ASSOMIGLIARE v.

0.1 asemegliare, asemeia, asemejao, asemejar, asemeliato, asemellia, asemelliarà , asemelliare, asemelliate, asemelliato, asemelyavannu, asemiliamo, asimelliano, asimelliare, asimelliarese, asimelliati, asimigarte, asimigiare, asimiglanti, asimiglia, asimiglianti, asimigliare, asimigliata, asimigliate, asimigliati, asimigliato, asimilgliare, asimiliare, asimiliaro, asimiliata, asimillatu, asimilli, asimillia, asimilliare, asomeià , asomeiare, asomelli, asomellia, asomelliarà , asomellino, asomigiante, asomigli, asomiglia, asomiglialo, asomigliansi, asomigliare, asomigliata, asomigliate, asomigliato, asomigliava, asomigliavasi, asomiglino, asomigliòe, asomilia, asomillia, asomilliate, asomingliato, assemeglia, assemegliati, assemegliò, assemeglyante, assemeiadha, assemigliati, assemiglio, assimelgliato, assimelliare, assimigla, assimiglando, assimìglasse, assimiglati, assimiglau, assimiglava, assimiglavanu, assimigli, assimiglia, assimigliado, assimigliali, assimigliamo, assimigliando, assimigliandole, assimigliandolo, assimigliano, assimigliante, assimiglianti, assimigliar, assimigliare, assimigliarmi, assimigliarsi, assimigliarvi, assimigliasse, assimigliata, assimigliate, assimigliati, assimigliato, assimigliava, assimiglie, assimiglierà , assimiglieremo, assimiglierò, assimiglio, assimigliò, assimigliogli, assimiglioti, assimiliano, assimiliare, assimiliati, assimilla, assimillau, assimilli, assimilliare, assimilliarono, assimilliati, assimilliato, assimillo, assimilyari, assimilyassi, assimilyava, assomegliaranno, assomiare, assomiglata, assomigli, assomiglia, assomigliai, assomigliamo, assomigliando, assomigliandolo, assomigliano, assomigliante, assomigliar, assomigliarci, assomigliare, assomigliarò, assomigliarsi, assomigliasi, assomigliasse, assomigliata, assomigliate, assomigliati, assomìgliati, assomigliato, assomigliava, assomiglierae, assomiglierò, assomiglino, assomiglio, assomigliò, assomigliommi, assomilglata, assomilliare, assumiare, assumiglia, assumigliala, assumigliare, assumigliarsili, asumiglia, asumigliando, asumigliandosse, asumigliare, asumigliarla, asumigliavano, aximiglare.

0.2 Da somigliare.

0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. sen., Addizioni 1298-1309; Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Memoriali bologn., 1279-1300; Gramm. lat.-ven., XIII ex. (padov.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Boccaccio, Lett. napol., 1339; Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Dichiarare, considerare simile; paragonare, mettere a confronto. 1.1 Trasporre un termine o un concetto per via analogica. 2 Corrispondere; essere simile. 2.1 Essere somigliante nell'aspetto; rendere somigliante. 2.2 Assumere sembianza analoga. 2.3 Riconoscere le fattezze. 3 Sembrare. 4 Adeguare ad un modello il proprio comportamento e modo di essere (in partic. tendere per approssimazione alla perfezione divina); farsi simile, uniformarsi. 5 Valutare; considerare. 5.1 Venire in mente con desiderio. 6 Descrivere un evento, una situazione, una condizione interiore attraverso un paragone o una similitudine; simboleggiare, rappresentare. 6.1 Rappresentare in modo conforme; riprodurre (in senso proprio e fig.). 6.2 Introdurre, anticipare in un discorso o in una narrazione un argomento che segue. 7. Mescolare, amalgamare.

0.8 Linda Pagnotta 23.03.2000.

1 Dichiarare, considerare simile; paragonare, mettere a confronto.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), [son.] 22.7, pag. 291: Lo loco là onde entra già non pare, / ond'io gran meraviglia me ne dòne; / ma voglio lei a lumera asomigliare, / e gli ochi mei al vetro ove si pone.

[2] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 7.8, pag. 59: E non è alcun paragio, / che a l'ubidir si possa asimigliare, / però che fa l'om fin preso aquistare / e 'navanzare, e nascende onoranza / e ricca nominanza.

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio rose cum viola, 198, pag. 84: In zo ke 'l to color lo sangu' de Crist desegna / E a ti fi assemeiadha sancta Maria benegna, / In zo me plas tu molto, e quant in zo e' 't degna, / Se tu per altra guisa zamai no fuss malegna.

[4] Memoriali bologn., 1279-1300, App. f.31, pag. 99: E mai non vidi sí bella figura / in carne, in taglio né in pintura: / all'aire l'assimiglio, tant'è pura / e diliciosa.

[5] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 28, pag. 50.26: Questo pescie sì potemo asimiliare al dimonio, e la nave potemo assimiliare al buono homo, che sichome lo pesce seguisce molte millia la nave, chosì seguissce lo dimonio molto tempo lo buono homo tentandolo e provandolo e conoscendolo...

[6] Gl Gramm. lat.-ven., XIII ex. (padov.), pag. 695.12: compero-as, per asomeiare.

[7] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 36, pag. 136.3: Struzzolo è uno uccello grande, tutto che molti uomini l'assomigliano a una bestia, ed ha ale e penne sì come uccello, e gambe e piedi sì come cammello, ma egli non vola niente, anzi è grave e pesante di sua complessione, però non è sì pesante, che un buon cavallo non abbia assai di giungerlo, di tal guisa corre.

[8] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.592, pag. 174: Che, per mentir e boxiar, / se pò l'omo asemejar, / poi che De' refuar vor, / a lo diavoro per fijor, / chi boxar fo prumeramenti, / digando a li prumer parenti: / "creí a mi, voi no morei, / ma como De' vo' si serei".

[9] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 195.9: e potresti assimigliare gli conviti, volti in subiti romori, al mare...

[10] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 23, pag. 280.6: E possonsi questi tali assimigliare ai cavalieri del re Annibale, ma loro fine in questa battaglia sia nostro magisterio; in battaglia sono in pericolo i paurosi.

[11] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 6, vol. 1, pag. 128.6: e diciassi que Mariu imperò usava quista maynera di nappu, a chò que issu comparassi et assimilyassi la sua vittoria a la vittoria de Liber, lu deu di lu vinu.

1.1 Trasporre un termine o un concetto per via analogica.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 31, pag. 241.9: lo quale vecchio lo' donò una pietra che la portassero ad Alessandro, la quale pesava quanto peso la si metteva a la rincontra ne l'altra bilancia, et ancora più; e poi cuperta con una poca di terra, un filo di paglia pesava più di quella. Aristotile, vedendo, l'assimigliò ad Alessandro in questo modo: che mentre che Alessandro era in vita, contrapesava tutto il mondo; e quando sarà cuperto di terra, ogni lieve cosa pesarà più di lui.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 65, pag. 142.22: Ogn'arte è imagine, e simiglianza di natura. Dunque quel ch'i' dicea dell'universale, puo' tu assimigliare alle cose, che per l'uomo si debbon fare.

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 28, 58-78, pag. 625, col. 2.8: Or se convene che la maor 'vertú' abia maor celo, e la menor menore. E cussí asumigliando, la nona spera, in chi è 'maor vertú' perché è 'maor' celo, si è de 'maore' perfetione et efetto, sumiglia a quel primo cercolo di Serafini...

2 Corrispondere; essere simile.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 73, pag. 296.2: Questi figliuoli, ciascuno pregava il padre ch'alla sua fine li lasciasse questo anello; e il padre, vedendo che catuno il volea, mandò per un fino orafo e disse: 'Maestro, fammi due anella così a punto come questo, e metti in ciascuno una pietra che asomigli a questa'.

[2] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, Aggiunta marg. 63, pag. 367.12: E se per loro o alcun di loro sarà decto che sia d'alcuno de la detta Arte, o che s'asimilli ad alcuno segno d'alcuno de la detta Arte, debbia e sie tenuto quel cotal segno rimuóvare, e farne un altro che non s'asimilli ad alcuno segno d'alcuno de la detta Arte.

[3] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 10.102, pag. 100: Anuntiar lo posso a tutto 'l mondo / che di cordoglio nulla m'asomillia: / di somm'alteçça caggio in profondo…

[4] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 28, 58-78, pag. 625, col. 2.14: Dunque costui, çoè la nona spera. Corrisponde, çoè s'asumiglia.

[5] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 51, par. 1, vol. 2, pag. 88.8: E hua propriamente simele non s'avesse, procedase e la pena se tolla secondo quillo ke se retrovasse più simile overo più asemegliare overo adergerse overo apresemare, de la quale similitudine e de le predicte cose en ciascuno caso stare se degga a la discretione e a la provedentia de la podestà overo capetanio e iudece de tale malefitio conoscente.

[6] Fazio degli Uberti, Rime d'amore, a. 1367 (tosc.), 3.44, pag. 8: Po' tanto vinto e soperchiato sono / da quello, in cui s' aviva il mio piacere, / che del folle volere / rido fra me, com' uom d' altrui far sôle. / Po' dico: «E' son parole / che cosa che si veggia l' assomigli, / se non come Ericon fece Atalante».

[7] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 185.29: queste dodici figure erano nelle sponde e nel fondo della fontana e asomigl[ia]vasi queste figure a' dodici segni del cielo e della terra...

2.1 Essere somigliante nell'aspetto; rendere somigliante.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 3, cap. 2, pag. 153.28: come noi trovamo lo mulo nàsciare d'asino e de cavallo, ch'è composto diverso l'uno da l'altro, e non s'asemellia bene né a l'aseno né al cavallo.

[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 50, pag. 83.24: E lo damigiello igli disse: "Per mia fè, voi v'assomigliate pur ad uno cavaliere, lo quale vinse lo torneamento inn Irlanda e sconfisse Pallamides lo buono cavaliere, e ffecie lo giorno tanto d'arme, che bene si dee ricordare per ongne valentre cavaliere.

[3] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 4, pag. 23.9: De tuti quisti sancti luoghi voglio adornare la cità de Bologna e asumigliarla al luogo sancto de Jerusalem».

[4] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 10, pag. 177.6: foru morti da li manu di Pallas dui frati, di li quali unu avia nomu Lanza et l'autru Faber: et kisti dui frati si assimiglavanu tantu ki la matri et lu patri, per la troppu simiglanza, non canuxianu cui fussi l'unu et cui fussi l'autru…

[5] Boccaccio, Lett. napol., 1339, pag. 181.10: E per chillo ca nde dica la mammana, ca llo levao nella 'ncuccia, tutto s'assumiglia allu pate.

[6] Fiorio e Biancifiore, 1343 (ven.>tosc.), st. 120.6, pag. 108: Padre, intendi una ragione: / mes[s]er, di quello dongello è gran dan[n]ag[g]io, / e credo che fos[s]e figliuolo di barone; / e certo el par di nostro parentaggio, / però che v'asomiglia a le fat[t]ezze: / or iscampate lui e lla fantina / s'el[l]i è figliuolo di re o di reina.

[7] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 22, pag. 637.19: Sentendo chostui la vita di san Benedetto e chom'egli avea in sé profezia, per farsi beffe di lui e per vedere se quel che diciea era vero, tolse un suo ischudiere, il quale egli assimigliava, e sì llo fecie vestire di tutto il vestimento reale e sì llo mandò a san Benedetto, il quale gli dovesse predire delle sue virtù.

2.2 Assumere sembianza analoga.

[1] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 132, pag. 412: Le scoriate che t'àno battuto / la lor figura vorrea asimilgliare, / ch'io t'avarea sì stretto tenuto / che cum largheçça te porrea tocchare.

[2] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 10.161, pag. 103: Vorrei assomigliar ciascuna canna / quante nel capo ti fuoro distese: / sarei pagata da chi sì m'inganna, / di quel che perdo avarei ricche prese!

[3] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 45, vol. 6, pag. 553.17: [4] per lo mio servo Iacob, e per lo mio eletto Israel, e io ti chiamai nel tuo nome; e io t'assomigliai, e non mi conoscesti.

2.3 Riconoscere le fattezze.

[1] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 639, pag. 40: La dompna ioso aguàrdase sallendo per l'altura: / assemegliò Thomasso che stava alla soboltura, / et incontenente scénsese la sua centura; / gèptala ad Tomasso, che n'agia bene cura.

3 Sembrare.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De vanitatibus, 14, pag. 187: L'aver, l'onor del mondo, parent e grand fameia, / Lo corporal deleito, ke trop bel asemeia, / Quest è tut quel conforto k'in grand dolor zermeia: / Dolz coss paren presente e po de dré bexeia.

[2] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 14.6, pag. 49: Quando Dïo messer Messerin fece / ben si credette far grande maraviglia, / ch'ucello e bestia ed uom ne sodisfece, / ch'a ciascheduna natura s'apiglia: / ché nel gozzo anigrottol contrafece, / e nele ren giraffa m'asomiglia, / ed uom sembia, secondo che si dice, / ne la piagente sua cera vermiglia.

[3] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 450.2: Così si maraviglia de' denti bianchi e ordinati, l'uno non soperchiando l'altro; l'ordine de' quali una rosa vermiglia istrignendosi veraciemente pareano; assimiglia[n]ti gigli mescolati con rose.

[4] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), cant. 1. ott. 51.3, pag. 16: A l'alta voce de la vaga figlia / Francesca bella subito rispuose; / costei veracemente m'assomiglia / la santa Venus fra vermiglie rose; / chi guarda ne le suo pulite ciglia / subito corre a le celesti cose; / tanto dolcezza ne' begli occhi porta, / che 'l mondo sempre di virtú conforta.

[5] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Prov. 18, vol. 5, pag. 684.2: 8. Alcuna volta avviene che la parola del cattivo uomo assomiglia buona e di dolce aere; ma veruna cosa non grava tanto quanto la malvagia lingua.

4 Adeguare ad un modello il proprio comportamento e modo di essere (in partic. tendere per approssimazione alla perfezione divina); farsi simile, uniformarsi.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 16, pag. 223.24: E per cascione de l'oposito Mars, lo quale è suo inimico e oposito, dease demostrare de tale colore che non sia puro né chiaro, e sia simile del colore del sole, lo quale è suo amico, che quando se demostra demostrase rosso, cum ciò sia cosa che uno amico se dea assimelliare e conformare coll'altro quanto pò: adonqua Marte se demostrarà de colore rosso, non puro né chiaro.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 64, pag. 319.8: Tutte le creature e tutte le spezie sono una particella di bene, ogne creatura è una parte di bene, e ogne creatura si sforza quanto può d'assimigliarsi a Dio; e quanto più vi si assimiglia, più è nobile e perfetta.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 14, pag. 236.3: Così dico che Dio questo amore a sua similitudine reduce quanto esso è possibile a lui assimigliarsi.

[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 1.75, pag. 129: Muove li corpi di minor ragione / E fuga ciò che non puo' lor natura / Assimigliare a sua perfezïone…

[5] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 19, 40-51, pag. 428, col. 2.5: Perché alcuna creatura pò comprender so Creatore, com'è ditto. E çò fa certo, çoè 'che Lucifero che fo la sovrana creatura, nol poteo comprendere, ançi crette assumigliarsili, tanta ignorantia fo in lui cun superbia mixta!'.

[6] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I cap. 5, pag. 617.23: Or considera li martiri i quali si dispuosoro ad ogni pena e tormenti molto lietamente e di nulla generazione di morte ispaventarono per potersi assimigliare a Cristo in pene e in tormenti…

[7] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 1, vol. 2, pag. 141.7: Questo dunque considerando lo nostro Signore Gesù Cristo, volendo li cuori superbi degli uomini vincere per bontà, e per umilità, venne tutto mansueto, ed umile; e, come dice s. Paolo, esinanì ed umiliò se medesimo, e prese forma di servo in verità di umana natura, e in tutto, e per tutto si volle assomigliare agli uomini, prendendo tutte le sue miserie eccetto la colpa, diventando non solamente fratello, ma servo di tutti.

[8] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 9, pag. 376.37: Grande battaglia v'ebbe. La plebe fu cacciata, che già non s'assimigliò alla plebe di Roma: ella uscì della cittade tutta armata, e si pose in uno monte, ond'ella correva sopra li poderi de' gentili uomini, e guastavagli a ferro e a fuoco.

[9] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 35, pag. 226.21: E quando voi orate non favellate molto, come fanno i pagani, che pensano d'essere esauditi per loro molto parlare. Non vi assimigliate a lloro; imperò che 'l Padre vostro sa quelle cose che vi sono bisogno prima che voi adomandiate.

[10] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 3, pag. 220.14: La più bella criatura che fosse sì era Lucifero; e per la soperbia soa, ch'el volse metere la sedia soa apresso quella de Deo e volsese asomeiare a Deo e no se contentoe de quello che Deo ge avea fato, imperçò sì caçè de celo fine in profundo d'abisso...

5 Valutare; considerare.

[1] Poes. an. urbin., XIII, 41.69, pag. 624: Vedendo l'alto Pate lo So fillo / cusì marturïato, / k'Elo patecte, sì como assimillo, / per lo nostro peccato, / Illo ce donarà lo So consillo, / tant'è iusto e bbeato…

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 32.10, pag. 115: tanto m'ò assediata, che m'ò messo en essiglio; / quanno bene assemiglio, non saccio ove campare".

[3] Stat. fior., c. 1324, cap. 86, pag. 109.22: e non possano i segnori Priori e 'l Gonfaloniere de la Justizia lasciare che si provegga, overo stanziare per autoritade di qualunque balìa a loro conceduta o che si concederà, nè fare deliberare o riformare, per alcuni consigli del Populo, o del Comune di Firenze, che a persona overo a persone [[…]], per loro si possa alcuna cosa pagare dell'avere del Comune, per la quale, per fama piuvica overo per alcuno indizio overo alcune simiglianze o presunzione si potesse assimigliare, overo presummere che cotale provisione overo reformagione fosse fatta in frode…

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 74, pag. 457.8: Ma la terza Filocolo non sapea divisare che colore il suo vestimento si fosse, ma adamante l'assimigliava

5.1 Venire in mente con desiderio. || (Ageno). Cfr. anche Mancini, gloss., s.v. asimiglio, p. 678: "(trans.) desidera, si augura" (legge l'asemiglia).

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 14.30, pag. 49: Ha sospetta la fameglia, che no i vada el suo furanno: / moglie, figli, nore, servi, tutti sì va tribulanno. / Or vidissi mal ottanno che fa tutta la fameglia! / Ciascun morte gli assemeglia d'esto dèmone encarnato.

6 Descrivere un evento, una situazione, una condizione interiore attraverso un paragone o una similitudine; simboleggiare, rappresentare.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 3, 121-130, pag. 84, col. 1.5: E cussí asumiglia la fabula, ponendo che l'omo doventa pianta vegetativa.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 23, pag. 399.4: Quello che Virgilio fece qui, e due similitudini che induce, ad asomigliare la provisione e la fugga di Virgilio, sono chiare.

[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 32, pag. 568.7: e che s'elli potesse ritrarre, come Argo s'adormentòe, elli discriverebbe il suo adormentare: quasi dica, legga quella favola chi questo vuole comprendere; però che nullo è, che possa bene fingere, cioè asimigliare con figura l'asonnare: e dice d'Argo gli occhi crudeli, ed a' quali il vegghiare costò sì caro, come qui apresso comprendere potrai. Jove innamoròe di Io figliuola d'Inaco, e con inganno l'ebbe.

[4] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 1, pag. 2.12: Ma dopo questa venne un'altra fiera, ciò è un leone; e questo assomiglia a la superbia: questa superbia si è volere avançare egli altri, e questo el facieva molto isbigottire in seguire virtù.

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 124.12, pag. 118: Nel terzo [[sonetto]] tutto ver<o> vi s'asomiglia / perché colei m'insegna in ogni parte, / che d'ogni gentil cor è madre e figlia.

6.1 Rappresentare in modo conforme; riprodurre (in senso proprio e fig.).

[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 30.21, vol. 1, pag. 203: Tutta gente s'asutillia / de la grande maravillia, / ké ciascuno s'asimillia / suo linguagio proprïoso. || Cfr. Varanini, p. 203, nota: "Tutti stupiscono per il grande portento, poiché ciascuno (degli apostoli predicanti) riproduce il linguaggio proprio di ognuno".

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 21.141, vol. 3, pag. 356: Dintorno a questa vennero e fermarsi, / e fero un grido di sì alto suono, / che non potrebbe qui assomigliarsi

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 345.11: Poi la Dea in cava nube componendo vana ombra senza forze in figura d'Enea (mirabile mostro a vedere), orna lei di lance trojane; e assimiglia lo scudo e l'elmo di divino capo…

6.2 Introdurre, anticipare in un discorso o in una narrazione un argomento che segue.

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 20, pag. 22.21: Quest'ornamento fa pro a due cose, perché quello ch'è già detto reca a memoria, e assimiglia a colui ch'ode quel che seguita poscia.

7 Mescolare, amalgamare.

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 7, vol. 2, pag. 172.9: VIII, cuniungi kista colla cum li membri; IX, li assimigla, et fa di kista colla carni in carni et ossa in ossa et nervu in nervu, et cussì nutrica lu animali; senza lu restanti a diri.

[u.r. 15.10.2008]