ASSASSINO s.m./agg.

0.1 asassini, asaxin, ascisino, asessini, asessino, assasim, assasini, assasinu, assassin, assassina, assassini, assassino, assesini, assesino, assessin, assessini, assessino, assissini, astistino, essessini.

0.2 Ar. hašišiya (DELI 2 s.v. assassino).

0.3 Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Carnino Ghiberti, XIII sm. (fior.); Betto Mettefuoco, XIII sm. (pis.);Cronica fior., XIII ex; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi);Stat. pis., a. 1327; Ingiurie lucch., 1330-84, [1331].

In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Adepto della setta orientale guidata dal leggendario Veglio della Montagna (anche nominato per antonomasia in contesti fig. per l'obbedienza cieca e la disposizione a uccidere e a morire a comando). 1.1 Chi uccide al soldo d'altri, sicario. 2 Chi pratica la violenza e l'uccisione, chi vive di violenza e di rapina. 2.1 Chi procura rovina e morte (col tradimento). 2.2 Fig. Chi arreca danno mortale (a qno o qsa). 3 Agg. Pronto a commettere omicidi (anche fig.).

0.8 Pietro G. Beltrami 25.09.2000.

1 Adepto della setta orientale guidata dal leggendario Veglio della Montagna (anche nominato per antonomasia in contesti fig. per l'obbedienza cieca e la disposizione a uccidere e a morire a comando).

[1] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 2.24, pag. 100: Sovr'ogn'agua, amorosa - donna, sete / fontana che m'ha tolta ognunqua sete, / per ch'eo son vostro più leale e fino / che non è al suo signore l'assessino.

[2] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.199, pag. 899: So chi 'ngannò i Saracini / e là ove falla i patarini, / com' se nudriga li assasini / e com' lo 'mperio Constantini / fu do[mi]nato...

[3] Carnino Ghiberti, XIII sm. (fior.), 1.46, pag. 54: Farò com' fedel fino, / sì come l'assessino, / ca per ubidir suo segnor san' fallo / v'aprende morte e non si 'nde [dà] cura.

[4] Betto Mettefuoco, XIII sm. (pis.), 51, pag. 295: Madonna, penso forte / de la mïa natura / che passa l'assessino / del Veglio de la Montagna disperato, / che per met[t]ersi a morte / passa in aventura...

[5] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 30, pag. 488: avegna ch'io non v'ag[g]ia fatta offensa, / se non fosse di tanto solamente, / che io v'amo e servo assai più lealmente / che l'asessino al Veglio de la Montagna.

[6] Memoriali bologn., 1279-1300, App. e, 34, pag. 95: E già fa lungo tempo sono stato / nel vostro amor sí forte inamorato / che vi deveria prender peccato / di me taupino, / ché voi m'avete nel vostro dominio / assai piú che 'l veglio l'assessino, / e di servire a voi sempre affino / ogna dia.

[7] Novellino, XIII u.v. (fior.), 100, pag. 352.4: Lo 'mperadore Federigo andò una volta infino alla montagna del Veglio, e fulli fatto grande onore. Il Veglio, per mostrarli com' era temuto, guardò in alti e vide in su la torre due assessini. Presesi la gran barba: quelli se ne gittaro in terra e moriro.

[8] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 41, pag. 58.19: E quando lo Veglio vuole fare uccidere neuno uomo, egli lo prende e dice: "Va' fa' cotale cosa; e questo ti fo perché tti voglio fare tornare al paradiso". E li assesini vanno e fannolo molto volontieri.

1.1 Chi uccide al soldo d'altri, sicario.

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 113.21: Ma alla fine vincendo Filippo, essendo già tra lloro la pace ordinata, per inganno e frode dell'Antigrado della Mangna, Filippo da assesini fu morto...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 407, vol. 2, pag. 405.32: Anco, statuto et ordinato è, che se alcuno cittadino o vero contadino di Siena farà alcuna vendetta d'alcuni o vero alcuno suo inimico publico, o vero esso offendesse, che lo detto vendettario o vero el quale offendesse ne lo padre suo o vero li filliuoli o vero fratelli, o vero alcuno el quale allui appartenesse infino in terzo grado, non possa essere accusato o vero denuntiato, o vero inchierersi contra loro o vero alcuno di loro, che li predetti o vero alcuno di loro sieno essuti assassini o vero assassino, o vero per pecunia abiano vendicato o vero offeso, non ostante alcuna ragione o vero alcuno capitolo di costoduto.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 19.50, vol. 1, pag. 319: Io stava come 'l frate che confessa / lo perfido assessin, che, poi ch'è fitto, / richiama lui per che la morte cessa.

[4] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 11, pag. 92.23: Ordiniamo, che se alcuna persona ferisse altrui per denari et per modo d' astistino, non essendo parente di colui per chi facesse la ferita, et ciò provato li fusse, li sia tagliata la testa sì che mora.

[5] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 5, 67-84, pag. 84, col. 1.5: In Fano. Qui tratta de la morte de misèr Iacopo del Cassaro, da Fano, lo qual fo morto per assessini tra Oriago e Venexia in sul destretto padoano in la valle...

[6] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 67.15: Per li quali fatti e detti l'odio crescè sì al Marchese, che elli li trattòe la morte adosso in questo modo; poi ch'ello uscìo dello reggimento di Bologna, sempre li andavano dietro li assessini a posta del Marchese per ucciderlo, quando fosse il destro. In processo di tempo messer Maffeo Visconte, essendo Signore di Melano, sì llo elesse Podestà...

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 7, vol. 2, pag. 53.10: A la perfini issu, certificatu per dittu di la donna et eciandeu per so sacramentu que quillu l'era filyu, et però levatu da ogni mala suspiciuni, issu menau so filyu ad unu locu desertu et dedili una spata la quali issu avia purtata con sicu amuzatamenti, et abasau lu collu per tali que so filyu lu scannassi dicenduli que se issu lu avia ad aucidiri non l'era misteri nìn di assasinu nìn di veninu.

[8] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 3, pag. 29.9: Sono anche molti, li quali non potendo fare la vendetta, priegano Iddio che la faccia, sicchè Iddio piatoso vogliono fare assassino, e bargello furioso.

[9] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 8, vol. 3, pag. 312.3: balìa. Era la podestà mesere Baglione da Perugia, che guadagnava volentieri; messer Guiglielmo d'Ascesi chiamato conservadore overo assessino di lui e bargello, e stava nel palagio de' Cerchi bianchi nel Garbo. || Con valore ironico e polemico.

[10] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 19, pag. 315.17: Qui D. fa questa comparatione. E però è da sapere che cossa è assessino e le sue dependentie. Assessino è questo il qual per moneta occide altrui.

2 Chi pratica la violenza e l'uccisione, chi vive di violenza e di rapina. || In dittologie con berrovieri, ladroni, rubatori.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 39.109, pag. 246: Ché cascaum sta dubioso / en questo mar perigoroso / de questo mondo travajao, / de cair semper aparejao, / pin de scogi e de corssai / e de nimixi pur assai, / e d'ax[a]i toxego e venim / de berruer e d'asaxin, / chi semper dàm a noi caxom / d'andar en l'eterna prexon...

[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2.18, pag. 169.15: O malvagi consiglieri, che avete il sangue di così alta corona fatto non soldato ma assassino, inprigionando i cittadini a torto, e mancando della sua fede, e falsando il nome della real casa di Francia!

[3] Armannino, Fiorita (04), 1325 (tosc.), pag. 385.1: Però questi cotali rey di grande affare inducono quanto possono agli altri poveri malvagi a mal fare: rifugio sono di ladroni et d'asessini, et quegli honorano; e buoni costumi biasimano, ragione hanno in hodio et l'altrui disiderano.

[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 12, proemio, pag. 215.17: Ma se questi tendono a mal fine, sì è retta la città malamente, in prima perchè tengono a lloro spese ass[a]ssini e rubatori, fanno uccidere e rubare i vicini o per avarizia d'avere, o perchè 'l vicino non sormonti allo stato dove è elli...

2.1 Chi procura rovina e morte (col tradimento).

[1] Ingiurie lucch., 1330-84, 4 [1331], pag. 19.6: - Tu se' traditore (e) assessino.

[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 7, pag. 4: Ma uno ne fo Juda, traditore e ascisino, / Che gio alli signuri el facto li contava, / Che la strussione loro et la morte se tractava, / Et como ad ciascuno li panni li talliava / Ché se recongnoscesse con qualunca se trovava.

2.2 Fig. Chi arreca danno mortale (a qno o qsa).

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 23, proemio, pag. 429.12: Quatro sono li assasini della gola: il primo è il disiderio; li altri tre sono: la dilettazione de' cibi.

3 Agg. Pronto a commettere omicidi (anche fig.). || Att. unica nel corpus.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 9.4411, pag. 383: La femmina ha men fede che una fiera [[...]] Tossico dolce, putrida sentina, / Arma di Satanasso e suo flagello, / Pronta nel male, perfida, assassina, / Lussuriosa, maligna, molle e vaga...

[u.r. 05.03.2018]