ASSIRO agg./s.m.

0.1 asirii, asirij, asirj, assiri, assiria, assirii, assirio, assirj. cfr. (0.6 N) esyriorum.

0.2 Lat. assyrius (LEI s.v. assyrius, 3, 1903.41).

0.3 F Giordano da Pisa, Esempi, 1303-1309 (pis.): 3; Dante, Commedia, a. 1321: 2.

0.4 In testi tosc.: F Giordano da Pisa, Esempi, 1303-1309 (pis.); Dante, Commedia, a. 1321; Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Dom. Scolari (ed. Grion), 1355 (perug.).

0.6 N Non si considera esyriorum di St.de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 5.33 perché latineggiante.

0.7 1 Dell'Assiria. 2 Sost. Abitante dell'Assiria. 3 [Per prob. bisticcio col toponimo Siria:] lo stesso che siriano.

0.8 Linda Pagnotta 09.09.1999.

1 Dell'Assiria.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 11, ott., 50.5, pag. 620: Le gemme crepitavano, e l'argento, / che ne' gran vasi e negli ornamenti era, / si fondea tutto, e ogni vestimento / sudava d'oro nella fiamma fiera; / e ciascun legno d'assirio unguento / si facea grasso e con maggior lumiera; / e' meli ardenti stridivano in esse, / con l'altre cose in quelle allora messe.

[2] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 4.8: Per li quali onori e purgazioni la assiria, la macedonica, la greca e ultimamente la romana republica aumentate, con l'opere le fini della terra, e con la fama toccaron le stelle.

2 Sost. Abitante dell'Assiria.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg., c. 12.59, vol. 2, pag. 199: Mostrava come in rotta si fuggiro / li Assiri, poi che fu morto Oloferne, / e anche le reliquie del martiro.

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 12, 58-60, pag. 226, col. 1.46: Mostrava come in rotta si fuggiro Li Assiri poi che fu morto Oliferne, Et anche le reliquie, çoè li corpi morti de quilli Assiri, d'Assiria, dond'era Nabuchodonosor re.

[3] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 6, pag. 189.11: Adunque quale maggiore utilitade cerchiamo noi Cristiani, che prendere efficacie argomento che Iddio noi ama provandone con tali avversitadi, per la qual cosa, e al proponimento, a voi, sia assenpro Iudit colla operazione sua contra gli Assirj, diciendo: «O frategli, perchè voi siate Preti nel popolo di Dio, da voi dipende l'anima di coloro: dirizzate i cuori loro al vostro parlare, acciocchè si ricordino li tentati, che gli Padri furono tentati, acciocchè fossono provati severamente adoravano Iddio suo.

[4] Cavalca, Ep.Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 7, pag. 397.15: Ezzecchia re de' Giudei lo tesauro, e li vaselli del tempio di Dio semplicemente mostrò agli ambasciatori degli Assiri...

[5] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), Rubr. 45, pag. 110.1: Poi profetò che li assiri guasterebbono tutto l'oriente e che poi li romani guasterebbono li assiri e li giudei, e poi all'ultimo eglino verrebbono meno.

[6] Dom. Scolari (ed. Grion), 1355 (perug.), I, 33, pag. 339: Poi degl'Asirij el suo prençe e segnore / regnando con trionpho e con gran possa / diece provincie ch'eran de valore / sogiugò sotto sè con gran percossa / privando loro d'ogni stato e onore, / e ogni degnità fo loro remossa, / sì che li monti de' Caspi fu porta / de quella gente tutta o viva o morta.

[7] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 14 parr. 62-66, pag. 267.4: El primo fo el regno de li Assirii, el secondo fo el cartaginese, el terzo fu quello de Macedonia, el quarto quel de Grecia e l'ultimo è il romano el quale è ogi.

3 [Per prob. bisticcio col toponimo Siria:] lo stesso che siriano.

[1] Gl F Giordano da Pisa, Esempi, 1303-1309 (pis.), 268: unde questo fiume vene, e vanne alli Assirii che sono della città che ssi chiama Syria... || Varanini-Baldassarri, vol. II, p. 463. Non si può escludere si tratti di una lectio facilior per Sirii.

[u.r. 26.03.2018]