ASPERITÀ s.f.

0.1 asperetate, asperità , asperitade, asperitae, aspertae.

0.2 Lat. asperitas, asperitatem (LEI s.v. asperitas).

0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).

0.7 1 Ruvidezza (al tatto, detto della veste). 2 Impervietà, selvatichezza (detto di un luogo). 3 Crudeltà, ferocia. 4 Condizione di vita dura e disagevole, piena di stenti; vita di dura penitenza.

0.8 Raffaella Pelosini 01.12.1999.

1 Ruvidezza (al tatto, detto della veste). || Cfr. asprezza 2.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 706, pag. 125: L'asperitae gravissima dra vesta e del giaser: / Diró imprima dra vesta, quent el la pò aver, / Po ve diró del legio, com el ge pò godher.

2 Impervietà, selvatichezza (detto di un luogo). || Cfr. asprezza 2.1.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 124.7: E allora Platone si partìo e andonne con suoi discepoli in Academia, in una villa di lungi a città, non solamente diserta, ma pestilente, acciò che l'asperità del luogo rompesse la volontà de la lussuria de la carne.

3 Crudeltà, ferocia. || Cfr. asprezza 5.

[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 507.9: La destra indulgentia massimamente piia le mente; la asperitade move odio e crudel battaie.

[2] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), II Prol. Gl, vol. 8, pag. 164.9: Però che nel principio della sua profezia comincia dalla grandezza della persecuzione, volendo trarre a penitenza i suoi auditori, acciò che considerando il male che dovea venire, e maravigliandosi della asperità della persecuzione, piuttosto s'affrettassono a far penitenza.

4 Condizione di vita dura e disagevole, piena di stenti; vita di dura penitenza. || Cfr. asprezza 7.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 6.21, pag. 79: Li miei ligitimi en asperetate, / tutto lo monno lo' fo conculcato.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 5, pag. 21.22: Quanto al peccato dell'ira si nuoce per opera quando batti il nemico tuo, o di mano o di bastone o di ferro, o che 'l tieni in carceri o in asperitade...

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 2, pag. 23.30: Unde elli fanno d'asperità più che li rimiti, et non ànno tecto di sopra.

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 146.226, pag. 650: Per che e' te digo de mi / che tuta grande aspertae / ch'è' ò soferto in fin a chi, / tuta me par gran docitate, / ché e', serviando a tar sengnor, / con sì segur pagamento, / che a tuti soi servior / dà vita eterna e, per un, cento.

[u.r. 20.02.2018]