ARÙSPICE s.m.

0.1 aruspice, aruspici.

0.2 Lat. haruspex, haruspicem (DELI 2 s.v. aruspice).

0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.

0.4 In testi tosc.: Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Presso gli Etruschi e i Romani, sacerdote che traeva presagi dall'esame delle viscere di animali sacrificati.

0.8 Fabio Romanini 20.09.2000.

1 Presso gli Etruschi e i Romani, sacerdote che traeva presagi dall'esame delle viscere di animali sacrificati.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 3.3618, pag. 340: E tu a me: "Or questi chiromanti / Ed aruspici, e quando l'occhio sbatte, / Voglio saper come di loro canti...

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 16, vol. 2, pag. 24.23: intanto ecco tornati gli ambasciadori da Delfo rapportando la responsione del tempio, la quale s'accordava alle parole dell'aruspice ch'era preso.

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 8, cap. 9, vol. 2, pag. 235.27: La storia conta che l'aruspice mostrò a Decio il capo della corata sceverato dallo rimanente, e disse che in altra maniera il sacrificio era a grado agli Dei...

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 16, pag. 223.8: L'ostia uccisa, a lui consiglio domandante agli Iddii, predisse l'aruspice, essere da guardarsi dagli inganni del nemico e dagli aguati.

[5] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 4 Re 21, vol. 3, pag. 566.16: [6] E menò il suo figliuolo per fuoco, e fece divinazione, e osservò costellazioni, e fece indovini, e moltiplicò aruspici, per fare male nel cospetto di Dio; e provocollo.

[u.r. 19.02.2018]