0.1 assorta, assorti, assorto.
0.2 Lat. absorptus (LEI s.v. absorbere, 1, 188.27).
0.3 Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.): 1.
0.4 Att. solo in Cavalca.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 [Relig.] Profondamente concentrato nella contemplazione mistica.
0.8 Linda Pagnotta 11.11.1999.
1 [Relig.] Profondamente concentrato nella contemplazione mistica.
[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 16, vol. 2, pag. 277.27: come si legge di quella santa Maria Graziosa da Onies, che sì era assorta a pensare dilettosamente di Cristo, quando vegliava, che non sognava altro che Lui, quando dormiva.
[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 24, vol. 1, pag. 194.1: Ecco come sì tutto era assorto in lui, che nè in cielo, nè in terra, nè secondo spirito, nè secondo carne altro desiderava, nè amava.
[3] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 8, pag. 35.20: E troviamo che questo amore della Croce tanto fortemente occupa il cuore de' perfetti, che ogni cosa hanno per niente, e sono tutti assorti in Cristo.
[4] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 9, pag. 40.24: e questi sono sì congiunti per amore, che già nè di sè, nè di nulla cosa mondana possono avere cura, e sono tutti assorti e rapiti a quella altezza dov'è il loro diletto Cristo.
[5] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 48, pag. 231.11: Nel secondo grado dice, che l'uomo è simile al morto, chè come il morto non sente e non cura nè onore nè disonore, e non sente nè diletto nè pena; e così questi cotali sono sì assorti e levati in Dio, e sì astratti delli sentimenti, che, quasi come morti, degli fatti del mondo non curano e vanno quasi come smemorati.
[u.r. 26.03.2018]