0.1 aspecte, aspecti, aspecto, aspectu, aspeto, aspetti, aspetto, aspiecti, aspiecto, aspietto, espetto, 'spetto.
0.2 Lat. aspectus (LEI s.v. aspectus).
0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 4.
0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Doc. sen., 1297; Lett. sen., XIII u.v.; Poes. an. pis., XIII ex. (3); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); IV Catilinaria volg., 1313 (fior.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Stat. lucch., XIV pm.
In testi sett.: Elucidario, XIV in. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Stat. perug., 1342; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 Si comprende anche la forma con diverso pref. espetto, att. solo in Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.) e in Lett. sen., 1321.
Locuz. e fras. nell'aspetto di 1.1; nel primo aspetto 1.1, 1.2.
0.7 1 Azione del guardare; vista, sguardo. 1.1 Locuz. 1.2 Fig. Vista interiore, conoscenza intellettuale; considerazione, riflessione. 2 Veduta, campo visivo. 3 Ciò che appare, l'apparenza esterna di cosa fisica e visibile; immagine, figura; forma esteriore. 3.1 [In partic.:] sembiante umano, conformazione fisica; [anche:] volto, faccia. 4 [Astr.] Posizione delle coppie di pianeti o astri.
0.8 Raffaella Pelosini 30.01.2001.
1 Azione del guardare; vista, sguardo.
[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 9.5, pag. 91: El basalisco serpente occide om col vedere, / lo viso envenenato sì fa el corpo perire: / peio lo vostro aspetto fa l'anime perdire / a Cristo, dolce scire, che care l'ha comparate.
[2] Lett. sen., XIII u.v., pag. 50.22: Non si cessi da la vostra memoria che ogne fameglarità di femmina è pericolosa, la sua faccia gitta fiamma, l'aspetto è venenoso...
[3] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 48a, pag. 99.19: raxon perké, sì com lo nostro aspecto no pò sentire lo splendore del sole, in tale maynera illi no pòn sostenire lo splendore de la iustixia.
[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 6.89, pag. 115: Messer, stravozi to aspecto / e no veí me' defeto.
[5] IV Catilinaria volg., 1313 (fior.), pag. 52.12: volgiesi dinazi agli ochi miei l'aspetto di Cietego e il furore di colui che ismania nel tagliamento di voi.
[6] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 33.105, vol. 2, pag. 580: E più corusco e con più lenti passi / teneva il sole il cerchio di merigge, / che qua e là, come li aspetti, fassi, / quando s'affisser, sì come s'affigge / chi va dinanzi a gente per iscorta / se trova novitate o sue vestigge...
[7] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 450.33: La quale quando Pari li suoi aspetti degli ochi molto con allegrezza mira e punge verso Elena, sempre si ritrovava gli aspetti di Elena cogli suo mescolare.
[8] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 1, pag. 22.6: Mentre che queste cose al Trojano Enea pajono da maravigliare, mentre che si maraviglia, e sta fermo in ciascuno aspetto...
[9] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 33, pag. 38.11: Luogo dee essere nella villa per lo letame, e sie luogo, che abbondi d'umore, e dilungato per lo fetore dall'aspetto della corte.
[10] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 42, pag. 155.13: «Se e' non sotrago lo corpo da li aspecti corporai, non ve mostrerò che cosa sea l'amor de lo Spirito Santo...
- Locuz. avv. Nel primo aspetto: a prima vista.
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 85, pag. 471.31: A fronte alla porta di questa, sopra una colonna, la quale ogni uomo che la vedesse la giudicherebbe di fuoco nel primo aspetto, tanto è vermiglia e lucente, dimora il figliuolo di Venere ignudo con due grandissime alie d'oro...
[2] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 140.15: e viziosamente operando, come Licaon fece, cade in infamia, e, quantunque nel primo aspetto paia uomo, quella bestia è dinominato, i vizii della quale sono a' suoi simiglianti...
- Locuz. prep. Nell'aspetto di (qno): al cospetto, alla vista di qno; davanti a qno.
[3] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 42, pag. 77.10: E grande vergogna e rimproverio ricevaranno nell'aspetto della mia Veritá e di tutti e' beati.
[4] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 48, vol. 1, pag. 250.15: [15] E benedisse Iosef suo figliuolo, e disse: Iddio nel cui aspetto andarono li padri miei Abraam, Isaac, e Iddio il quale pascette me dalla fanciullezza mia insino al presente dì...
1.2 Fig. Vista interiore, conoscenza intellettuale; considerazione, riflessione.
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 13.2787, pag. 294: Così il peccato cieca il nostro aspetto, / Che non vedemo l'inganno del mondo / Come noi prende e volve a gran diletto.
[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 4, vol. 1, pag. 175.12: Mayurmenti inaltimu li nostri curagi e li nostri spiriti, debilitati per aspectu di la munita, ricrijmuli per memoria di lu antiquu tempurali.
- Locuz. avv. Nel primo aspetto: a una prima considerazione.
[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 40, pag. 356.10: gli altrui consigli sempre nel primo aspetto sono appariti più belli, ma ad usare i miei sono stati migliori...
1.2.1 [Filos.] Intelligenza (angelica, umana e divina).
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 11.29, vol. 3, pag. 176: La provedenza, che governa il mondo / con quel consiglio nel quale ogne aspetto / creato è vinto pria che vada al fondo...
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 32.64, vol. 3, pag. 532: Lo rege per cui questo regno pausa / in tanto amore e in tanto diletto, / che nulla volontà è di più ausa, / le menti tutte nel suo lieto aspetto / creando, a suo piacer di grazia dota / diversamente; e qui basti l'effetto.
[1] Doc. sen., 1297, pag. 1.13: che tutte e ciascune finestre di cotale casamento e casa, le quali avessero aspetto nel Campo del Mercato, si debbano fare a colonnelli e senza alcuni ballatoi fare.
3 Ciò che appare, l'apparenza esterna di cosa fisica e visibile; immagine, figura; forma esteriore.
[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 32, pag. 209.7: Unde ella è acqua chiara per aspecto, ma non per opra.
[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 7, pag. 313.6: Poi, navicando presso a' lidi di Circe, udiron gemiti e ire di leoni e d'orsi e di setoluti porci e di lupi, i quali non si lasciavano legare; i quali d'aspetto d'uomini la crudele dea Circe colle potenti erbe avea convertiti in animali.
[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), Proemio, cap. 4.29, pag. 12: E vedrai lor fighure ritratte / Sicondo il propio espetto di ciaschuna.
[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 1.14, vol. 2, pag. 4: Dolce color d'orïental zaffiro, / che s'accoglieva nel sereno aspetto / del mezzo, puro infino al primo giro, / a li occhi miei ricominciò diletto...
[5] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 1.2001, pag. 250: Come la luce ha il suo proprio aspetto / Illuminando l'aria che risplende / Facendo agli occhi natural diletto, / Così del cuore è oggetto suo l'amore / Lo qual, se limitato, non offende / Né toglie alla virtute il suo valore...
[6] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 30, 1-12, pag. 706, col. 1.4: Da po' che l'A. à trattado ... di falsaduri delle monede, in questo intende de tratare di qui' li quali fono, per fraudar altri, falsificado lo suo aspetto e la soa apparencia im propria persona...
[7] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 8, pag. 150.16: Et poy trassiru fora in mezu killi campi killu grandi corpu mortu, a lu quali li <terribili> ochi non si putianu saciari di guardari, spicialimenti la terribili chera sua, ochi et pectu cumbuglati di situli, et ki da omni parti mustrava haviri aspectu di focu.
[8] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 76.5, pag. 621: Voi sète quella petra el cui aspetto / mirar mia mente già mai non se aretra, / sì ch'onne luce al ver li pare tetra / fòr che 'l vostro splendor qual solo affetto.
[9] Stat. lucch., XIV pm., pag. 72.17: Et nell'andare et nello stare et in tutti li loro movimenti nessuna cosa si faccia che offenda l'aspecto d'alcuno, ma facciasi quello che si convegna adla sua sanctitade.
[10] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 34, pag. 11: L'aspecto dei lor visi era de fiori / lucenti assai più che raggio di sole / secondo la distantia dei collori.
[11] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 33, pag. 138.25: à voluto quelle virtù vere e reali, le quali paiono piccole e di piccolo aspetto negli occhi del mondo, ma dentro v'è el tesoro della gratia.
- Apparenza.
[12] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 2.79, vol. 2, pag. 29: Ohi ombre vane, fuor che ne l'aspetto!
- Visione, immagine onirica.
[13] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 7, pag. 82.20: Il crudele aspetto di questo sogno vince quello che seguita.
- Evento storico-politico di cui si è spettatori.
[14] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), Premessa, pag. 131.8: E io, scusandomi a me medesimo siccome insufficiente, credendo che altri scrivesse, ho cessato di scrivere molti anni: tanto che, multiplicati i pericoli e gli aspetti notevoli sì che non sono da tacere, propuosi di scrivere, a utilità di coloro che saranno eredi de' prosperevoli anni...
3.1 [In partic.:] sembiante umano, conformazione fisica; [anche:] volto, faccia.
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 5, pag. 11.10: So bene che Mario Consolo sempre volle cavalieri che fossero acerbi per aspetto, ma allotta era de' cavalieri maggiore abbondanza...
[2] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 11.26, pag. 233: Tu sonatore e cantator gradivo, / sentitor bono e parlador piacente, / dittator chiaro e avenente e retto, / adorno e bello 'spetto, / cortese lingua e costumi avenenti, / piacenteri e piacenti...
[3] Poes. an. pis., XIII ex. (3), 53, pag. 1355: «Questa donna a l'aspetto / simiglia nostra bella inperadrice».
[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 66, pag. 147.20: La terza maniera de' beni si è, andare misurato, portamento convenevole a buon uomo, bello aspetto, e piacevole.
[5] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 32.36: Qui è questo che yo vegio, dolce patre, che tanto honesto mustra lo seo aspecto?"
[6] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 134, pag. 388, col. 2: 'Catarina, / nobile fantolina, / lu tou nobile aspectu / pieno è d'ogni dilectu...
[7] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 4, ott. 61, pag. 126.11: Morte, tu mi sarai tanto soave, quant'è la vita a chi lieta la mena: già l'orrido tuo aspetto non m'è grave, dunque vieni e finisci la mia pena...
[8] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 1, pag. 78.9: Sguardandu killu genneru de lu re a sanctu Paulinu, e videndulu de bellu aspectu, adimandauli ki arti sapia fare.
[9] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 32, par. 8, pag. 773.34: Ma, già multiplicata negli anni e in bellezza, con tutto l'animo desiderava le nozze mie, le quali sperava che gl'iddii avessero promesse a degno giovane, per aspetto e per età simile a me, che era bella...
[10] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 47, par. 8, vol. 1, pag. 166.7: E de la etade se stia a la descretione del giudece overo del cavaliere, considerato l'aspecto del corpo de ciascuno e per l'ofitiale de la podestade e del capetanio...
[11] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [FraLan] ball. 77.1, pag. 190: L'aspetto è qui e lo spirito no, / donne, di lunge a me là dov'i' l'ho.
[12] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 165.16: Sio aspietto era bello e terribile forte.
- Estens. Decoro fisico.
[13] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 99.4, pag. 429: «Vedemmo» disse «'l volto suo nascoso, / nel qual non era decor né aspetto...
3.1.1 Atteggiamento, espressione del volto o della persona.
[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 3.18: giunse in su quel punto tutto istraco Innachindas, el quarto del numero de' detti Savj, tutto nello aspetto pensoso e nella faccia scuro e maninconioso, e ma' si conoscieva quasi che ti guardasse, sì andava col viso basso e chinato, e picolo di natura e sparuto molto.
[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 7, cap. 1, par. 11, pag. 139.27: Ma colui è sempre in onore, il quale come ha posato l'animo, così hae sempre composto l'aspetto.
[3] Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.), 1.50, pag. 235: Chi ha nemici e vuol lor morte dare / menim a llor, ché 'l doloroso aspetto / ch'io porto in vista gli farà finire.
[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 3.107, vol. 2, pag. 48: Io mi volsi ver' lui e guardail fiso: / biondo era e bello e di gentile aspetto, / ma l'un de' cigli un colpo avea diviso.
[5] Lapo Gianni, XIII ex./1328 (fior.), 15.8, pag. 601: dispuose giù l'aspetto segnorile, / parlando a' sensi tanto umilemente, / ch'ogni mio spirit'allora 'l saluta.
[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 11, pag. 79.15: Con le mani prese, nell'aspetto stupefatto stava il re Felice ad ascoltare le fitte parole...
[7] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 207, pag. 16: Io stava chossì tribulosa e stancha: / e quando io vidi lui in tal aspeto, / quanto me dolse a dir la lengua mancha.
[8] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 13, pag. 383.8: Poi si rivolse a quella enfiata, superba, labbia, cioè aspetto, E disse: taci, maladetto lupo.
[9] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 78.8, pag. 110: però che 'n vista ella si mostra humile / promettendomi pace ne l'aspetto.
[10] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 43, pag. 257.16: Mutasi l'aspetto nel viso, quando il viso è oltragiato, e ègli fatto ingiuria; e questa ingiuria, che è fatta nel viso, è la magiore che sia fatta a la persona, e così è tenuto.
4 [Astr.] Posizione delle coppie di pianeti o astri.
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 1, cap. 6, pag. 61.24: e tutte l'altre stelle e l'altre cose recevano lume da lui, e sia termine e guida de li planeti, e receveno bene e male da lui, male per coniunzione e bene per aspetto...
[2] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), III, 61, pag. 192.23: Noi troviamo che tre sono le cagioni del grande calore: l'una si è la propinquità de l'aspetto del sole, la seconda il diritto aspetto, la terza è dimoranza del diritto aspetto del sole.
[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 4, cap. 1, vol. 1, pag. 145.26: essendo il sole nel grado della sua esaltazione, e la pianeta di Mercurio congiunta a grado col sole, e la pianeta di Marti in buono aspetto dell'ascendente...
[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 11, pag. 122.6: se [[li navicanti]] non la [[questa Dea Dyana]] senteno ben fortunata e desposta inde la XI.a et inde la XII.a da li buoni aspiecti dell'altre bone planete, secundo che intendeno li astrologi, iamay non se metteno in viayo, e questa raysone usano li astrologi da chì allo presente.
[u.r. 20.02.2018]