ASCIUGARE v.

0.1 aciughare, asciuga, asciugalo, asciugando, asciugandoli, asciugandosi, asciugano, asciugar, asciugare, asciugaro, asciugarsi, asciugasse, asciugati, asciugava, asciugavale, asciugavali, asciugavalo, asciughi, asciughianci, asciughile, asciughino, asciugo, asciugò, ascughi, assciucata, assuga, assugándosse, asuga, asugà , asugava, asugòe, axucari, axucati, axucavanu, essugar, 'schiugare, sciugare, sugaré, xuga.

0.2 Da lat. tardo exsucare, con sovrapposizione del pref. ad- (DELI 2 s.v. asciugare).

0.3 Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.): 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1298; Novellino, XIII u.v. (fior.); Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Stat. lucch., XIV pm.; Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.);

In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.7 1 Trans. e Rifl. Azione (di un soggetto animato o di un agente naturale: vento, fuoco, sole) di togliere a qno (al corpo, a una parte del corpo) o a qsa l'umidità o il bagnato superficiale (acqua, lacrime, sudore, sangue). 1.1 Trans. Svuotare, esaurire l'acqua di un contenitore. 1.2 Sottrarre acqua al mare per evaporazione. 2 Intr. Pron. e Assol. Perdere l'umidità, essiccarsi. 3 [Med.] Prosciugare gli umori dell'organismo (nel quadro della medicina ippocratica dei temperamenti). 4 Fig. Asciugare il (lago del) cuore: dissanguare. 5 Fig. Assetare. 6 Signif. non accertato.

0.8 Redazione interna 16.03.1999.

1 Trans. e Rifl. Azione (di un soggetto animato o di un agente naturale: vento, fuoco, sole) di togliere a qno (al corpo, a una parte del corpo) o a qsa l'umidità o il bagnato superficiale (acqua, lacrime, sudore, sangue).

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1166, pag. 53: Alo segnore Petro respose / E sí li dise a plena voxe: / «Li mei pei no li lavaré / Ni imperpetua no li sugaré

[2] Doc. sen., 1298, pag. 109.13: Ancho V tovaglie grandi da mensa, e IIIJ tovagluole da sciugare le mani, e due asciugatoi grandi, sottigli, istimati in XXIJ lbr..

[3] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 26.2, pag. 385: Discrezïone incontanente venne / e sì l'asciuga d'un bel drappo e netto, / e tostamente sì 'l mette 'n sul letto / di lin, di seta, coverture e penne. || Si tratta del bagno simbolico dell'umiltà.

[4] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 43.8: Così come la nodrice conforta il fantino che piagne, ch'ella gli asciuga li occhi, e bascialo e fallo ridere a forza; così farà il nostro Signore a quelli che piangono in questo secolo, siccome i' ho detto, e rasciugherà loro li occhi...

[5] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 19, pag. 117.21: E quand'elli sarà bangniato sì -l dee la nodricie aciughare con pezze line asciute, sottili e morbide...

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 94 [XCIV].78, pag. 436: Chi sempre retronam in peccao [ed.: retrona<m>] / a lo porco è asemejao, / chi, lavajandose per tuto / sempre é puzolento e bruto. / Tute or in terra fruga; / e, se vento <l>o sor lo xuga, / pensando far so avantajo, / tornam pur a lo lavajo...

[7] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 54, pag. 78.5: Et alguna fiada una d'esse che aveva nome Xantipa, puo' ke ella li ave dicto assè desnor ella li gettà acqua sovra lo cavo no monda; et ello no disse oltro se nno ke assugándosse lo cavo, ello diseva: «Io saveva ben che dredo cotal throni vengnerave cotal ploza.»

[8] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 4, pag. 240.8: E così detto, abracciando la serocchia mezza morta, col grembo lei sotto entrava, e con pianto la confortava e li oscuri sangui colle vestimenta asciugava.

[9] Stat. sen., Addizioni 1329-35, cap. 55, pag. 317.11: e a chello modo, la qual è ine cominciata, el più tosto che fare si poterà, enfra 'l decto tempo di tre anni, per fare ine asciugare e seccare el decto pelo e carniccio.

[10] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 1, pag. 10.15: Allura li homini di Eneas, xindendu in terra, gictaru focu cum lor fuchili et petri fucali et allumandu lu focu cum killi fraski, li quali truvavanu in killu locu, si scalfavanu et axucavanu li loru panni bagnati.

[11] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 9, par. 11, pag. 700.36: Lia [...] sopra chiara fontana con sua compagnia si pose a sedere; e, sé alquanto sopra quella mirata, asciugati i caldi sudori, si rifé bella dove mancava...

[12] Stat. lucch., XIV pm., pag. 77.43: siano disposti et ordinati nove servienti ai loro servigi li quali per comandamento dei frati lavino li capi et li piedi delli 'nfermi et li asciughino colli panni et li forbano...

[13] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 92, pag. 213.16: Costui così fece; e la mattina lo scola alquanto dall'acqua, e mandalo al cimatore, che l'asciughi nella soppressa, e che lo cimi.

1.1 Trans. Svuotare, esaurire l'acqua di un contenitore.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 2.197, pag. 350: Non ti ritrar, che lla fontana è ricca, / No· ne puoi tanto trar che ttu l'asciughi.

1.2 Sottrarre acqua al mare per evaporazione.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. c. 14.35, vol. 2, pag. 230: ché dal principio suo, ov'è sì pregno / l'alpestro monte ond'è tronco Peloro, / che 'n pochi luoghi passa oltra quel segno, / infin là 've si rende per ristoro / di quel che 'l ciel de la marina asciuga, / ond'hanno i fiumi ciò che va con loro...

2 Intr. Pron. e Assol. Perdere l'umidità, essiccarsi.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 66, pag. 281.4: Fue uno filosafo molto savio, lo quale avea nome Diogene. Questo filosafo si era un giorno bagnato in una troscia d'acqua, e stavasi in una grotta al sole asciugare.

[2] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 32, pag. 157.9: Euideos è una petra picoleta e sponzuta, che sempre suda e mai no s'asuga per caldo de sole né de fuoco.

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 334.36: e mentre che lo cimento s'asciuga sì fa pestare molto bene le pignatte e testi in che affinasti lo tuo oro, e quando le pignatte e testi sono bene pesti e lo cimento bene asciutto dall'acqua sì mescola l'uno coll'altro...

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 360.23: e conciasi in questo modo, che si stende al sole, e pigliasi gherbellatura asciutta d'altro pepe e mescolasi col detto pepe bagnato, e poi si tende al sole ad asciugare e a seccare, e quando è secco e asciutto sì lo rinsacca ed è guarito.

[5] Stat. sen., 1308-67, cap. 73, pag. 199.12: Item statuto e ordinato è, quando el panno e tiratoio a dentegli è compiuto da sciugare, che colui che conduce e' tiratoi dall'Arte debbia portare o mandare el panno a la bottega di colui, cui è 'l panno, e no' ponerlo in terra nè in niuno luogo...

[6] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 255, pag. 111.21: et poi micti killa a concza a lu focu et lassala stari, quantu nexi lu fridu, et poi la mecti a mollu per spatiu di tri Pater Noster et minali beni cum li manu et poi la mecti ad axucari a l'umbra e mecti l'una sira e l'altra, et poi la stira e mictila ad unu lingnu fina ki sia axuttu.

3 [Med.] Prosciugare gli umori dell'organismo (nel quadro della medicina ippocratica dei temperamenti).

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 449.12: però che la natura di questo bere vino è tale, come quella dell'avarizia a l'avaro; che quanto più bee, per la disecazione che fa il vino per la sua natura calida, e per la vaporositade de' fummi che montano al celabro, tanto più asciuga [i]l fegato e le parti interiori, e tanto più bere richiede.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 449.25: Ei mormorava ec. Cioè Bonagiunta parlava con parola non intellettiva; e dicea: io non so che gente bassa; e soggiugne, che questo mormorava in quella parte di sè, dove la giustizia di Dio più li dimagra, e più li asciuga e rende aridi, cioè nello gusto, e dalla gola in su.

[3] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), Rubr. 108, pag. 215.24: E, perchè 'l calore continuatamente consuma ed asciuga l'umido radicale, perciò è bisogno che 'l corpo s'aiuti con l'umido nutrimentale, cioè con lo mangiare e bere; e questo è lo tizzone, nel quale sta la vita di ciascuno.

[4] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 311-20, pag. 93.20: Le gelatine, la carne salata e ogni altra cosa acetosa o agra, perché si dice che asciugano, erano sue nimiche mortali.

4 Fig. Asciugare il (lago del) cuore: dissanguare.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 61.8, pag. 235: Ver è ch'ad ora ad ora indi discende / una saetta, che m'asciuga il lago / del cor pria che sia spenta... || asciugare il lago del cuore 'dissanguare' (Contini).

[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 202.3, pag. 258: D'un bel chiaro polito et vivo ghiaccio / move la fiamma che m'incende et strugge, / et sí le vene e 'l cor m'asciuga et sugge / che 'nvisibilemente i' mi disfaccio.

5 Fig. Assetare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c.30.68, vol. 1, pag. 514: Li ruscelletti che d'i verdi colli / del Casentin discendon giuso in Arno, / faccendo i lor canali freddi e molli, / sempre mi stanno innanzi, e non indarno, / ché l'imagine lor vie più m'asciuga / che 'l male ond'io nel volto mi discarno.

[2] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 9.101, pag. 85: O morte, ché non fai di me acquisto, / poi che t'ardisti contra 'l mio filliuolo? / Fichar li aguti fin al cor sentisti, / la polvare e la strecta de la gente; / la lingua t'asciugaro e men venisti...

6 Signif. non accertato.

[1] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 6.11, pag. 426: Ché tutto 'l mondo è pien di tradimento / con false viste e con infingardie, / e d'asciugar berrette ad un bel vento.

[u.r. 19.02.2018]