ASPETTARE (1) v.

0.1 aspechia, aspechià', aspechian, aspecta, aspectà , aspectá, âspectà , aspectallo, aspectam, aspectammu, aspectamo, aspectan, aspectando, aspectandogli, aspectandu, aspectane, aspectanno, aspectano, aspectante, aspectanu, aspectar, aspectaràne, aspectaranno, aspectare, aspectari, aspectarilu, aspectarne, aspectarono, aspectasse, aspectassi, aspectassono, aspectasti, aspectata, aspectate, aspectatemi, aspectàtime, aspectato, aspectava, aspectavalo, aspectavamo, aspectavan, aspectavannu, aspectavano, aspectavanole, aspectavanolle, aspectavanolo, aspectay, aspecte, aspectè, aspectemo, aspecterae, aspecteremo, aspecteroe, aspectese, aspecti, aspectiamo, aspecto, aspectò, aspectola, aspectolo, aspectrà , aspectu, aspeg, aspegano, aspegeno, aspegia, aspegian, aspegiando, aspegiano, aspegiao, aspegiar, aspegiaran, aspegiare, aspegiaró, aspegiasse, aspegiava, aspegie, aspegio, aspegòn, aspeita, aspeità , aspeità', aspeitam, aspeitando, aspeitar, aspeitavam, aspeite, aspejterea, aspeta, aspetà , aspetada, aspetadho, aspetadi, aspetado, aspetam, aspetamo, aspetàmo, aspetando, aspetano, aspetàno, aspetar, aspetâr, aspetarà , aspetare, aspetarè, aspetaré, aspetaremo, aspetarete, aspetarì, aspetarmi, aspetarò, aspetarve, aspetase, aspetasemo, aspetaseno, aspetasse, aspetata, aspetatemi, aspetato, aspetava, aspetavalo, aspetavam, aspetavamo, aspetavan, aspetavano, aspete, aspeté, aspet-egi, aspetemo, aspeten, aspeteno, aspeterà , aspeteraggio, aspeterebe, aspeteroe, aspeti, aspetiamo, aspeto, aspetò, aspetòllo, aspetono, aspett', aspetta, aspettà , aspettaci, aspettado, aspettai, aspettali, aspettalo, aspettàlo, aspettambo, aspèttame, aspettami, aspettammo, aspettamo, aspettan, aspettando, aspettandogli, aspettandola, aspettandole, aspettandolo, aspettandone, aspettandosi, aspettandoti, aspettandu, aspettane, aspettano, aspettansi, aspettante, aspettanti, aspettanu, aspettanvi, aspettao, aspettar, aspettarà , aspettaravi, aspettarci, aspettare, aspettarebbe, aspettaremo, aspettarete, aspettargli, aspettari, aspettarla, aspettarli, aspettarlo, aspettarmi, aspettarne, aspettaro, aspettarò, aspettarogli, aspettaron, aspettarongli, aspettarono, aspettarsi, aspettarti, aspettasi, aspettasse, aspettasselo, aspettasser, aspettassero, aspettassi, aspettassimo, aspettassino, aspettassono, aspettaste, aspettasti, aspettat', aspettata, aspettate, aspèttate, aspettatemi, aspettatevi, aspettati, aspèttati, aspettato, aspettatto, aspettava, aspettavallo, aspettavam, aspettavamo, aspettavan, aspettavàn, aspettavannu, aspettavano, aspettavasi, aspettavate, aspettavi, aspettavo, aspettavono, aspette, aspettè, aspetterà , aspetterá, aspetteraggio, aspetterai, aspetteranno, aspettera'ti, aspetterebbe, aspetterebbeno, aspetterei, aspetteremo, aspetteresti, aspetterete, aspetteria, aspetterieno, aspetterò, aspetteroe, aspettevamo, aspetti, aspettiam, aspettiamo, aspettianla, aspettianne, aspettianvi, aspettiate, aspettile, aspettilo, aspettin, aspettine, aspettino, aspettinsino, aspetto, aspettò, aspettoe, aspettòe, aspettola, aspettollo, aspettone, aspettonno, aspettono, aspettoro, aspettorono, aspettossi, aspettoti, aspeytà , aspeytar, aspichiaa, aspichiar, aspichiassan, aspichiasse, aspichiava, aspichiavan, aspictamu, aspictandu, aspictandumi, aspictar, aspictari, aspictaru, aspictassiru, aspictati, aspictatu, aspictava, aspictavanu, aspitandu, aspitavam, aspittandu, aspittari, aspittarilu, aspittassi, aspittau, aspittavanu, asspectano, asspectavanu, asspectino, asspetare, asspeti, asspetta, asspettare, asspettate, asspettiamo, asspictatimj, especto, espetta, espettano, espettato, espettava, espetti, espettino, espetto, espettoe, ispectando, ispectassero, ispectrete, ispetta, ispettala, ispettare, ispettati, spectami, spectammo, spectando, spectano, spectao, spectare, 'spectare, spectassi, spectate, spectatemi, 'spectato, spectava, spectavano, spectò, 'spectò, speta, spetà , 'speta, spetai, spetamo, speta'n, spetando, 'spetano, spetar, spetate, spetava, 'spetava, spetéme, 'spetemo, speteria, speto, spetta, spettando, 'spettando, spettano, spettanti, spettare, 'spettare, spettarme, spettarsi, 'spettata, 'spettate, spettato, spettava, spettavan, spettavano, spetti, spettiamo, spetto.

0.2 Lat. expectare (DELI 2 s.v. aspettare).

0.3 Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Ritmo lucchese, 1213; Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Lett. sen., 1260; Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Lett. pist., 1320-22; Simintendi, a. 1333 (prat.); Lett. volt., 1348-53.

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Caducità , XIII (ver.); Poes. an. bologn., XIII; Doc. venez., 1307 (5); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.); Doc. padov., 1379 (2); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.); St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. assis., 1329; Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. cass., XIV.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.); Lett. catan. (?), 1370/79; Doc. palerm., 1380.

0.5 Locuz. e fras. aspettare tempo 1.1.

0.6 N Si comprendono nella voce le forme di spettare; cfr. a parte l'allotropo con assimilazione regressiva astettare e il latinismo espettare.

Si comprendono inoltre le forme senesi del tipo espettare, in quanto si considera prostetica e non etimologica la e- iniziale.

0.7 1 Attendere, con sentimenti di ansia, timore, speranza o desiderio, (l'arrivo o il ritorno di) qno, (il ricevere) qsa, (il verificarsi di) un evento, un periodo di tempo determinato o indeterminato, opportuno per il compiersi di un'azione o di un evento, ecc. (anche pron.). Assol. Essere in uno stato d'animo di attesa. 1.1 Fras. Aspettare (lungo) tempo: indugiare (lungamente); ritardare. 1.2 Fig. Avere come conseguenza, comportare (con sogg. astratto, anche in espressioni prov.). 1.3 Attendere qno o qsa come ciò che gli è destinato o preparato (con sogg. astratto o inanimato). 1.4 Fig. Stare attento, badare (in minacce). 1.5 Sost. Lo stesso che attesa. 2 Fermarsi in un luogo; arrestarsi (nel senso di sospendere un'azione), indugiare; esitare a compiere un'azione, ritardare il compiersi di un'azione. 2.1 Sost. Indugio. 2.2 Fig. Opporre resistenza (alla forza nemica). 3 Prevedere, mettere in conto qsa, immaginare l'accadere di un evento; andare irreparabilmente incontro a qsa (anche pron.). 3.1 [Prov.] Aspetta da altri quello che fai / hai fatto ad altri. 4 Riporre in qno la propria aspettativa, l'attesa di qsa; affidarsi a qno. 5 Riservare, serbare (qsa a qno). 6 Essere incinta. Aspettare (per) qno.

0.8 Raffaella Pelosini 15.01.2001.

1 Attendere, con sentimenti di ansia, timore, speranza o desiderio, (l'arrivo o il ritorno di) qno, (il ricevere) qsa, (il verificarsi di) un evento, un periodo di tempo determinato o indeterminato, opportuno per il compiersi di un'azione o di un evento, ecc. (anche pron.). Assol. Essere in uno stato d'animo di attesa.

[1] Ritmo S. Alessio, XII sm. (march.), 251, pag. 28: Quando giva mendicando, / lu su talentu condonanno, / en grande afflittione stando, / iaci'ennanti en sancti entrando, / [l]e dominice de Deu spectando...

[2] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 438, pag. 615: sì tosto con' lo spirito è dal corpo sevradho, / un laz li çet'al colo sì l'à encatenadho, / entro l'infern lo porta o' el fi aspetadho...

[3] Ritmo lucchese, 1213, 39, pag. 48: Dell'un faccia tal vendetta, / l'altro a casa non l'aspetta.

[4] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 84.26: Remo vencendo l'oste primo e retolta la preda, retornao a mmanicare co li soi e nnon spectao lo frate, ma sì manicaro tucta la vidanda.

[5] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 185.1: Noi potemo acquistare la benivolenza delli uditori dicendo le buone pertenenze delle loro persone e lodando le loro opere per fortezza e per franchezza e per prodezza, per senno e per mansuetudine, cioè per misurata umilitade, e dicendo come la gente crede di loro tutto bene et onestade, e come la gente aspetta la loro sentenza sopra questo fatto, credendo fermamente che fie sì giusta e di tanta autoritade che in perpetuo si debbia così oservare nei simili convenenti.

[6] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 851, pag. 129: Oi De, quent grand angustia aver cotal speranza, / Com pò ess gram lo misero ke apena in grand turbanza / E zamai no aspegia alcuna consolanza, / Ma pur pezoramento, zoè dobia pesanza.

[7] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 6: [14] Humiliati a D(omi)nedio (et) aspecta le suoi mane, et guardati che no(n) sii inge(n)gnato in stultitia (et) no(n) ti lassare correre in mactessa.

[8] Poes. an. urbin., XIII, 26.16, pag. 600: O peccatur' del mondo, de la morte pensate, / la qual cun gran pagura tucti quanti aspectate...

[9] Rinuccino, Rime, XIII sm. (fior.), 9o.2, pag. 116: Amore à nascimento e fiore e foglia, / poi vèn lo frutto, ch'è lungo aspet[t]ato...

[10] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 50, pag. 69.9: e anco imperciò che quando lo marito è morto, o d'alcuno pigliato, [la turtula] sempre l'aspecta e già mai non si coniunge con alcuno maschio...

[11] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 58.12, pag. 176: c'ho un mi' padre vecchissimo e ricco, / ch'aspetto ched e' muoi' a mano a mano / ed e' morrà quando 'l mar sarà sicco...

[12] Legg. S. Margherita, XIII ex. (piac.>ver.), 822, pag. 46: E la corona è aprestata, / E 'n Paradis tu e' encoronata, / E la porta te è averta, / Tuta la cort de cel t'aspeta.

[13] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 53.14, pag. 305: e i atri son poco o niente, / chi tute or la morte aspeitam; / e 'n lo mondo se deletam, / chi unca tanti n'à ocixi / con li soi fazi onor e rrixi.

[14] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 8.3, pag. 129: Escon per l'uscio che no· lle mostraro, / Vanno allo sposo ch'aspetta di fuori, / Dicono il lor tradimento a costui.

[15] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 19.16, pag. 375: Lo quale entrar solea dir la leggie, / Che quella donna che l'avea maschio, / XL giorni dovea aspettare...

[16] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 197, pag. 377, col. 1: vedeano li pagani / colli strominti in mani / ad fare lu sacrificiu, / aspectando beneficiu, / alli mali loro yduli...

[17] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 30.6: O fanciulla, figliuola di Peneo, io ti priego che tu m' aspetti...

[18] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 9, pag. 623.19: 221Considera, diletta anima, la vita superna nella quale te aspetta tutta la Deitade e tutti gli angeli e gli altri santi...

[19] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 22, pag. 62.22: Rivillandusj chillj duy monachi, ricuntaru l'unu all'autru lu sompnu ky aviano vistu, ma non che davano grandi fide allu sompnu, aspectandu a sanctu Benedictu ky divissj veniri, comu li avia prumisu.'

[20] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 22.20: Ca commu issa stava in unu oratoriu picholu, aspitandu risposta a chò que issa audissi alcuna vuci convinivili a sua intenciuni...

[21] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 49.13, pag. 208: Io non so ch'io m'aspetti; / perchè, poi che qui sono, ora non prendo / di questa i tanti affannati diletti?

[22] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1192, pag. 76: Vedete el lato averto per donarve / ogni perfeto dono, e poi vedete / li piedi afiti pur per aspetarve, / si che ogni grazia che pensar volete, / avrete dal mio fiol zusta e vera, / se de sua pasion ve dolerete.

[23] Lett. volt., 1348-53, pag. 205.32: ma vaghi de conpiacerti e no· guastare el servixio che fato habiamo, aspetiamo de parlare al deto ser Nicholao de chorto, al quale no habiamo potuto parlare però che stato è in nostro servixio a Bologna...

[24] Gl Gramm. lat.-aret., XIV m., pag. 38, col. 1.11: Prestolor, ris, per aspectare. || Cfr. anche, nello stesso testo: «Moror, ris, per aspectare e per essere aspectato», pag. 40, col. 1.18.

[25] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 104, pag. 104: Quando tu voi seminare formento / Al primadiço sta sempre atento, / E però semina de setembre / Com' è compide le vendeme, / Pur che stia ben la coltura, / None aspetare mai la fredura, / Che 'l fredo non lassa germigliare / E sotto la terra lo fa marçare...

[26] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 30.14, pag. 110: Ma tutti i miei pensier convien che dorma / Finchè la notte non si discolora: / Così, perdendo il tempo, aspetto l'ora. / E se innanzi di me tu la vedesti, / Io ti prego, Sennuccio, che mi desti.

[27] Doc. padov., 1379 (2), pag. 60.32: Mes(er) Charllo de Durazo se speta ogno dý i(n) Buda.

[28] ? Doc. palerm., 1380, 5, pag. 244.17: qualunquata pirsuna cuntravinissi contra li priditti ordinacioni oy alcuna di kissi, sia tinutu et diia pagari omni chascuna volta la quali cuntraverrà a li priditti capituli oy parti di kissi, pagari unci VJ, d'aplicari la mitati a li ditti bankeri ordinati pir la curti, et l'autra mitati a la ditta Universitati; li quali non sia licitu nè a lu dittu Manfrè remittiri; et si la rimitissiru ipsi sianu tinuti di pagari la ditta pena a lu dittu magnificu signuri admiraglu, nulla da illa gratia d'aspittari. || Emendamento dell'editore: ms. dasputtari; cfr. Palumbo, p. 244, n. 26, che annota inoltre: «Ma il senso non risulta chiaro, forse: "senza aspettarmi nulla da sua grazia" (l'ammiraglio)».

[29] Stat. cass., XIV, pag. 108.23: alcuna cosa de p(ro)p(ri)a volu(n)tate (et) «con alegricza de lu Sp(irit)u S(an)c(t)o» offera a Dyo, czoè levare del corpo suo de lu manducare, de lu bev(er)e, de lu dormire, de lu favellare, de lu iocare, de lu ridere et con s(an)c(t)u desideriu (et) alegricza aspecta la s(an)c(t)a Pascha.

[30] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 40, pag. 266.27: Per la quar cossa certamenti devemo intender e tenei' che le dite cose non vi' per sì, che pro' li fuse, ma per noi li quai la divina paciencia ancora aspeita...

[31] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 15.11, pag. 232: Vegnine a mi, e non fati più demora, / ch'e' pur v'aspeto, chiamandove tutora.

- [Prov.] Non aspetti domani, chi può far oggi.

[32] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 42.7, pag. 97: Non aspetti doman chi pò far oggi; / servi l'huom fede et miri a cui s'apoggi.

1.1 Fras. Aspettare (lungo) tempo: indugiare (lungamente); ritardare. || Cfr. anche 2.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 7, pag. 36.5: Addunque aspettatempo di parlare, fin a tanto che tu vedi che tu sia udito...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 2, pag. 266.4: E qui non è da trapassare con piede secco ciò che si dice in 'tempo aspettare', imperò che potissima cagione è della mia mossa; ma da vedere è come ragionevolemente quel tempo in tutte le nostre operazioni si dee attendere, e massimamente nel parlare.

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 30, cap. 10, par. 1, pag. 465.25: Se noi avemo ad ammonire l'adirato, in ciò massimamente si conviene aspettaretempo.

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 10, pag. 371.26: e incominciarono ad aspettartempo al loro viaggio, il quale molto più si prolungò che 'l loro avviso non estimava.

[5] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 7, pag. 27.10: Et livandu li ochi, et illu di longu, luchendu la luna, vidi quistu grandi Sarachinu armatu, et non aspittandu lu so armigeru, chi li portava l'arma, ne per aventura, tempu aspettandu, quillu Sarachinu fugissi, cum grandi impetu li va adossu...

[6] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 26, pag. 390.6: e se pur doveria, che tosto fosse, ché già doveria esser stato: «e però più me agrava», dice D., «quanto più m'atempo», idest aspeto tempo.

[7] Lett. catan. (?), 1370/79 (2), pag. 159.11: Sachati, patri, ki eu aspectay loncu tempu pir potiri riturnari a lu venerabili mo[na]steriu et a li vostri pedi, ki pir quatru anni eu sì aspectay...

- [Prov.] Chi aspetta tempo, tempo perde.

[8] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 8.36, pag. 115: Agiatende pietanza / e senza dimoranza, / ca chi bene vol fare / non doveria tardare: / omo che tempo aspetta, tempo perde.

[9] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 12, pag. 636.4: Però, chi tempo aspettoe, tempo perdee; e chi tempo perdee, tempo aspettato non vide.

[10] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 66, pag. 447.10: che ogni mondano diletto si dee più tosto prendere che mondana noia ne segua, anzi che mondana noia per mondano diletto aspettare, però che chi tempo ha e tempo aspetta, tempo perde.

1.2 Fig. Avere come conseguenza, comportare (con sogg. astratto, anche in espressioni prov.).

[1] Galletto, XIII sm. (pis.), 1.45, pag. 285: Dall'alta donna che m'ha sigurato / col su' aulente flor che m'ha donato, / bon cominciare aspetta compimento.

[2] Terino da Castelfior., XIII sm. (tosc.), canz. 2.28, pag. 141: e prenderonne sagio / dal detto dell'om sagio: / debol cominciamento / aspetta assai meglior seguitamento.

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 16.1779, pag. 235: Se vuoi dell'invidioso far vendetta / E con più accesa fiamma far languire, / Accostati a virtù che il bene aspetta...

1.3 Attendere qno o qsa come ciò che gli è destinato o preparato (con sogg. astratto o inanimato).

[1] Caducità , XIII (ver.), 140, pag. 659: una vil fevra en lo leto te çeta, / de dì en dì la morto sì t'aspeta.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 94, pag. 290.36: e dice, perchè l'uomo de' fare ciascuna cosa: che utile aspetta colui, ch'ubbidisce i comandamenti.

[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 128.10: E che fine aspetta la città!

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 50, pag. 327.19: Noi ti preghiamo che tu ti conforti, con ciò sia cosa che noi manifestamente conosciamo che con aperte braccia felicità non pensata t'aspetta, alla quale gl'iddii tosto te e noi con prosperevole tempo, come cominciato hanno, ci portino -.

[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 243.18: Te, Turno, te aspettarà pena di tristizia da non nominare, e con tardi voti farai riverenzia alli Dei, perciò che a me è apparecchiata la posa; e ogni porto mio, e in aperto so spogliato di morte felice.

[6] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 26, pag. 144.17: se non che lo Ispirito, per tutte le cittadi e luoghi ch'io passo, mi protesta e mostra, che catene e tribulazioni molte mi aspettano in Gerusalem.

[7] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 4, 36, pag. 63.22: «Questa preson e quisti tormenti aspeta ti e li toy seguaçi.

[8] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 5.11, pag. 550: me fe', considerando vostra etate, / immaginar che, ne la più perfetta, / vera beatitudine v' aspetta.

1.4 Fig. Stare attento, badare (in minacce).

[1] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 245, pag. 333: Disse: «Or m'aspecta, perfidu, che s'yo de man te scappo, / ka par' così feroce, / con tal catene legote, con tal grampe te adgrappo, / ke faray morte atroce...

1.5 Sost. Lo stesso che attesa.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 11.21, pag. 148: anti mi fa allegrare / in voi pensare - l'amorosa voglia: / con gioi par che m'acoglia / lo vostro innamorare, / e per dolce aspettare / veder mi pare - ciò che mi s'orgoglia.

2 Fermarsi in un luogo; arrestarsi (nel senso di sospendere un'azione), indugiare; esitare a compiere un'azione, ritardare il compiersi di un'azione.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 13, pag. 167.7: e nnon onni vostro laccio solvere 'spettate, - ché, sòltone voi uno, el Diaule n'aggroppa due -, ma solvete e ronpete e tagliate via, e chi più avaccio può, piò avaccio scanpi!

[2] Poes. an. urbin., XIII, 26.39, pag. 600: O peccatur' del mondo, non gite pur tardanno, / e dde be[n] retornare non gite indutïanno, / ké nnel vostro aspectare pot'essare gran danno, / pote venir la morte e ddarvo gran basseça. / Mentre vui aspectate la morte pò venire...

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 28.3, pag. 211: Quando alcum ben te vem a mam / o bon lavor da dever far, / tosto lo fa': no aspeitar / ni ge dài termen a deman.

[4] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 10, docum. 1.8, vol. 3, pag. 320: Breve t'insegno perché 'l mio montare / posso poco aspectare.

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 16.14, vol. 1, pag. 260: A le lor grida il mio dottor s'attese; / volse 'l viso ver' me, e «Or aspetta», / disse, «a costor si vuole esser cortese....

[6] Stat. assis., 1329, cap. 12, pag. 176.19: Né etiamdio l'uno dega parlare fine che l'altro parla; ma aspecti fine che 'l primo averà finito el dicto suo.

[7] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 16, pag. 298.3: aspettati tu, che ne pari a l'abito della nostra terra pessima.

[8] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 215.4: Se[n]tendo che Peruscine cie cavalcavano, se levaro da oste e no vosero asspetare.

[9] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 1, pag. 5.22: [5] Doncha e' no voglio che quanto al presente tu me buti inance quella vegia sententia e opinion falsa, la qual apè de tì à fachio gran demora; ma aspechia un poco e vezerê l'ovra de le nostre parole e lo so' conbate'...

[10] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 185.2: «Aspettatevi qui e non vi partite insino ch'io non torno, e nonn- è a voi lecita cosa a venire e trovare colui che abita qua su [sanza] sua parola e licenzia...

[11] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 192.15: Non se parao allo principio. Aspettao fi' che lo castiello fu forte guarnito.

2.1 Sost. Indugio.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 3, pag. 199.16: In tutte maniere, giace lo nostro migliore nello 'ndugio, che noi avemo la vivanda, e li nostri nimici la fame. [[...]] Nullo altro bene ci è che l'aspettare.

[2] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 26.13, pag. 742: e lo 'ndugiar sì vien da gente avara, / e l'aspettar sì è vita noiosa / più che d'un vecchio quando gioca a zara.

2.2 Fig. Opporre resistenza (alla forza nemica).

[1] Lett. sen., 1260, pag. 271.9: (E) sapi ch'elino àno sì grande paura di noi (e) de' nostri chavaieri ch'elino si sco[n]pisciano tutti, (e) non aspetano in neuna parte là 've eglino siano.

[2] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 34, pag. 149.19: Ma sì tosto come voi veniste in questo luogo lo diavolo sapea bene come voi eravate vergine et puro et netto d'ogni peccato sie com'omo terreno, et non potea aspectare alla vostra força, ançi se n'andoe et perdeo tutto lo podere pe· lla vostra venuta.

3 Prevedere, mettere in conto qsa, immaginare l'accadere di un evento; andare irreparabilmente incontro a qsa (anche pron.).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 26, pag. 94.4: Et Marzial disse: chi si confida del senno di giovani, aspetta ruina.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 368, pag. 15: Ki serv a re segnor, aspeg re pagamento.

[3] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 42, pag. 42.25: e per le dette cose corrono molte genti a vedere, e aspettan di vedere un bellissimo giuoco...

[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.61, pag. 11: «Per lo parlar c'hai fatto, tu lassarai lo vino, / né a pranzo né a cena non mangerai cocino; / si più favelle, aspèttate un grave disciplino; / questo prometto almino, non te porra' mucciare».

[5] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 57, pag. 301.11: e sì che li nostri segnori, seguitando l'amore e la bona volontà de· loro padre, abian vu' per devoti e fedeli, participando con vue quela grande exaltatiom e victoria che igi se aspectane avere.

[6] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 6, pag. 9.29: Quivi t'è conceduto di fare la cittade, quivi t'aspetta di riposare delle tue universe fatiche...

[7] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 82, pag. 166.28: Nel cui tempio servivano vergini; che, come del fuoco non nasce alcuna cosa, così della vergine non si dé aspettare figliuoli.

[8] Niccolò de' Scacchi, p. 1369 (ver.), 18, pag. 572: Poscia de l'altra giente / Chi potrebe contar i lor difecti, / Ch'a mal far non se pente? / Ma par chi pegio faccia, meglio aspecti.

3.1 [Prov.] Aspetta da altri quello che fai / hai fatto ad altri.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 25, pag. 280.19: E l'Apostolo, ne la pistola, disse: aspetta da un altro quel che tu fai.

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 33, cap. 1, par. 9, pag. 481.8: Seneca ne' Proverbj. Aspetta da un altro quello che tu hai fatto ad altrui.

[3] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 35, pag. 243.25: Aspetta d'altrui quello ch'hai fatto a lui.

4 Riporre in qno la propria aspettativa, l'attesa di qsa; affidarsi a qno.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 18.47, vol. 2, pag. 300: Quanto ragion qui vede, / dir ti poss'io; da indi in là t'aspetta / pur a Beatrice, ch'è opra di fede.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 17.88, vol. 3, pag. 287: A lui t'aspetta e a' suoi benefici; / per lui fia trasmutata molta gente, / cambiando condizion ricchi e mendici...

[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, 1.39, pag. 136: Tu cernerai che tal signor dispetta / I malvagi tiranni riveriti / Dal miser popol ch'a lor solo aspetta, / E di tal patria gli vedrai sbanditi».

5 Riservare, serbare (qsa a qno).

[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 4, pag. 22.22: E però, se noi considerassimo bene e con diligenzia quanto beneficio è quello che Dio ci aspetta...

6 Essere incinta. Aspettare (per) qno.

[1] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 10.220, pag. 106: O figliuol mio, di sì gravosa morte / non mi guardava, per te aspectando. / Te aspectando, tuttora sospiro / che discendessi a la mia basseçça...

[u.r. 06.09.2019]