ASSOMIGLIANTE agg./s.m.

0.1 asimiglanti, asimiglianti, asomigiante, assemeglyante, assimigliante, assimiglianti, assomigliante.

0.2 V. assomigliare.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Simile, paragonabile. 2 Sost. Chi appartiene alla stessa specie.

0.8 Linda Pagnotta 27.01.2000.

1 Simile, paragonabile.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 37, pag. 179.27: Ed acciocchè le navi che spiando vanno, per bianchezza non si manifestino, di colore Veneto, il quale è all'acqua del mare assomigliante, le vele, e le funi si tingono, e tignesi ancora la pece, colla quale congiungonsi le navi…

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 23, pag. 407.9: e così conviene che 'l suo [[scil. del cielo]] movimento sia sopra essi come uno arco quasi, [e] tutte le terrene vite (e dico terrene, sì delli [uomini] come delli altri viventi), montando e volgendo, convengono essere quasi a imagine d'arco asimiglianti.

[3] Jacopo Alighieri, Inf., 1322 (fior.), cap. 2, pag. 51.7: Temendosi di non potere fornire quel che già cominciato era nell'animo suo, con Virgilio di quel che tratta nell'Eneida del padre di Silvio, cioè di Enea, si ragiona non vogliendosi assimigliante operazione agguagliare a lui, sì come dell'andata che figurativamente con Sibilla per lui all'inferno si fecie...

[4] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 3, pag. 131.15: ki è zo, ki Salamunj parlandu di li homini, sì li assimiglau a lu spiritu corruptibilj di li bestij et dissi: 'A zo ki Deu pruvassi li homini, sì li fichi simiglanti a lj bestij, pir tantu ca la corrupciunj di li homini è asimiglanti a killa di li bestij, et è una midemj cundiciunj di li homini e di li bestij' ?

[5] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), cap. 7, pag. 147.24: Alambandina è una petra quasi asomigiante a calcedonio in collore, excepto ch'ella se rosega alquanto et è men del sardio assai.

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 112.37: Deyfebo, lo tierzo figlyo de lo re Priamo, et Heleno l'altro suo frate, cossì foro de una forma e de una semeletudine assemeglyante che nulla descrepanza era intre lloro...

2 Sost. Chi appartiene alla stessa specie.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 13, pag. 226.17: Attendi diligentemente allo dir tuo; ama Domenedio, e chiamalo in tua salute. E secondo che ogni animale ama assimiglianti; e così ogni huomo 'l proximo suo.

[u.r. 23.10.2007]