ASMA s.f.

0.1 asima, asma, asmo.

0.2 Lat. asthma (LEI s.v. asthma).

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cura uccelli di ratto, XIV in. (tosc.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.); Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).

0.5 Anche s.m. (asmo).

Per le discussioni intorno al genere del lemma, masch. o femm., cfr. il rinvio del LEI, 3, 1919, n. 1.

0.6 N Il masch. asmo in Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), interpretato secondo Contini, coincide con la prima att.; ma cfr. DEI s.v. asmo (mal dell'asmo), che suggerisce 'dolori colici, dissenteria', con una diversa etimologia da Erasmus (mal de San Rasmo).

Doc. esaustiva.

0.7 1 [Med.] Condizione morbosa, sia degli uomini, sia degli animali, caratterizzata da una intensa difficoltà respiratoria. 2 Estens. Affanno.

0.8 Raffaella Pelosini 03.01.2000.

1 [Med.] Condizione morbosa, sia degli uomini, sia degli animali, caratterizzata da una intensa difficoltà respiratoria.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 21.27, pag. 136: A me vegna la podagra, / mal de ciglio sì m'agrava; / la disenteria sia piaga / e le morroite a me se dia. / A me venga el mal de l'asmo, / iongasece quel del pasmo, / como al can me venga el rasmo / ed en bocca la grancìa. || Ma cfr. 0.5.

[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 35.25: Capitol de asma.

[3] Cura uccelli di ratto, XIV in. (tosc.), pag. 22.2: Gli astori, i falconi e gli sparvieri, i quali hanno l'asma, ammaestriamo che siano così curati.

[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 98.21: Prima parea che le budella fossero arse, e affaticate di fiamme: lo rossore era dimostramento: e parea ch'avessono l'asima.

[5] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 96, pag. 352.26: Se alcuno berae lo fiele del'orso, lo peso di .vij. grani, trito con mele et acqua calda, vale contra asma et contra emoroidas et remuove la ventositade.

[6] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 333.4: Il migliore giacere e il più sano, è il giacere boccone, o quasi; però che tutte le membra dentro stanno nel luogo loro: se non fusse già che la persona avesse tossa o asma o altra infermità, che gli facesse ambascia o noia lo stare boccone.

[7] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 26, pag. 188.25: Fauni furono certi dimoni [[...]] e secondo Santo Ysidero questi son quelli spirti che alcuna volta giacciono colle femine e alcuna volta si pongono in sul petto dell'uomo addormentato e gravanlo sì che pare a lui affogare d'asima.

2 Estens. Affanno.

[1] Poes. music., XIV (tosc., ven.), Zaccaria ball. 3.11, pag. 311: Picciola nel giardin mi t'allevai / pargola pianta e pura: / mo ti [dimostri] salvatica e dura / cangiando la tua vista. / Piango con asma trista, / se non si retra 'l tuo benigno sguardo.

[u.r. 07.03.2022; doc. parzialm. aggiorn.]