0.1 asperga, aspergasi, asperge, aspergerà , aspergere, aspergesse, aspergette, aspergiendo, aspergo, aspergono, aspersa, asperse, aspersi, asperso, asperzeli, asperzime.
0.2 Lat. aspergere (LEI s.v. aspergere).
0.3 Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311: 1.1.
0.4 In testi tosc.: Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).
In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Spruzzare, bagnare, inumidire; immergere. 1.1 [Relig.] Azione rituale purificatoria (e propiziatoria) dello spruzzare, bagnare (in partic. con l'acqua lustrale o col sangue di un animale sacrificale o di un uomo). 2 Spargere.
0.8 Raffaella Pelosini 20.02.2000.
1 Spruzzare, bagnare, inumidire; immergere.
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 23, 1-15, pag. 468, col. 1.13: lo vizio della gola vol sempre avere asperse le labre da umedo nutritivo, sí che per contrario la iustizia de Deo le fa sempre essere seche e aride finch'hano satesfacto.
[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 20, pag. 74.15: Ed imperò s'aspergono le foglie, o orbacche col vino, perchè si refrigerino, anzi che si cuocano.
[3] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 24, col. 2.14: Alle cateratte curabile, isperimento provato se ella fossi di XX anni vecchia: R. marcasita argentea nove peççi e falli così aspergere inn- olio vecchissimo nove volte...
- Intrans. Fig. Macchiarsi (del peccato).
[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 37.32: e volsi la fortuna que la manu di quillu fussi aspersa di lu peccatu di la morti de Athym, a lu quali lu patri avia cumandatu la guardia di sou fillyu...
- Fig. Scrivere.
[5] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Cupidinis II.115, pag. 201: Da indi in qua cotante carte aspergo / Di penseri, e di lagrime, e di 'nchiostro, / Tante ne squarcio, e n'apparecchio, e vergo.
1.1 [Relig.] Azione rituale purificatoria (e propiziatoria) dello spruzzare, bagnare (in partic. con l'acqua lustrale o col sangue di un animale sacrificale o di un uomo).
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 6.45, pag. 113: Meser, asperzime de isopo, / chi in peccao abundo tropo, / a zo che esca ben mundao / chi tanto sun contaminao.
[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 10, pag. 53.14: Andò lo diacono, e entrando al Goto che giaceva asperse le sue membra di quella acqua benedetta.
[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 206.14: Nello luoco dove fu muorto Stefano remase una pescolla de acqua. Ionto, fece scavalcare lo figlio e asperzeli sopra l'acqua dello sangue de Stefano in quella pescolla e disse: «Serrai cavalieri della vittoria».
[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 10, pag. 103.28: 'Va' e çeita sovra lo corpo de lo gotto <...>' chi iaxea asperse le sue menbre de l'aigua beneita.
[5] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Nm 19, vol. 2, pag. 108.12: [20] E chiunque non terrae questo modo, perirà di mezzo della sua congregazione; però che il templo di Dio hae maculato, e non è istato asperso dell'acqua della purgazione.
[6] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Eb 9, vol. 10, pag. 379.15: [19] con l'acqua e con lana sanguinosa e con isopo, fu sacrato il primo testamento e ancora quel medesimo libro della legge aspergette di sangue e tutto il popolo...
[1] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 15, pag. 81.13: E soddomiti usano el loro dilecto carnale aspergiendo el loro seme invano, e di questo scelerato pecchato sono due generationi di genti, l' una religiosi e maiestri in scientia, e genti che mostrano d' essare gente honesta...
[u.r. 20.02.2018]