ASSERVARE v.

0.1 aserva, aservar, aservare, aserverà , aservo, aservò, aservoe, asserva, asservare, asservata, asservatu, asservino, assirvata, assirvati.

0.2 Lat. asservare (LEI s.v. asservare).

0.3 St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Favolello, 1260/66 (fior.); Cronica fior., XIII ex.; Doc. sen., 1321; Stat. pis., 1330 (2).

In testi sett.: Tristano Veneto, XIV.

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Jacopone, Laud.Urbinate, XIII ui.di. (tod.).

In testi sic.: Formula di confessione sic., XIII.

0.7 1 Rispettare, osservare (un patto, un ordine costituito, un comando, un voto, ecc.); seguire (qsa: un uso, un costume; qno nel fare qsa); eseguire (un desiderio, una volontà, una richiesta). 2 Tenere, avere. 3 Conservare.

0.8 Raffaella Pelosini 04.04.2000.

1 Rispettare, osservare (un patto, un ordine costituito, un comando, un voto, ecc.); seguire (qsa: un uso, un costume; qno nel fare qsa); eseguire (un desiderio, una volontà, una richiesta).

[1] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 62.28: Venuta la die, Agamenon fece tutta la robba partire infra li Greci, et dixe ad li soi se li place de asservare lo pacto co li traditori et tutti respusero e dixero place.

[2] Brunetto Latini, Favolello, 1260/66 (fior.), 70, pag. 280: Altretal ti redico / de lo ritroso amico, / ched a la comincianza / mostra grande 'bondanza, / poi a poco a poco alenta, / tanto che aneenta, / e in detto ed in fatto / già non aserva patto.

[3] Poes. an. urbin., XIII, 12.65, pag. 566: ài la mea carne presa: / or asserva lo pacto / a lo to parentato, / siccomo vidi ke li fa misteri...

[4] Formula di confessione sic., XIII, pag. 300.13: Spitzialimenti diku mia kulpa di l'ordinu satzard(a)tali chi mali l'agiu asservatu

[5] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 35.27, pag. 127: chi aserva penitenza / umilemente, sanza suo dolere, / dé om met[t]er pensere / nel ben che vene, ed obrïar doglienza.

[6] Neri Poponi (ed. Panvini), XIII sm. (fior.), 41, pag. 260: ma di bon core aservo / il vostro piagimento, / gentil mia donna, meglio / che l'Asessino al Veglio, / che si mette a la morte / per lui ubidire...

[7] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 13.25, pag. 529: Se ssolamente l'altrui / m'avessero satisfacto, / de la pena ke mme strui / ià trovara bono pacto; / ma perké gattivo fui / e pportaime como macto, / non s'asserva lo contracto / de que 'nn- altrui me fidai.

[8] Cronica fior., XIII ex., pag. 111.3: E in questo anno si fece ordinamento in Firenze che' conti Guidi [[…]] dovessero abitare i quatro mesi dell' anno nella città di Firenze. E lungo tenpo s'aservoe a grande honore del Comune.

[9] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 46.37, pag. 148: ned altra già non degna- di tenere / lo meo folle volere, / ch'asserva costumanza / di quei che per usanza / disïa e brama ciò che li è più strano.

[10] Doc. sen., 1321, pag. 114.29: E io Francesco che òne escrito da quie in suso a ciò m'acordo e consento e giuro a le sante guagnile di mai a le sopradete cose andare incontra nè fare andare: in testimonanza di queste cose aservare, io ci metto el mio sugello.

[11] Stat. pis., 1330 (2), cap. 14, pag. 467.18: nè in alcuna cosa contradire, u pregare u impedire lo Capitano et i giudici suoi u sè in alcun modo intromettere se non tanto sopra ciò, che le predicte cose in ogna modo si asservino, et ad executione si mandino.

[12] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 139, pag. 138.15: et però li vo' fare uno grande comandamento, et se non l'aserverà , io pagherò di tutto ciò ch'elli averà fatto per adietro chontra i comandamenti di Dio et della legge mia.

2 Tenere, avere.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 52.56, pag. 180: di zo ch'egli ave contasi gioioso; / non è già mai lo suo cor temoroso, / ché 'l fedel cor ch'aserva l'asicura…

3 Conservare.

[1] Corpo di Cristo, c. 1369 (tosc.), st. 6.3, pag. 140: El giovane ad un prete se n'andò / e·ttanto fe' ch'elli el comunicò, / e 'l corpo di Cristo in bocca s'aservò. / A la sua casa tosto el ne portò, / e·ttolse quel corpo di Cristo benedetto…

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 480, pag. 442.20: Or sapié de fermo che se io vogio lo mio honor aservar, el me convignerà doman conbater contra lo megior cavalier del mondo…

[u.r. 26.03.2018]