0.1 asaro, aserri.
0.2 Lat. asarum (LEI s.v. asarum).
0.3 Palladio volg., XIV pm. (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Palladio volg., XIV pm. (tosc.).
0.5 La forma aserri (prob. con -i del gen. lat.) deriverą da un aseri, forse con spostamento dell'accento (asčrri), se -rr- non č un errore.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 [Bot.] Genere di piante della famiglia delle Aristolochiacee, la cui radice era utilizzata a fini medicinali e aromatici.
0.8 Raffaella Pelosini 14.09.1999.
1 [Bot.] Genere di piante della famiglia delle Aristolochiacee, la cui radice era utilizzata a fini medicinali e aromatici.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 18, pag. 151.17: Se le mele nascono acide, un poco d'asaro trito con vino si vuole infondere in tutte le vette dell'arbore; ovvero scalzare la radice, e ficcarvi entro una caviglia.
[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 69, col. 2.6: Lattovario isperto a purgare il capo e chiarifica lo vedere e appellasi lo tesoro degli occhi: R. colloquintida, isquilla arostita, aserri, pepe bianco e nero e lungo an. d. VI, spiga romana...
[3] F Mesue volg., XIV (tosc.), cap. 22: L'asaro č herba montanina, le cui foglie sono chantonute chome quelle della edera, et gli fiori suoi sono chome quegli del seme chavallino; et tucta questa herba č odorifera et pizicha la lingua ghustandola. || Mesue, Opera, c. 40 r.
[u.r. 19.02.2018]