ĄSOLA s.f.

0.1 ansole, ansoli, ąsiole.

0.2 Lat. ansula (LEI s.v. ansula).

0.3 Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.).

In testi sett.: San Brendano ven., XIV.

0.5 Anche s.m. (ansoli), in contesto dubbio (v. 2).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Sorta di occhiello (usato nelle allacciature), o allacciatura (in genere). 1.1 Legaccio, cappiolo (per tende). 2 [Per prob. fraintendimento dell'originale:] tipo di calzamento.

0.8 Milena Piermaria; Rossella Mosti 25.02.2000.

1 Sorta di occhiello (usato nelle allacciature), o allacciatura (in genere).

[1] San Brendano ven., XIV, pag. 256.12: E como elo ave dito cusģ, elo li vene incontra uno molto belo zovene ben vestido e molto adorno, e iera molto plasevele criatura da veder, tuto frisiado de gran frisi d'oro, con piere preziose e con asč man de ąsiole e con splegeti e vegnando cantando dolzementre una plasevele canzon da oldir e aveva uno sparvier in man.

1.1 Legaccio, cappiolo (per tende).

[1] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 26, vol. 1, pag. 381.1: [4] E l'ansole di giacinto nelli lati e sommitadi delle cortine farai, acciņ che insieme si possano accostare. [5] Cinquanta ansole la cortina avrą in ciascheduna parte, cosģ composte che l'anse vengano, e l'una a l'altra si possa acconciare.

2 [Per prob. fraintendimento dell'originale:] tipo di calzamento.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 13, pag. 583.3: Maravigliosamente e quello artefice, il quale nell'opera del suo guiderdone sostenne che il suo cucitore disputasse de' calzamenti detti Crepida e Ansoli. || Cfr. Val. Max., VIII, 12, ext. 3: «Mirifice et ille artifex, qui in opere suo moneri se a sutore de crepida et ansulis passus...».

[u.r. 20.02.2018]