ASPECCHIARE v.

0.1 aspechia, aspechiandose, aspechio, aspicchiare.

0.2 Da specchiare.

0.3 Mezzovillani, 1326/27 (bologn.): 2.

0.4 In testi sett.: Mezzovillani, 1326/27 (bologn.).

N Att. solo bologn.

0.5 Sulla forma aspicchiare cfr. il commento all'esempio sotto 3.

0.7 1 Pron. Riflettere la propria immagine in uno specchio o in una superficie lucida (d'acqua). 2 Pron. Fig. Riconoscersi (in una sentenza, in un parere, nel senso di condividere le stesse opinioni). 3 Fissare lo sguardo con ammirazione (su qno).

0.8 Raffaella Pelosini 29.02.2000.

1 Pron. Riflettere la propria immagine in uno specchio o in una superficie lucida (d'acqua).

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 25, 16-30, pag. 518, col. 1.13: Çoè a dire: 'Se tu pensassi come nostra ymagene s'aspechia in lo spechio, no te parà duro a pensare come l'ombra si spechia ne l'aere che l'àe presa, dove vede omne soa efigie e figura'.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 30, 109-117, pag. 678, col. 2.8: In acqua; çoè s'aspechia 'in l'acqua' della valle, che gli è presso.

2 Pron. Fig. Riconoscersi (in una sentenza, in un parere, nel senso di condividere le stesse opinioni).

[1] Mezzovillani, 1326/27 (bologn.), 15, pag. 181: Et io aspeto da voi reluctante / udirne la sententia, nel qual specho / vago già di veder in lui m'aspechio.

3 Fissare lo sguardo con ammirazione (su qno).

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 9, 97-108, pag. 220, col. 2.3: Costei l'aerbòe, e feva de lui grande strassio; feva filare e naspare, ed ella sen mettea le soe arme e feva aspicchiare in lei; e ello tanto l'amava, che non se possé partire de quel paese... || La forma aspicchiare, diversa dalle altre dello stesso testo (aspechiare), può far ipotizzare l'influenza del lat. aspicere. Cfr. la fonte corrispondente: Ov., Her., IX, 127-128: «Ingreditur late lato spectabilis auro, / qualiter in Phrigya tu quoque cultus eras».

[u.r. 10.09.2008]