ÀSINO s.m.

0.1 acino, ascino, ase, asen, asene, aseni, asenno, aseno, asini, asino, asinu, asnes, axeng, axeno, axino.

0.2 Lat. asinus (LEI s.v. asinus).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Doc. prat., 1275; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Doc. sang., 1290; Bart. Palmieri, XIII sm. (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Stat. sen., Addizioni p. 1303; Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.); Ingiurie lucch., 1330-84.

In testi sett.: Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Elucidario, XIV in. Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Ingiurie recan., 1351-96, [1384]; Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. andare con gli asini alla giostra 1.4; asino emissario 1.1; asino risalito 1.3.1; asino selvatico 4; asino vergato 5; giornata d'asino 1.2; veder volare un asino 1.5.

0.6 A Doc. fior., 1211: Gerardo dell'Asino; Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.): Piero Aseno.

T Doc. cors, 1220: la via di Culia d'asino [Stussi, nota ad loc.: «inutile dire che nel presunto soprannome ci sarebbe un rif. alle tradizionali doti sessuali dell'asino»]. «Campana degli asini» in Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.) è un altro nome della campana detta Martinella.

0.7 1 [Zool.] Animale della famiglia degli Equidi (equus asinus), usato comunemente come bestia da soma. 1.1 [Zool.] Locuz. nom. Asino emissario: l'animale da monta. 1.2 [Come animale da lavoro]. 1.3 [Rif. all'opinione popolare sulla stoltezza dell'asino, e in contesti nei quali sono attivate valenze simboliche e metaf. connesse con l'animale]. 1.4 Fras. Andare con gli asini alla giostra: avere a che fare con persone dappoco. 1.5 Fras. Veder volare un asino: (esempio di) cosa impossibile. 1.6 [Prov.]. 2 Fig. Sciocco, stupido, persona da niente. 2.1 [Come insulto]. 3 Fig. Il corpo, contrapposto all'anima. 4. [Zool.] Locuz. nom. Asino selvatico: lo stesso che onagro. 5 Locuz. nom. Asino vergato: animale, prob. simile all'asino, con manto a strisce. 6 [Zool.] Animale simile all'asino, con un corno. 7 [Astr.] Nome (interpretato dall'arabo) di una stella della costellazione del Cancro. 8 [Milit.] Macchina da guerra simile alla catapulta.

0.8 Rosalba Cigliana 26.10.1998.

1 [Zool.] Animale della famiglia degli Equidi (equus asinus), usato comunemente come bestia da soma.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 24, pag. 278.17: Onde disse Marzial Cuoco: se tu spogli li servi tuoi di tutte le lor cose, con legaccio di solo servigio la povertà fa lui uguale ad te in libertà; et quando elli è ricco, tu li segnoreggi; et [se i] servi tuoi non serranno ammaiestrati, dà· ll'amaiestramento ad modo del savio che dice: cibi, verga e incarico all'asino poni, et disciplina e opera al servo.

[2] Doc. prat., 1275, 52, pag. 519.19: Gia(n)ni Burnelli p(er) v dì che regoa pietre (e) mattoni alla detta opera cho(n) ij asini, s. xx.

[3] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 3, cap. 2, pag. 153.5: E trovamo le plante divisate, e li animali tutti divisati l'uno da l'altro. E trovamo l'aseno divisato avere l'orechie grandi e piccole crina e piccola coda a respetto del cavallo.

[4] Doc. sang., 1290, pag. 76.23: Uccio di Cone, I asino. || Si tratta per l'appunto di un Elenco d'asinai che devon esser pagati dal Comune.

[5] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 44, pag. 28: Né mess'ad omo ladecu, né a· pprevete saltare, / Né la spad'a la femina, né a· mmasculu filare, / Né lo saltare all'asinu, né a bove ceterare.

[6] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 19, pag. 63.10: E plui se trova ke Sanson sole ancise mile filistei cum una maxilla d'aseno, lo quale ere possente plù k'altri fosso in quello tempo.

[7] Itinerario luoghi santi, XIII u.q. (fior.>lucch.), pag. 168.17: Quine si è la mangiatoia, là ove il Nostro Singniore fue messo tra 'l bue e l'asino quand'elli fue nato.

[8] Cronica fior., XIII ex., pag. 135.30: ed asediaro la terra e conbatterla co molti difici, gittandovi asini e pietre.

[9] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 4, cap. 1, pag. 56.11: sappiate che' pesci non sanno che sia lussuria, imperciò che in nulla maniera si congiunge l'uno con l'altro carnalmente, secondo che fa l'asino con la cavalla, o 'l cavallo con l'asina...

[10] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 59.32: La soma de' cuoia di bue, di vacca, cavalli e asini, J soldo.

[11] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 29.6: Ancora l'umile ubbidisce generalmente per tutto là ov'elli crede piacere a Dio in tutte, come fa l'asino del mugnaio che altresì volontieri porta orzo, come 'l grano e piombo come oro, e 'l grano del povero come del ricco.

[12] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 12, pag. 128.6: vide una bestia mostruosa, secondoché il diavolo aveva formata, la quale parea dal mezzo in su uomo e d'indi in giù asino.

[13] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 4, pag. 81.18: Venendu a menzanocte, e dormendu lu episcupu, eccu lu demoniu gridava vuchi in simillanza de leoni e balati de pecuri, gridate di asini e fischi de sirpenti, gridati de porchi e de racti.

1.1 [Zool.] Locuz. nom. Asino emissario: l'animale da monta.

[1] Gl Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 27, pag. 170.20: Creansi i muli d'asina, e di cavallo: ma neuna generazion di muli s'agguaglia a quella, che nasce d'asino, e di cavalla. L'asino emissario, cioè lo stallone, sarà più utile, se nascerà d'asino, e d'asina, quando dopo un parto avranno riprese agevolezze, e fortezze per altro; del quale altro nascerà l'emissario. Il detto asino emissario sie così fatto: ampio nel corpo; sodo, e musculoso; strette, e forti membra; di color nero, ovvero mirteo, o rosso.

1.2 [Come animale da lavoro].

- [Come unità di misura:] giornata d'asino: il percorso medio di un asino in un giorno.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 21.16: E d'Armalecco insino in Camesu si à 70 giornate d'asino, e di Camesu insino che vieni a una fiumana che si chiama... si à 45 giornate di cavallo.

- [Come unità di misura:] soma da asino: carico trasportabile da un asino.

[2] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 49.19: D'ognie soma da asino, IIJ denari; et con bestia grossa, IIIJ denari.

1.3 [Rif. all'opinione popolare sulla stoltezza dell'asino, e in contesti nei quali sono attivate valenze simboliche e metaf. connesse con l'animale].

1.3.1 [Con valore spregiativo].

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II cap. 7, pag. 98.6: E però chi dalla ragione si parte e usa pure la parte sensitiva, non vive uomo ma vive bestia: sì come dice quello eccellentissimo Boezio: «Asino vive». Dirittamente, dico, però che lo pensiero è propio atto della ragione, per che le bestie non pensano, ché non l'hanno...

[2] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 25, pag. 70.25: rispuose questo cutale nobile homo che sedea, e disse: «Va' via, che· ttu se' uno stolto, che se altre avesse fede inn- uno capo d'asino, sì· lli vedrebe fare similgliante miraculi e vie magiori». E incontenente, dippo queste paraule le qual'elli disse per ischerne, lo prese una grandissima febre...

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), pag. 181.24: l'uomo è [[...]] umile e mansueto com'agniello; ratto e atante come chavriuolo; tardo e pigro com'orso; prezioso e charo come leofante; ville e stolto com'asino; solo e ribello come re mischino...

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 134.351, pag. 534: meraveja me fa de ti, / che e' no te vego e tu vei mi, / e dime mar seguramente / como a persona de niente: / a l'asen m'ài afiguraa, / chi bestia è desprexiaa.

[5] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.30, pag. 179.6: Fu menato messer Donato vilmente su uno asino, con una gonnelletta d'uno villano...

[6] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 69, pag. 31.22: «io ti cavarò el cuori del corpo», o «l'occhi del capo ti caverò», o «io ti percuterò d'uno lingno d'asino»; o dicisse: «figliuolo di la puctana», o, minacciando, dicessi: «io t'offendarò ne la persona»

[7] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 11.2: Come Febo mutò li orecchi del re Mida in orecchi d'asino.

[8] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 59.37: miseno dinazi tutti e' pregioni e tutti erano leghati colle mani dietro e senza niente in testa: e gli inbasciadori loro erano dinazi su gli asini col volto dietro. E a questo modo entroro e' Sanesi alla porta a Santo Vieno co' la vitoria auta. || Rif. alla pena che consiste nel condurre in giro il condannato posto a rovescio su un asino.

[9] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 84, pag. 190.39: - Dice la donna: - Di' tu a me? - Dice Mino: - Anche dico alla merda dell'asino. - E tu con cotesta ti favella, - disse la donna. Dice Mino: - E anche non hai faccia, e non ti vergogni?

- Fras. Asino risalito: chi, avendo acquisito recente ricchezza, non sa ancora comportarsi secondo la sua posizione sociale.

[10] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 1, vol. 2, pag. 140.25: Niuna cosa è più aspera dell'uomo vile, quando saglie in alto. Onde per un dispetto questi cotali si sogliono chiamare comunemente asini risaliti, perchè accecati dall'amore, e dalla prosperità sono sconoscenti, e irriverenti, e dispiacevoli a Dio, e alle genti...

1.3.2 [Simbolo di umiltà e sottomissione].

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 142.23: Elli fue sinpricissimo e sancto. In vita fece miracoli di molte cose. Elli cavalcava l'asino, e vilmente vestia, e similglante vivea.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 17, vol. 2, pag. 289.36: par, che lo abbia a vile, poichè non vuol lasciare una sua piccola consolazione per averlo. E conciossiacosachè il religioso debba essere come giumento, e asino, cioè, che porti la soma, e sia trattato vilmente, anzi eziandio debba essere in tutto al mondo morto...

1.3.3 [Con allusione al sesso].

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 30..65, pag. 423: Ancora avresti in quel tempo veduto / per Priapus un asino onorare / e spesse volte dimandarli aiuto ...

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 35, pag. 86.29: Il cherico [[...]] guardava il cardinale, il quale menava il braccio, come quando si dà lo 'ncenso col terribile. E 'l cherico, pensando a quello che gli accennava, disse a lettere grosse: - Il tale dell'asino, quando egli è ritto, padre santo.

[3] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 271.27: ma quante ne vede [[di donne]] desidera con animo disonesto, non amadore, ma adulteratore d'amore dee essere chiamato, e ingannatore, e peggio che cane sanza vergogna: e giudicato dee essere asino furioso quello che non si può costrignere allo amore d'una.

1.3.4 [Nell'interpretazione dei sogni].

[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 39, pag. 283.15: Asino vedere, [[significa]] infermità.

1.3.5 [Oggetto di interpretazione allegorica].

[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 34, pag. 119.4: Expune modu sanctu Gregoriu: «Kista Axa significa l'anima; lu asinu, supra lu quali stay a ccavallu, significa li desiderij carnali...

1.4 Fras. Andare con gli asini alla giostra: avere a che fare con persone dappoco.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 52, terz. 99, vol. 3, pag. 88: sicchè la grande voglia, che dimostra / della battaglia, saria soddisfatta; / ma io non vo con gli asini alla giostra...

1.5 Fras. Veder volare un asino: (esempio di) cosa impossibile.

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 251-60, pag. 81.4: E se esse diranno d'avere un asino veduto volare, dopo molti argomenti in contrario converrà che si conceda del tutto...

1.6 [Prov.].

1.6.1 [Prov.] Asino per nota non sa gire a rota.

[1] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 27, pag. 297: Asino per nota / non sa gire a rota.

1.6.2 [Prov.] Com'asino sape, così minuzza rape: ognuno fa quello che può.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VII, cap. 81, vol. 1, pag. 385.24: messer Farinata degli Uberti [[...]] propuose gli antichi due grossi proverbi che dicono: «Com'asino sape, così minuzza rape» e «Vassi capra zoppa, se 'l lupo no· lla 'ntoppa»; e questi due proverbi rinestò in uno...

1.6.3 [Prov.] Con meno busse andrebbe un asino a Roma.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII. 9, pag. 571.24: E per la vostra dislealtà abbiamo stanotte avute tante busse, che di meno andrebbe uno asino a Roma: senza che noi siamo stati a pericolo d'essere stati cacciati della compagnia nella quale noi avavamo ordinato di farvi ricevere.

1.6.4 [Prov.] Dove l'asino cade, non vuole tornare.

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 87, pag. 336.1: Chè quanto che sia laido il proverbio che dice: - Colàe dove l'asino cade, egli non vi vuole ritornare -; e cosìe chi vi prova la prima volta di battaglia, la seconda già non fae per lui.

1.6.5 [Prov.] Quale asino in parete tale riceve: ciascuno ha quel che si merita.

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 441-50, pag. 121.4: dir la debbo, vendicherà contro di lui; né è per ciò esento, come egli stesso si crede, dal volgar proverbio il quale usate, dicendo: «Quale asino dà in parete, cotal riceve». Se egli li altrui beni lavora, egli è ben d'altra parte chi lavora i suoi.

1.6.6 [Prov.] Re illetterato, asino coronato.

[1] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 56, pag. 81.18: Et un imperador, sì co dise Helina[n]do, scripse a lo re de França: «Lo re no letterado si è aseno encoronado».

2 Fig. Sciocco, stupido, persona da niente.

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 107.11, pag. 225: Allora mette un ragghio come tòno: / - Oimè lasso, che male pensato aggio, / ché veggio ben che pur asino sono! - / Così del matto avvien che se cre' saggio; / ma quando si prova nel parangono, / al dritto tocco pare il suo visaggio.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV cap. 15, pag. 358.3: E sanza dubio forte riderebbe Aristotile udendo fare spezie due dell'umana generazione, sì come delli cavalli e delli asini; ché, perdonimi Aristotile, asini ben si possono dire coloro che così pensano.

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 29, 118-129, pag. 657, col. 2.8: Di questo ingrassa, çoè multi ghiutuni et asini che per schivar fadiga se fanno rumiti e fradi, e vanno segnando e dando 'perdonança'...

[4] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 15, pag. 69.22: Fu posto adunque nel presepio quasi per cibo del bue e dell'asino, per dimostrare ch'egli venia per lo cibo dell'uomo, il quale era diventato bue per lascivia e per lussuria, e asino per stoltizia.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 21, vol. 3, pag. 65.6: fu eletto papa la vilia di santo Tomè apostolo dopo vespero, a dì XX di dicembre MCCCXXXIIII. E lui eletto papa, ciascuno s'amirò, e elli medesimo ch'era presente disse: «Avete eletto uno asino», o per grande umilità non conoscendosi degno, o profetizzando il suo stato, però che fue uomo di grosso intelletto quanto ne la pratica cortigiana, ma sofficiente assai in iscrittura.

[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 145, pag. 330.2: posso vedere chi così fa scherne al banco, io gli faraggio cosa che gli potrà putire, che mi ci pare essere venuto nella corte degli asini.

- [Detto di persona bella ma stupida:] asino di Porta.

[7] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1.20, pag. 148.38: E messer Corso molto sparlava di messer Vieri, chiamandolo l'asino di Porta, perchè era uomo bellissimo, ma di poca malizia, nè di bel parlare; e però spesso dicea: «Ha raghiato oggi l'asino di Porta?».

2.1 [Come insulto].

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II. 5, pag. 104.32: «Io non so a che io mi tegno che io non vegno là giù, e deati tante bastonate quante io ti vegga muovere, asino fastidioso e ebriaco che tu dei essere, che questa notte non ci lascerai dormire persona»...

[2] Ingiurie lucch., 1330-84, 208 [1366], pag. 61.1: Che vuoi tu dire sosso acino, mulo bastardo che tu se' [...] Acino ch(e) tu se', ch'io sono così buono h(om)o com(e) tu.

[3] Ingiurie recan., 1351-96, [1384], pag. 486.13: Ad chi fai tu le fiche, moscha sanguenente, che ei come uno pedeto d'aseno; che se te pilglio, te mo' trasino sino fino ala porta.

3 Fig. Il corpo, contrapposto all'anima.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 38.40, pag. 135: Lo deiunare piaceme, e far granne astinenza, / per macerar mio aseno, che non me dia encrescenza...

4 [Zool.] Locuz. nom. Asino selvatico: lo stesso che onagro.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 43, pag. 152.17: E sappiate che questo asnessalvatico, che l'uomo chiama onagro, a ciascuna ora del dì e della notte grida una volta, sì che l'uomo può bene conoscere le ore, e sapere certamente quando è pare il dì con la notte, e quando no.

[2] Gl Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 6, pag. 26.10: Della natura de l'asinosalvatico. L'asino salvatico si è uno animale che è pigro e disformato, et ave una voce molto orribele a raggiare e non raggia secondo che lli altri raggiano.

5 Locuz. nom. Asino vergato: animale, prob. simile all'asino, con manto a strisce. || Non det.

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 139.30: E menaro co lloro uno piccinacho morto ed uno vivo e uno asinovergato.

[2] Gesta Florentin. (ed. Santini), XIV pm. (fior.), pag. 121.14: E in questo anno venne in Firenze l'asinoverghato, che 'l mandava il tartaro a' re di Francia.

6 [Zool.] Animale simile all'asino, con un corno.

[1] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 172.32: Et è in India axeng chi ha una corna, sì com' dis Aristotel, et ha quel corn entre tute doe le orecle, e tut l'altr corp è simel a l'asen salvadeg, ma no è bestia de granda ferità né de granda scotizanza.

7 [Astr.] Nome (interpretato dall'arabo) di una stella della costellazione del Cancro.

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 2, pag. 112.14: E la IIJ è la meridionale di queste due dinanzi. E chiamansi queste due stelle dinanzi in arabico alhymarayn, che vuol dire 'li due asini'. E chiamansi altressì: li nasi.

8 [Milit.] Macchina da guerra simile alla catapulta.

[1] Gl Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 5, pag. 22.2: La moita iente fu morta e presa. Moita robba fu guadagnata. Senza defesa fu guadagnato uno esmesurato trabocco lo quale aveva nome asino.

[u.r. 07.03.2021]