ASCELLA s.f.

0.1 ascella, ascelle, scelle.

0.2 Lat. axilla (LEI s.v. axilla).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Anat.] Parte del corpo (sia umano, sia di mostri animaleschi) compresa tra la radice dell'arto superiore e la regione laterale del dorso. 2 Lo stesso che ala.

0.8 Raffaella Pelosini 14.09.1999.

1 [Anat.] Parte del corpo (sia umano, sia di mostri animaleschi) compresa tra la radice dell'arto superiore e la regione laterale del dorso.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c. 17.13, vol. 1, pag. 278: La faccia sua era faccia d'uom giusto, / tanto benigna avea di fuor la pelle, / e d'un serpente tutto l'altro fusto; / due branche avea pilose insin l'ascelle; / lo dosso e 'l petto e ambedue le coste / dipinti avea di nodi e di rotelle.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c. 25.112, vol. 1, pag. 429: Io vidi intrar le braccia per l'ascelle, / e i due pič de la fiera, ch'eran corti, / tanto allungar quanto accorciavan quelle.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 315.9: e dice, ch'avea due branche pilose infino l'ascelle, che sono membra di bestia di rapto, perņ che 'l serpente va con lo scoglio, avegna che si trovino alcuni serpenti, ch'hanno brancuccie, ma non l'hanno pilose...

[4] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 25, parr. 55-62, pag. 384.27: [112-114] Qui dice che vide entrar le bracia per l'ascelle, cioč de l'omo, facendossi corti, e li doi pedi de la fera, idest del serpe, tanto alongaron quanto acorciaron quelle del dicto omo.

[5] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Pr 19, vol. 5, pag. 692.19: [24] E perciņ dice Salomone: il maestro pigro mette la sua mano sotto la sua ascella, e non la vuole mettere alla bocca...

2 Lo stesso che ala.

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 146.28: Nello lato ritto della parte de sopra staievano quattro ordini de diverzi animali colle scelle, e tenevano cuorni alla vocca, e soffiavano como fussino vienti li quali facessino tempestate allo mare, e davano aiutorio alla nave che pericolassi.

[u.r. 19.02.2018]