ASPIRARE v.

0.1 aspira, aspirando, aspirano, aspirare, aspirava, aspiri, espirare.

0.2 Lat. aspirare (LEI s.v. aspirare).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

0.7 1 Tendere ardentemente con il proprio desiderio (a qsa o qno), anelare. Assol. Desiderare. 2 Fig. Colmare (le creature irrazionali) dell'ispirazione, illuminazione divina. 3 Immettere aria (fiato) nei polmoni, con il movimento proprio dell'inspirazione.

0.8 Raffaella Pelosini 29.02.2000.

1 Tendere ardentemente con il proprio desiderio (a qsa o qno), anelare. Assol. Desiderare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. c. 31.24, vol. 2, pag. 533: Ond'ella a me: "Per entro i mie' disiri, / che ti menavano ad amar lo bene / di là dal qual non è a che s'aspiri, / quai fossi attraversati o quai catene / trovasti, per che del passare innanzi / dovessiti così spogliar la spene?...

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 8. par. 13, pag. 246.13: il quale ella con le sue libidinose lusinghe a cittadine guerre incitato contro il suo fratello, quasi di quelle vittoria sperando, aspirava all'altezza del romano imperio...

[3] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 24, pag. 653.29: li quali a le potestarie e rectorie più per voluntà et ingordisia de segnoregiare e de retenere le terre in potestà de tyrania aspirano che per intencione d'aministrare justicia...

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3 part. 1, pag. 55, col. 1.8: e se non sa pensare nelle scritture, siccome detto è, almeno desideri e aspiri all'amore dicendo sempre in tutte le sue orazioni e petizioni:...

[5] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3 part. 2, pag. 69, col. 1.18: avvegna [sic] la mente amorosa iscorre per le piazze piane dell'amore, desiderando e aspirando più sente in un dì di mentale letizia che in migliara di dì non puote avere nè sentire ne' sozzi diletti delle vane cose.

[6] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 268.69, pag. 339: - Pon' freno al gran dolor che ti trasporta; / ché per soverchie voglie / si perde 'l cielo, ove 'l tuo core aspira, / dove è viva colei ch'altrui par morta...

[7] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 4.2, pag. 73: Felice stato aver giusto signore, / Ove 'l ben s'ama e più là non s'aspira, / Ove in pace respira / Il cor ch'attende per virtute onore.

2 Fig. Colmare (le creature irrazionali) dell'ispirazione, illuminazione divina.

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, pag. 225.24: Però che come l'onnipotente Dio aspirando e replendo le creature razionali vivifica e muove: così le cose invisibili, cioè gli angeli e le anime, empiendo muovono e vivificano li corpi carnali che si veggono.

[2] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 5, pag. 228.26: Ché como le omnipotente Dee, aspirando e inpiando la creatura rational, e vivifica e move le cose invisiber, così le cose invisiber, çoè li angeli e le anime, inpiando movem li corpi carnai chi se vên.

3 Immettere aria (fiato) nei polmoni, con il movimento proprio dell'inspirazione.

[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3 part. 4, pag. 83, col. 2.14: E ha la sua operazione al tutto da ogni intelligenza e operazione d'intelletto [rimossa] il quale affocato affetto è atato con tanta ampiezza e dilatamento e prontezza dalla parte di sopra, che si leva con maravigliosa tostanza di movimento, e anche più tosto che pensare non si può drittamente, a modo di colui che sospira e aspira il fiato nel corpo.

[u.r. 20.02.2018]