ARTIGLIO s.m.

0.1 ardilglie, artigli, artiglia, artiglio, artilglie, artilglio, artilgy.

0.2 Lat. articulus (LEI s.v. articulus, 3, 1485.29).

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.).

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Poes. an. perug., c. 1350.

0.7 1 Unghia uncinata che copre l'ultima falange delle dita di animali predatori. 1.1 [In contesti fig., simbolo di rapacità avida e spietata]. 1.2 [In contesti fig., simbolo di forza e di resistenza caparbie]. 1.3 [In contesti fig., simbolo di ciò che produce dolore].

0.8 Fabio Romanini 20.09.2000.

1 Unghia uncinata che copre l'ultima falange delle dita di animali predatori.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 240, pag. 268.23: Cum l'altra man porga un'asta cum fuogo di cappo; e per gli artigli si abbia le granfe de astore.

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 10, pag. 99.22: Il suo collo sia lungo e serpentino, il petto grosso e ritondo come colombo, e che le due penne dell'ale, le quali le più genti chiamano ispade, sieno serrate con l'ale, sì ch'elle non paiano di fuori, e l'ale brevi, e ben tenenti, e gli artigli grossi di nerbora, e non di carne, e l'unghie grosse e ben forti.

[3] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 512.22: Quivi sono ceraste paurose, quali a vedere la loro laida factione descrivare non se porria. Li loro capelgli tucti sono serpente, li loro mano sono ardilglie sì pungente, come toccano squarsciano.

[4] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 5, pag. 7.8: ed ecco, come li Troiani mangiavano, della montagna ch'aveano sopra capo, scesero l'Arpíe (che sono uccelli co' volti virginei, col corpo molto piumato, e con gli artigli molto auzzati)...

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 19.63, pag. 57: E come entrava dentro a la mia porta, / l'aquila scese e trassegli il cappello, / e con gli artigli su ne l'aire il porta.

[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 195, pag. 493.24: Al contadino, oltre al ghermire degli artigli [[dello sparviero], parv'essere impacciato...

1.1 [In contesti fig., simbolo di rapacità avida e spietata].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 6.107, vol. 3, pag. 96: Faccian li Ghibellin, faccian lor arte / sott'altro segno, ché mal segue quello / sempre chi la giustizia e lui diparte; / e non l'abbatta esto Carlo novello / coi Guelfi suoi, ma tema de li artigli / ch'a più alto leon trasser lo vello.

[2] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 3, ott. 48.7, pag. 95: già è assai, s'i' mi ricordo bene, / ch'Amore è uno spirto avaro, e quando / alcuna cosa prende, sì la tene / serrata forte e stretta con gli artigli, / ch'a liberarla invan si dan consigli.

[3] Poes. an. perug., c. 1350, 266, pag. 23: O cità sola dolce madre mia, / quanta angoscia porte dei tuoi filglie / odendo crudeltà che senpre cria, / veine stirparte atorno ei bei capelglie / da questa giente iniqua e scielerata, / che nella gola ci àn ficti gli artilglie.

[4] A. Pucci, Tre sonetti, 1362 (fior.), Una che m'ha d'amore, 14, pag. 276: Ond'io non so i' stesso ch'i' mi faccia: / se dal bellico in su per parte piglio / potrò basciarla e tener fra le braccia, / e sed i' prendo la parte del giglio, / goderò quel perché l'uom si procaccia / ma non potrò più su porre l'artiglio.

[5] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 28.8, pag. 106: Il padre il guarda con un crudo piglio / E sempre vuol che s'affatichi e snodi, / Digiuni e vegghi, per salir ai lodi / Che acquista l'uomo col senno e con l'artiglio.

- [Con valore iron.].

[6] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 10.5, pag. 726: S'io veggo il dì che io mai mi dispigli / de l'animale, il qual si chiama moglie, / ch'io abbia sempre mai tristizia e doglie, / se con nessuna mai più mi rappigli! / Una mi prese e tiemmi con sua artigli, / per ch'ella vide sùbite mi' voglie...

1.2 [In contesti fig., simbolo di forza e di resistenza caparbie].

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 44.153, pag. 308: Et seate maestri / qual fue colui che se vestio de pelo: / voi cossì a bategiarli siate destri / innel nome del Padre, Spirto et Figlio / sancto, che ve traràe da gli campestri / perigli, se servate il suo consciglio, / amaestrando che le cose tutte / ritengan firme con claudato artiglio, / pur quelle, dico, che fae buone frutte, / come ve ò comandato.

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 175.68, pag. 187: Da l'altra parte attesa / vien una voglia con li più consigli / d'amar ed aver figli; / per che par che s'appigli / con forza e con artigli / la mia mente, / che altro ben non sente / se non servire a loro.

1.3 [In contesti fig., simbolo di ciò che produce dolore].

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 9.168, pag. 100: Ancor sempre sormonta / di tuto dengno bene che si conta, / cui vuol Tesauro in sengnoria sua porre! / E cui darà la Povertà di pilglio, / nel cuor l'artilglio / gli mette sì, ch'e' giamai non si move; / ma lo cor[r]eg[g]e ë sostien dov'è / a Fedeltà, e de' piacer' suoi, fòri.

[2] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 21.2, pag. 108: Piggiore stimo che morso di capra / ov'Amor fier d'artigl[i]o e ddà di becco, / che quazi senbro lui àlbore secco, / quale 'n cui regni...

[3] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), ch. 33, pag. 820.19: In questa materia s'è cotanto disteso Ovidio, però ch'elli in questo luogo in simile avocazione preso fu dagli artigli d'amore e non una volta né pur da una, ma da più.

[4] Jacopo Alighieri, Io son la morte, a. 1349 (fior.), 25, pag. 95: O giovinetto dalla zazzeretta / Che non cognosci li tuoi gran perigli / E in quanti modi puoi morire in fretta, / Se tu sapessi quanti e quali artigli / Apparecchiati son per la tua vita, / Seguiteresti gli divin consigli!

[5] Ricciardo d. Albizzi (ed. Carducci), XIV m. (fior.), Che fate, donne, 37, pag. 143: "Tu m'ha' tolto colei per cu' i' era / gradita piú che per madre altra figlia, / onde le tue artiglia / par ch'aggian non pur lei ma me passato, / al cor tal doglia sento.

[u.r. 19.02.2018]