ASOMARE v.

0.1 asomi.

0.2 Etimo incerto: da soma? || Cfr. DEI s.v. assomare.

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Voce estremamente dubbia. Diversa la lettura di Minetti, Sondaggi, pp. 70-71, ripresa da CLPIO: ch'e' fere me sì forte il mal ma' som[m]i, «visto che il mal d'amore da voi indotto assilla me altrettanto dolorosamente (comunque più che [[...]] non riesca ad assommare nelle mie parole)».

0.7 1 Domare (?).

0.8 Linda Pagnotta 25.11.1999.

1 Domare (?).

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 114.11, pag. 196: Conchero sì che l'almo di ben soma, / se lo fero di voi torna dolze almo, / che fere me si forte, il mal m'asomi. || Forse così interpretabile: «Confido che l'illustre, benefico [Amore], se il vostro crudele animo che così tanto mi ferisce diventerà dolce, pieghi, soggioghi il mio male» (oppure 'consumi' [?]: cfr. assommare 1 3).

[u.r. 20.02.2018]