ASCIOLTO agg./s.m.

0.1 asciolti, asciolto, assciolto.

0.2 V. asciogliere.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Doc. aret., 1349-60.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Libero (dai vincoli della temporalità). Anche assol. 2 Sost. Esonero (da un pagamento).

0.8 Raffaella Pelosini 25.09.1999.

1 Libero (dai vincoli della temporalità). Anche assol.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. c. 32.44, vol. 3, pag. 530: ché tutti questi son spiriti asciolti / prima ch'avesser vere elezïoni.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 15.16: Giunco si è una pianta, la quale non porta foglie, nè bronchi; a demostrare che llo umile non dee volere fiorire nelle temporali cose; cioè a dire, quelli che hae a fare tale viaggio, conviene essere asciolto da ogni rigidezza e temporalità, la quale abbia sua radice in concupiscivo appetito.

2 Sost. Esonero (da un pagamento).

[1] Doc. aret., 1349-60, pag. 170.36: Ànne dato a dì VIJ d' aghossto staia IIJ de grano e s. XX collo assciolto. || Serianni: «deverbale da asciogliere». Rimane tuttavia il dubbio che voglia dire 'sciolto il collatico'.

[u.r. 28.11.2008]