosus (LEI s.v. artificiosus).
0.3 Pamphilus volg., c. 1250 (venez.): 3.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).
In testi sett.: Pamphilus volg., c. 1250 (venez.).
In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).
0.7 1 Ottenuto o prodotto con particolari accorgimenti. 2 Ricercato, elegante; composto con arte. 3 [Rif. a una persona:] abile, competente, ingegnoso. 3.1 [Rif. a un sostantivo astratto]. 4 Subdolo.
0.8 Pär Larson 04.03.2002.
1 Ottenuto o prodotto con particolari accorgimenti.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 39.21: Una ragione è delle cittadi la quale richiede et è di molte cose e di grandi, intra lle quali è una grande et ampia parte l'artificiosaeloquenzia, la quale è appellata Rettorica. || Cfr. Cic. De invent., I, V, 6: «magna et ampla pars est artificiosa eloquentia quam rhetoricam vocant».
[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 8, pag. 99.12: la taula rasa non dea èssare desegnata de figura né de cosa che non abia alcuna similitudine; anti dea èssare desegnata de più nobele figura, e de più perfetta e de più artificiosa, che faccia meravelliare altrui.
[3] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), Lib. XII, pag. 141: e quando ellino pervennero all'antiporto della spaziosa sala, ellino si maravigliarono delli edifici di quello palagio fornito d'intorno di così mirabile lavorio artificioso.
[4] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 3, L. 2, pag. 36, col. 22.9: Molti e diversi e pericolosi inganni si ricevono ne' sentimenti: e quali sono in quattro differentie dati. Il primo si è deceptione diabolica. Secondo artificiosa transformatione. Tertio naturale passione.
[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, introduzione, pag. 180.17: Nel mezzo del qual prato era una fonte di marmo bianchissimo e con maravigliosi intagli: iv'entro, non so se da natural vena o da artificiosa, per una figura, la quale sopra una colonna che nel mezzo di quella diritta era, gittava tanta acqua e sì alta verso il cielo...
[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 1, pag. 49.20: Ovidio lo solmonese poeta, ancora inde lo libro suo XIV de Metamorphoseos, parlando fabulosamente sì dice che per artificiosa virtute e cura medicinale de Medea, la quale fo figlyola de lo re Oetis, Eson de vechyo, sì commo era, fosse adeventato iuvene de uno anno.
2 Ricercato, elegante; composto con arte.
[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 7, pag. 57, col. 22.17: Ma per più brevemente passare non voglio molte auctoritadi allegare né artificiosi argumenti multiplicare.
[2] x Ottimo, (sec. red., ed. Scarab.), a. 1340 (fior.), pag. 96: E però che nel fabbricare ciascuno artificio molte volte si convengono usare più strumenti, useremo in quest'opera li officii di quelli misterii, colli quali nella letterale scienzia si vuole lo intelletto de li studianti al conoscimento de l'artifiziosa letteratura drizzare e informare, li quali sono questi.
[3] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 102, pag. 402.18: E queste parole artificiose e sì composte, veníano proprie da messer Calvano; e furono per lui ordinate e fatte e dette, imperò ch'egli molto odiava messer Lancialotto, e Lancialotto lui...
[4] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 58.9: acciò che queste parole paressero avere più d'efficacia, vollero che fossero sotto legge di certi numeri composte, per li quali alcuna dolcezza si sentisse, e cacciassesi il rincrescimento e la noia. E certo, questo non in volgar forma o usitata, ma con artificiosa e esquisita e nuova convenne che si facesse. La quale forma li Greci appellano poetes...
[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (ii), par. 14, pag. 163.5: E, secondo che io possa comprendere, la sua intenzione è di mostrare come in inferno, oltre al fiume d'Acheronte, si discenda: e questo mostra convenirsi fare passando il fiume, il quale in due maniere trapassarsi qui, sotto assai artificiosa fizione, discrive.
[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 180 rubr., pag. 447.11: Messer Giovanni de' Medici balestra con una artificiosa parola Attaviano degli Ubaldini, il quale con quello strale la rende a lui.
3 [Rif. a una persona:] abile, competente, ingegnoso.
[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [La Vecchia], pag. 63.23: Qé li boni animi sì guarda e tenpra le soi male volontadhe sovençe fiade, e questa causa sì fase l'omo sovençe fiade maestro et artificioso.
[2] Fisiognomia, c. 1320 (tosc.), cap. 1, pag. 23.21: Quelli che hanno li capelli piani, sono paurosi e lenti: e quegli che gli hanno crespi sono arditi ed artificiosi: e chi ha assai peli nel corpo sì è lussurioso e sta volontieri con femine...
[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 230.18: A Enea assente comanda che sia aducto il carro e due cavalli iugali del seme celeste, spiranti per le nare il fuoco, della schiatta di quelli i quali la saggia ed artificiosa Circe, poi che li ebbe furati al padre Ereo, cavalli di padre nobile e di madre ignobile.
[4] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 1, par. 11, pag. 29.13: L'audacia crebbe, e alquanto mancò la feminile tiepidezza, me follemente alcuna cosa più cara reputando che prima. E oltre a tutto questo, gli occhi miei, infino a quel dì stati semplici nel guardare, mutarono modo, e mirabilmente artificiosi divennero al loro oficio.
[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (i), par. 9, pag. 282.17: Androgeo, giovane di mirabile stificanza: il quale, ne' giuochi palestrici, essendo artificioso molto e di corporal forza oltre ad ogni altro valoroso, per ciò che ogni uomo vinceva, fu per invidia dagli Ateniesi e da' Megaresi ucciso.
[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 22, pag. 200.19: E cossì per quilli miati et per queste composiciune lo cuorpo de Hector se manteneva senza corructione, e de muorto parea quase vivo inde la essentia soa. Ancora quisti maystri artificiusi e descrieti fecero IV lampe de auro composte, le quale continevano in sé lumme che no se potea astutare per nullo muodo.
3.1 [Rif. a un sostantivo astratto].
[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Medea, prol., pag. 110.3: Da poi che Giansone, figliuolo di Enson, ebbe conquistato il vello dell'oro per l'artificioso ingegno della magica Medea, figliuola del Re Oeta dell'isola delli Colchi, siccome si legge nel libro di Trojano, celatamente si partì...
[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 7, pag. 85, col. 18.6: Et però comincia con ardentissimo fervore innamoratamente a parlare, manifestando al mondo la inconsiderabile viltade dell'humana natura e la profonda artificiosa investigabile infinita potentia del suo creatore...
[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 3, L. 3, pag. 37, col. 22.3: E peccati che fanno e sentimenti partire più leggiermente e più spesso si commettono in mente che in corpo: però che alle creature di Dio sperte si danno artificiosi e sottili demonia per farle pericolosamente cadere.
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 10, pag. 576.17: disse la donna a Salabaetto: «Quando a te fosse a grado, a me sarebbe grandissima grazia che questa sera te ne venissi a cenare e a albergo meco.» Salabaetto, il qual già e dalla bellezza e dalla artificiosa piacevolezza di costei era preso, credendosi fermamente da lei essere come il cuore del corpo amato...
[u.r. 19.02.2018]