ASCOSTO agg.

0.1 aschosta, ascosta, ascoste, ascosti, ascosto.

0.2 V. ascondere.

0.3 Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

0.5 Locuz. e fras. in ascosto 1.1.

0.7 1 Celato alla vista, alla conoscenza altrui; nascosto; segreto; sconosciuto. 1.1 Locuz. avv. In ascosto: fuori della conoscenza altrui. 1.2 [Rif. al linguaggio allegorico scritturale]. 2 Riposto (nella memoria).

0.8 Raffaella Pelosini 31.01.2000.

1 Celato alla vista, alla conoscenza altrui; nascosto; segreto; sconosciuto.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 21.16, pag. 78: Nome di re non val senza podere; / più vale ascosto bene, / che gran bene pregar l'om che s'imprenda...

[2] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 20.18, pag. 107: Ciascun om, genneral, che dico, entenda, / la cui dimorassion nel valle è posta: / intendimento d'alto montar prenda, / no stia tuctor la sua valensa aschosta.

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 29, 100-108, pag. 699, col. 1.2: Zoè: 'se de vuy sia memoria al mundo e non sia inbolada', zoè, ascosta e negletta ...

[4] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 7, par. 10, pag. 695.23: Ma poi che Febo [[...]] rendé alla terra il piacevole vestimento di fiori innumerabili colorato [[...]], e le occulte caverne renderono a' prati gli amorosi animali, e i campi l'ascosta Cerere fer palese...

[5] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [son.] 86.5: Tu provi di tener tuo viso ascosto / per dare al corpo mio sospiri e stente, / ma il mio signo[r], ca torto non consente, / m'à già fidato, a gran pietà disposto...

[6] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 35, vol. 1, pag. 183.5: [22] E conciosia cosa ch'egli abitasse in quella regione, andò Ruben, e dormì con Bala concubina del padre suo; la quale cosa non rimase a lui ascosta.

1.1 Locuz. avv. In ascosto: fuori della conoscenza altrui.

[1] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Lc 8, vol. 9, pag. 341.10: [17] Però che non è alcuna cosa occulta, che non si manifesti; e non è alcuna cosa in ascosto, che non sia conosciuta, e venga in palese.

1.2 [Rif. al linguaggio allegorico scritturale].

[1] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 84.1, pag. 426: Di Moïsè son le figure ascoste; / dice:...

2 Riposto (nella memoria).

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 89.12: Io ti dirò i segni; e tu li tieni ascosti nella mente... || Cfr. Aen., III, 388: «Signa tibi dicam, tu condita mente teneto».

[u.r. 10.09.2008]