ASCÉNDERE v.

0.1 ascend', ascenda, ascendamo, ascendando, ascendar, ascende, ascendè, ascendé, ascendea, ascendeano, ascendemmo, ascendemo, ascendendo, ascendeno, ascendente, ascendenti, ascendeo, ascender, ascenderà , ascenderae, ascenderanno, ascendere, ascenderebbe, ascenderete, ascendero, ascenderò, ascenderono, ascendesse, ascendessero, ascendessono, ascendesti, ascendete, ascendette, ascendettero, ascendeva, ascendevano, ascendi, ascendiamo, ascendiate, ascendo, ascendon, ascendono, ascendrà , ascendudo, ascenne, ascense, ascesa, ascese, asceselo, asceseno, ascesero, ascesi, asceso, ascesono, asciendeno, asciender, asciendere, asciendervi, asciendesseno, ascindiri, asciso, aseiso, asenda, asende, asendea, asendente, asenderà , asendere, asendono, asese, asesen, asesi, aseso, asexo, asisi, assendente, assendere, axendesse; f: asscender.

0.2 Lat. ascendere (LEI s.v. ascendere).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 4.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.); San Brendano pis., XIII/XIV; Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); F Avvertimenti morali, XIII ex.-XIV in. (piac.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Dom. Scolari, c. 1360 (perug.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 [In senso proprio e fig.:] progredire dal basso verso l'alto, salire. 1.1 Elevarsi in senso intellettuale e culturale. 1.2 [Relig.] Salire al cielo (rif. a Cristo e all'uomo). 1.3 [Astr.] Sorgere all'orizzonte (detto degli astri). 1.4 [Mus.] Progredire da una nota più bassa a una nota elevata (detto della voce nel canto). 2 Montare, cavalcare (detto di animali). 3 Aumentare (in quantità). 4 Giungere (al porto). Assol. Approdare. 5 Progredire verso il basso, discendere. 5.1 Scendere (dalla nave). Assol. Sbarcare.

0.8 Raffaella Pelosini 25.09.1999.

1 [In senso proprio e fig.:] progredire dal basso verso l'alto, salire.

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 25, pag. 80.1: sì commo se dico ke Jacob se pausao, quando sompniò de vedere la scala k'ascendea in celo, ponando una petra soto lo so capo.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 71.43, pag. 301: Vale, vale, vale! ascenne per este scale, / ché po' cader en basso farìa granne fracasso.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, II cap. 5, pag. 87.3: della quale [Santa Ecclesia] dice Salomone: «Chi è questa che [a]scende del diserto, piena di quelle cose che dilettano, apoggiata sopra l'amico suo?»

[4] Preghiera alla Vergine, XIV in. (ver.), 412, pag. 98: Perçò en questa hora eo tapinella endegna / a pe' de li pei vostri çetar me vojo adeso, / ke vui ne pregai Deo k'en lo cel sempro regna / ke lo meo prego ancoi ascenda en lo so conspecto.

[5] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 343, pag. 30: La donna che comple, e soa parola finìa, / et lu angelu ascese, e grande frecta avea.

[6] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. c. 11.129, vol. 2, pag. 188: E io: «Se quello spirito ch'attende, / pria che si penta, l'orlo de la vita, / qua giù dimora e qua sù non ascende, / se buona orazïon lui non aita, / prima che passi tempo quanto visse, / come fu la venuta lui largita?».

[7] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 3.82, pag. 141: Chè nel suo mezzo, per natura, posa / La Terra al cielo come grave a centro. / Non pote fare il moto miga iosa, / Però ch'ascenderebbe il grave suso.

[8] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 23, 112-126, pag. 524, col. 2.13: Che si levò, çoè ascese al logo dove era lo so Figliolo.

[9] Gl Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 15, pag. 260.28: Poi ascende, cioè sale per lo semicirculo in fino al mezzo dello spazio, ch'è da punto A a punto C, cioè nel punto E, e manda li suoi raggi al punto D...

[10] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, cant. 7.52, pag. 26: Verdella di Berardo, che asceso / non avea 'l monte, ma rimasa s'era / con sue compagne al pian d'acqua difeso, / con un falcone in mano alla riviera / si stava, e Caterina di Bolino / con un girfalco...

[11] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 1, vol. 1, pag. 14.22: Subliciu, et la montata qui mena a Janiculu ià incumenzandu ascindiri, Luciu Alvanu, qui purtava supra unu so carru la mullyer et li fillgi, vedendu quisti preveti et monaki, pluy curusu de la religiuni publica ka de l'amur propriu, cummandau a li soy qui scindissiru di lu carru et misinci supra li monaki con lur carighi.

[12] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1437, pag. 93: Tu schala per chui al zielo s'asende, / tu vaso e templo e santo tabernachulo...

[13] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 96.10, pag. 641: Perch'io m'aveggio mo' che gamba corta / non se convèn ch'alto scalone ascenda, / onde mia scusa per voi se comprenda.

[14] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, part. 2, pag. 64, col. 1.42: Lo stilo di questo libro e di questa opera simigliantemente è puro anagogico, dove alcuna volta un poco di sotto ad alcune cose ascende a maggiore manifestamento del senso anagogico e dichiaramento.

[15] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 96, pag. 12: Intende in me intende, o car singnore, / festina en mio aiuto en mio soccorso, / ascenda a te mia voce e mio clamore.

[16] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 62.10, pag. 153: Ivi piantai un läuro sì felice / Che ascende insino al ciel con la sua cima, / E dentro al cor mi pinse la radice.

[17] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 6, pag. 222.27: Li XIJ articuli de la nostra fede sì è quisti infrascriti, in chi se contene XIJ gradi, d'i quali una spirituale scala se compone, per la quale ogne fidele cristiano convene ascendere e montare in celo.

[18] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Prol. Pentateuco, vol. 1, pag. 19.4: e quelle cose che l'occhio non hae veduto nè la orecchia udito, nè etiam nel cuore dell'uomo ascesero quelle cose che Iddio ha apparecchiato a quelli che l'amano...

- Sost.

[19] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 22.1-9, pag. 444, col. 1.6: Quel medesemo che levava li signi mostrava la via de l'ascender, e questo sí à a figurare che omne bona desposizione induxe e genera meior desíe, e cussí invia l'anima a la eterna vita...

[20] Poes. music., XIV (tosc., ven.), Appendice excur. 6.3, pag. 365: La nobil scala, che 'l signor lombardo / sovra Vicenza e 'l Veronese spiega, / ai grandi suoi l'ascender non ha tardo.

1.1 Elevarsi in senso intellettuale e culturale.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 96.14, pag. 449: Sun un buzo chi no è stagno / sote l'onda serai preiso; / e De', che tanto ài ofeiso, / chi vé per sotir firagno, / te ferrà de tal peagno, / che, se tu eri tropo aseiso, / ben parai esser deseixo / e dirai...

1.2 [Relig.] Salire al cielo (rif. a Cristo e all'uomo).

[1] F Avvertimenti morali, XIII ex.-XIV in. (piac.), 11: Chi quel farà et à ·l atender / îllo regno del Pater à -'l asscender. || CLPIO, N1 AvMo.11.

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 208.22: e li iacobiti e cristiani, li quali lo apostolo Iachomo converti alla fede, ma li sente mal dela fede, ch'eli afferma Cristo nassu dela verzene e in celo esser ascendudo, ma in nessun muodo Dio esser stado.

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 39, pag. 289.20: Per lo qual libro che altro se non la Santa Scrittura si intende? La quale solo il Redentore Nostro aperse, il quale fatto uomo, morendo, risorgendo ed ascendendo, dichiarò ed aperse tutti li secreti misterii che in essa erano occulti.

- Sost.

[4] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott.158.2, pag. 444: Galdete omai, e non vi paia acerbo, / l'ascendar del dolce vostro Maestro, / c'oggi è sconfitto Satana superbo...

1.3 [Astr.] Sorgere all'orizzonte (detto degli astri).

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 4.68, pag. 347: Dico che il Sole che leva li fiati / D'inverno ascende verso quella parte, / E li scalda nei tempi nominati...

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 2.10-24, pag. 24, col. 2.4: Noi eravam... Dice che stando cum Verg. e pensando che via doveano fare, che vide sovra la marina de lunge una luxe tutta simele al pianeto de Marte quando ascende in l'oriente...

1.3.1 [Astr.] Salire all'orizzonte nella regione orientale di un determinato luogo (detto della costellazione zodiacale).

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 255.24: Che·lli antichi ebbero oppinione, che·lla città di Firenze fosse fondata essendo ascendente Ariete, e Marte signore de l'ora...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 199, vol. 5, pag. 252.27: E cominciossi a fondare al nome di Dio a dì 8 d'Aprile del detto anno quasi alle otto ore del dì, provvedutamente per istrolagi, essendo ascendente il segno del Leone, acciocchè la sua edificazione fosse più ferma e forte, stabile e potente.

1.4 [Mus.] Progredire da una nota più bassa a una nota elevata (detto della voce nel canto).

[1] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 162, pag. 633: ké le soe voxe è tante e de gran concordança / ke l'una ascendo octava e l'altra en quinta canta, / e l'altra ge segunda cun tanta deletança / ke mai oldia no fo sì dolcissima dança.

2 Montare, cavalcare (detto di animali).

[1] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 24, vol. 1, pag. 124.11: [61] Adunque Rebecca e le fanciulle sue, ascesi i cammelli, seguitarono il servo; il quale, affrettandosi, ritornava al signore suo.

3 Aumentare (in quantità).

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 79.113, pag. 392: Enconmenzaime astener / e refranarme e a taxer / che odio no ascendesse / per parola che e' dixese...

4 Giungere (al porto). Assol. Approdare.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 12, pag. 151: Oi De, quent bel guadhanio, ki foss per temp acorto, / Quam bel serav ascende a quel dolcismo porto.

[2] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 74.9: Et datorneando l'izola navicando, trovono uno porto strecto sì che appena vi prese la proda dela navicella, et molto era malagievile ad asciendervi.

5 Progredire verso il basso, discendere.

[1] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 19.18, pag. 513: Lagrime ascendon de la mente mia, / sì tosto come questa donna sente, / che van faccendo per li occhi una via / per la qual passa spirito dolente...

[2] Itinerario luoghi santi, XIII u.q. (fior.>lucch.), pag. 165.33: Apresso de l'altro lato dello sipolcro trova l'uomo XLI scaleo di gradi che ascendono in giuso insine alla capella che si chiama la cappella delli Grisoni.

[3] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), pag. 376.22: E messer T., che bene vede che di grande forza è Erdes, cavaliere novello, e della giostra sapia assai, ascende in terra e riguarda suo cavallo...

[4] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), Son. 264.2, pag. 172: Tremano ig spiriti mei di paora, / sentendo che suso lo cor mi ascende / la nuova donna, che tutti gli acende / sì forte, che çaschun de ley inamora.

[5] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 79, vol. 1, pag. 178.6: Tutti noi ascendemo una gittata di pietra per la detta via, trovamo un campo a parte sinistra...

[6] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 32, pag. 147.5: Et quando elli fue asceso in terra, et quando elli fue in terra elli trovoe li cuori degli uomini et delle femmine pieni di mortali peccati...

- Fig.

[7] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. (D.) 119.5, pag. 198: Il meo gran bene asciso è in tormento: / or son molto salito, alto montato, / non trovo cosa che m'sia valimento, / se non com omo a morte iudicato.

5.1 Scendere (dalla nave). Assol. Sbarcare.

[1] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 42.15: Et essendo la nave a terra, ascendemmo, et andando per quella yzola xx giorni non potemmo trovare la fine di quella yzola.

[2] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 50.29: Et ascendendo coloro dela nave, comandò sancto Blandano che la nave con fune ala fine del fiume quanto piò potesseno traggesseno.

[3] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 19, pag. 91.2: Per chi lu Conti li invitau per soy missi chi sicuramenti putissiru ascindiri ad acattari tutti cosi chi li fussiru bisongnu, in abundantia. Illi prisiru lu invitu et isseru in terra et accaptaru czo chi volciru et turnaru in li navi.

[u.r. 19.02.2018]