ASBERGO s.m.

0.1 asberghi, asbergo, asbergu, hasbergo.

0.2 Prov. ausberc (DEI s.v. asbergo). || La forma francese con h- (halberc) ha lasciato traccia almeno in Bind. d. Scelto (ed. Carlesso), a. 1322 (sen.), cap. 198, pag. 542.7: hasbergo.

0.3 Doc. sang., 1235: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. sang., 1235; Mattasalà, 1233-43 (sen.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Distr. Troia, XIII ex. (fior.).

In testi mediani e merid.: Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.).

0.6 A Doc. sen., 1235: Asb(er)gho.N In forma latinizzata, la voce è att. già negli statuti di Pistoia del 1176 (asbergum) e, come nome di persona, a Pisa nel 1167 («Hermellina filia Asberghi»): v. GDT, pp. 46-47.

0.7 1 [Armi] Corazza di maglia di ferro a difesa del tronco del combattente. 1.1 Fig. Difesa morale (con valore pos. o neg.).

0.8 Pietro G. Beltrami 16.12.1999.

1 [Armi] Corazza di maglia di ferro a difesa del tronco del combattente.

[1] Doc. sang., 1235, pag. 78.32: It. a Boni[n]segna uno asbergo (e) ga[m]biere.

[2] Mattasalà, 1233-43 (sen.), pag. 17v.3: It. xxvij s., li quali d. p(re)stai sopra al'asbergo d'Arnolfo Gualenghi p(er) l'oste di Marema ala signoria Pietro Parenti...

[3] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), Tant'aggio ardire, 53, pag. 892: A taule giuoco et a zariere, / asberghi faccio e panziere, / so' scarano e berroviere, / marscalcire ben so un destriere...

[4] Contempl. morte, 1265 (crem.>sen.), 477, pag. 88: Ov'ai <tu> gli asberghi et le ghambiere, / Le riche arme et le giafiere, / E le coverte et <l>i gonfaloni, / Le travachce et <l>i padiglioni, / E l<e> riche coltre et l<e> gra[n]d<e> lençuol<a>, / Che tucto è ritornato a duol<o>?

[5] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 15, pag. 395.10: E il re medesimo iovanissimo, ricevuto in una scafa per fuggire, molti salendovi dipo' lui, attuffato affogò. Il corpo suo venuto a proda, per l'asbergo, che avea d'oro, fue conosciuto.

[6] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 158.8: Allora uno chavaliere della cittade venne infino ar re Laomedon, ed era ferito d'una lancia per lo corpo e d'una spada nella testa e d'una saetta per lo fiancho, il chui asbergo era tutto dirotto e smaglato...

[7] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 617, pag. 348: La Caritate armase d'asbergu et elmu et asta, / tray for ly confaluni; / ver' ly innimici lançase, cum soy troppel se adfracta, / e vay como leiuni.

[8] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 59, pag. 106.1: Or sì si rilevano li cavalieri e ricominciano lo secondo assalto, e quando sono riposati sì si rilevano e ccominciano lo terzo assalto, sì forte e ssì duro che molte maglie d'asberghi vanno per terra, e madonna Isotta sì canbia lo suo viso in palido, sì com'ella vede canbiare la battaglia.

[9] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 181.3, pag. 75: Dall'altra part'èv' Antonio che taglia / ciò che dinanzi a la spada si truova: / druscendo asberghi d'ogni forte maglia, / quel franco battaglier da vincer pruova / quattro re coronati a gran travaglia / uccise innanzi da llor si rimuova.

[10] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), son. Io veggio, 14, pag. 765: Le lor vertute caminan ver' l'ergo; / la cruda petra un griffon bianco ingombra, / cinto d'intorno d'un vermiglio asbergo.

1.1 Fig. Difesa morale (con valore pos. o neg.).

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 23: siate c[in]ti di verità in deli lonbi, (et) vestiti del'asbergo dela giustitia...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c. 28.117, vol. 1, pag. 484: Ma io rimasi a riguardar lo stuolo, / e vidi cosa ch'io avrei paura, / sanza più prova, di contarla solo; / se non che coscïenza m'assicura, / la buona compagnia che l'uom francheggia / sotto l'asbergo del sentirsi pura.

[3] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), son. 67.13, pag. 612: E se pietà da voi, mia donna, fugge, / neuna speranza più en me remane, / sì che mia vita del tutto se strugge; / ond'io ve prego, giónte ambo le mane, / che non de crudeltà vistiate asbergo, / poi foste de vertù mai sempre albergo.

[u.r. 02.09.2019]