ASTA s.f.

0.1 ast', asta, aste, asti, astj, hasta, haste.

0.2 Lat. hasta (DELI 2 s.v. asta).

0.3 St.de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 2.2.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Doc. prat., 1275; Doc. sen., 1277-82; Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Stat.pis., 1302; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Doc. pist., 1337-42; Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.); Gloss.lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: St.de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Nota il sing. aste (plur. asti), att. a partire da Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.): «una aste el misse a terra del destriere»; «Due asti grosse avevano in loro mani», poi in testi sen. e fior.: Stat. sen., 1301-p. 1303, (1301-03), Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.).

Locuz. e fras. all'asta in feltra 2.3; asta gallica 2; diritto più che asta 1.2; lungo come un'asta 1.1; mettere sotto l'asta 2.2; vendere sotto l'asta 5.1.

0.6 A Doc. sen., 1235: Iacomo Ranucci d'Asta; Doc. pist., 1240-50: Asta Provi[n]thali.

0.7 1 Pertica di varia lunghezza, perlopiù atta a sostenere in cima un altro oggetto (bandiere, stendardi, gonfaloni, strumenti di lavoro o armi). 1.1 Fras. Lungo come un'asta (detto di una persona magra e di alta statura). 1.2 Fras. Diritto più che asta (in contesto fig.). 1.3 Fig. [Rif. alla forma stretta e allungata di un fenomeno astronomico luminoso]. 2 [Armi] Il bastone alla cui sommità è fissata una parte metallica acuminata di varia forma (lancia, giavellotto, picca, ecc.). Meton. Qualsiasi arma montata su una pertica. 2.1 [Nel linguaggio poetico:] freccia. 2.2 Fras. Mettere sotto l'asta: porre sotto sorveglianza armata. 2.3 Fras. All'asta in feltra: con la lancia in resta. 3 Supporto, braccio del cero funebre. 4 Tirso (pertica avvolta di tralci; nella mitografia è attributo di Dioniso). 5 [Econ./comm.] Vendita all'incanto. 5.1 Fras. Vendere sotto l'asta. 6 Tratto ascendente o discendente di alcuni caratteri alfabetici rispetto al rigo di scrittura.

0.8 Linda Pagnotta 07.01.2000.

1 Pertica di varia lunghezza, perlopiù atta a sostenere in cima un altro oggetto (bandiere, stendardi, gonfaloni, strumenti di lavoro o armi).

[1] Doc. prat., 1275, 52, pag. 535.11: Façio bigo(n)giaio p(er) vj aste da go(n)faloni (e) delle maniere (e) p(er) li manichi delle va(n)ghe (e) delle schure (e) della marruccia p(er) l'oste...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 7, pag. 368.23: questo fue l'aiuto primaio, ch'avea fatte fare falci taglienti, non tenacemente nelle lance ficcate, ma a funi legate, colle quali, quando fosse bisogno, dalla lunga presi i canapi delle navi de' nemici, e tratto delle falci l'aste, e tirando la fune con che la falce era legata, le fune delle navi de' nemici tagliasse.

[3] Novellino, XIII u.v. (fior.), 64, pag. 270.3: E poneasi uno sparviere di muda in su una asta: or venìa chi si sentìa sì poderoso d'avere e di coraggio, e levavasi il detto sparvier in pugno...

[4] Stat. pis., 1302, cap. 40, pag. 971.14: Et che li consuli li quali per li tempi fino, infra uno mese dipo' 'l loro intramento dell'officio, debbiano la dicta statera adesare et forbire fare; et debbiano avere duo unculi con l'aste forniti, et staia due sotto termine.

[5] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 23.11, pag. 382: e pens'a molti affrenati cavagli, / armeggiatori e bella compagnia, / aste e bandiere, coverte e sonagli / ed istormenti con gran baronia...

[6] Stat. pis., a. 1327, L. 4, cap. 86, pag. 228.49: Ordiniamo, che tucti li partiti che rissasseno li Maestri del Monte, salvo partiti stanciali, debbia judicari ogni punta uno passo così d' asta chome di pontello...

[7] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 8, vol. 3, pag. 316.12: Fece aggiugnere al palio dello sciamito chermisi di foderallo a rovescio di vaio isgrigiato quant'era l'asta, ch'era molto ricco a vedere.

[8] Poes. an.fior., XIV m. (3), 29, pag. 287: O disorrata! in te specchio di parte: / poi che seguit'hai Marte, / punisci in Antenora or qual verace / non segue l'asta del vedovo giglio...

[9] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 39, pag. 287.36: Rompere asta vedere, allegrezza significa.

[10] San Brendano ven., XIV, pag. 208.18: mo tuta fiada, o crezudo o non crezudo, elo trovà una via tuta de aste lavorada de diverse piere preziose in beli lavorieri devisadi l'un da l'altro, e queste aste s'iera lavorade con oro e con arziento molto ben.

1.1 Fras. Lungo come un'asta (detto di una persona magra e di alta statura).

[1] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 109.2: Missore Pietro Zeno de Venezia e missore Martino Zaccaria de Genova erano doi franchi capitanii, sufficienti ad onne fatto, luonghi como doi aste, macri e bruni, bene armati ed assettati.

1.2 Fras. Diritto più che asta (in contesto fig.).

[1] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 3.56, pag. 98: La mia fede è più casta / e più diritta c'asta...

1.3 Fig. [Rif. alla forma stretta e allungata di un fenomeno astronomico luminoso].

[1] Cavalca, Dialogo S.Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 38, pag. 213.20: E dopo non molto tempo apparvero terribili segni in cielo; chè furono vedute aste e schiere di fuoco venire dalle parti d' aquilone.

[2] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 38, pag. 215.25: E depoe non molto (per) tempo aparse terribili segni in cel, çoè che fu visto aste in scere de fogo venir da la parte d' Aquilum.

2 [Armi] Il bastone alla cui sommità è fissata una parte metallica acuminata di varia forma (lancia, giavellotto, picca, ecc.). Meton. Qualsiasi arma montata su una pertica.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 9, pag. 314.11: et David disse al Filisteo, che egli ucise co la pietra (et sappia tutta la chiesa queste cose): che Domenedio non salva nè in spada nè in asta, ma in verità: sua è la battaglia.

[2] Doc. sen., 1277-82, pag. 284.27: Ancho X den. nel dì in una asta di lancia per la tenda dell' uscio de la bottiga.

[3] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 16, pag. 58.6: Questi sono i gravemente armati, che hanno [[...]] l'asta di lunghezza di cinque piedi e mezzo, il quale per lettera si chiama pilo, ed in volgare spiedo, alla fedita del quale s'ausavano spezialmente i cavalieri... || Cfr. Veg., Mil., 2, 15: «bina missibilia, unum maius ferro triangulo unciarum novem, hastili pedem quinque semis, quod pilum vocabant».

[4] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 14.6, pag. 112: O pastor, co' non te esvigghi a questo alto mio belato, / che me traggi de sentenza de lo tuo scommunicato? / De star sempre empregionato, si esta pena non ce basta, / pòi ferire con altr' asta come piace al tuo sedile.

[5] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 617, pag. 348: La Caritate armase d'asbergu et elmu et asta, / tray for ly confaluni...

[6] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 200.28: stagando sul cavallo, chola lanza che lu portava in man el lo revolse, e un deli puti l'asta del re tegnì chola man...

[7] Lio Mazor (ed. Elsheikh), 1312-14 (venez.), 24, pag. 68.31: (E) en q(ue)sta Pero d'Ésol li de' de l'asta del lançu(n) a traverso le spale».

[8] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 31.21: Quello altro da poy luy tanto alegro che ve' speronando con sua asta in many, quello serrà filgiolo de quelluy simili ad tene de pietate et d'arme et Silvio serrà lo seo nomo, lo quale accrescerà lo riame Albano...

[9] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 12, 58-60, pag. 226, col. 1.41: Eo ho morto Oliferne, et ecco la soa testa!' Veçudo questo, li Returi della terra ordinono che come fosse die, che tutta la gente della terra fosse armada e messa la testa di Oliferne suso un'asta...

[10] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 10, pag. 186.19: Ma Eneas, videndu zo et incrixenduli aviri tantu adimuratu, strinsisi a la bactagla; et cum sua asta feri in testa di lu cavallu di Mezenciu, per modu ki lu cavallu, non [si] putendu plui regiri, misi manu a cauchi et sbactendu si travirsau supra li autri cavaleri.

[11] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 333.16: E incontanente andò ser Villano colla famillia chacciandoli e sfolgorandoli co' bastoni e coll' aste delle lancie, e non riguardando più uno che un altro.

[12] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 39, pag. 134.9: pregando Eddio che no· lglie venisse morto e volta sua lancia e fiere da l'asta Cornaletto e abattelo molto esconciamente.

[13] Gl Gloss.lat.-aret., XIV m., pag. 313.6: hec asta, te, l'asta.

[14] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 17, pag. 78.18: Et la testa di Serloni misiru supra una hasta et portarula per tutti li chitati di Africa...

- Locuz. nom. Asta gallica.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 280.9: li colli loro candidi so adorni di cerchietti d'oro; e ciascuno blande in mano due aste galliche...

2.1 [Nel linguaggio poetico:] freccia.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 240, pag. 268.22: Qui de' essere la figura de l'amore pinta sì ch'el sia garzone nudo, cieco, cum due ale su le spalle e cum un turcascio a la centura, entrambi di color di porpora, cum un arco en man, ch'el abia ferito d'una saitta un giovene enamorato cum una ghirlanda in testa. Cum l'altra man porga un'asta cum fuogo di cappo...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 31.18, vol. 2, pag. 533: Come balestro frange, quando scocca / da troppa tesa, la sua corda e l'arco, / e con men foga l'asta il segno tocca, / sì scoppia' io sottesso grave carco...

[3] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), [son.] 9.3, pag. 79: Con tre saette Amor nel cor mi venne, / credendo sostenerlo non potesse, / coll'aste nere e poi scritto in esse / lettere d'oro che parien le penne.

2.2 Fras. Mettere sotto l'asta: porre sotto sorveglianza armata.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 124.26: E Ccrenio mandao a dicere a lo filio pro vergonia de li romani no lli occidessi, ma li tollessi tucte le arme e le vestimenta e le calsamenta loro, se non tanto ke li coperissero la natura loro e so ll'asta e so lo iogo de li servi li mise.

[2] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 209.26: Et venuta la die tutti li mise so l'asta in signo de servitute per cutale pacto, ke fi ad x dii se levassero sopre ad Numidia.

2.3 Fras. All'asta in feltra: con la lancia in resta. || Calco dal fr. a l'anste en feltre.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 169.2, pag. 70: Non tenner ordine i cesarïeni, / misersi a l'asta 'n feltra intra ' nemici...

3 Supporto, braccio del cero funebre.

[1] Doc. pist., 1337-42, pag. 127.18: monta chon lb. iij s. iiij pi. che conto xxxij aste per li doppieri: sono in tutto lb. lxxx s. xij pi..

[2] Stat. fior., XIV pm. (3), Ordinamenti, pag. 155.21: Item, considerando le infrascripte cose maximamente a torre spese le quali sono disordinate, maximamente a le sepulture di morti, providero e ordinaro che la sepultura d'alchuno homo overo donna di chiunche serà età non abbia, né portino a la sua sepultura alchuni torchi di cera overo doppieri che se portino a quella sepultura con aste...

[3] Stat. fior., 1356 (Lancia, Ordinamenti), pag. 435.14: Item che neuna persona per le predette sepolture o per honorare essa sepoltura o la bara d'alcuno morto, possa mandare con quello morto, o innanzi a lui o dopo lui, più che quattro torchi di cera sanza aste, di peso d'otto libbre di cera per ciascuno il più:

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 49, pag. 113.19: Vacci con Dio; per questa fiata t'aio perdonato, e guàrdate bene per un'altra volta, quando la cera del torchio fosse di più peso, ad un altro cavaliero non dicessi simili parole; però che, benché tu non dicessi con l'aste, e la cera fosse tanta quanto vuole lo statuto che sia, ed ella entrassi al cavaliere dove tu dicesti, e' serebbe sì pericoloso che tu potresti aver la mala ventura.

4 Tirso (pertica avvolta di tralci; nella mitografia è attributo di Dioniso).

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Laudomia, pag. 124.18: A me non è cura di pettinare li miei capelli, e non mi piace di vestire vestimenta ad oro. Io vo qua e là come il furore mi mena, siccome si crede che vadano quelle femmine le quali il cornuto Bacco percuote coll'asta del pampano.

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 141.6: L'ellere impediscono i remi, e con ripiegato nodo sottentrano, e distringono le vele con gravi frutti dell'ellere. E Bacco, abbiente attorneata la fronte delle racimolute uve, muove l'asta velata di pampanute frondi...

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 235.12: Abandonaro le case; danno i colli e i capelli ai venti. E altre empiono il cielo di tremolosi pianti, e cente di capelli, portano aste piene di pampani.

5 [Econ./comm.] Vendita all'incanto. || Accezione derivata dall'uso di piantare un'asta nel luogo destinato alla liquidazione dei beni dei debitori del tesoro pubblico.

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 38, pag. 24.15: Onde dice Valerio: da fare è proximo grado dagl'ordinamenti de' cavalieri a' citadineschi campi (s), imperciò che veramente li teatri spesse volte amaestrarono l'animose schiere e, abiendo investigata la riverenza degli dii e la cagione del dilecto degl'uomini, non sanza alcuno rossore di pace, macchiarono con cittadinesco sangue il dilecto e la religione per grazia degli scenichi portenti (t), li quali furono incominciati da Messala e Cassio censori, ma tutto l'altro adornamento dell'opera loro, sugetta a l'asta per autoritade di Scipione Nausica, piacque che si vendesse...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 3, vol. 2, pag. 73.12: Et issu non rispondendu issu Curiu sutamisi li beni di lu juvini a la hasta.

5.1 Fras. Vendere sotto l'asta.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 23, pag. 436.24: Quelli, smariti di tanta crudelezza, abandonarono lei, rinu[n]ziarono alli Signori del tempio la disaventurata novella: per la quale cosa coloro, quasi venuti meno, sè [e] il rimaso tempio con le circustanti fortezze renderono nelle mani del pieto[so] principe Tito; li quali tutti sotto asta furono venduti XXX per uno danaio d'argento.

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 38, par. 97, pag. 817.3: E caduta nell'ira di Lucio Silla, disperso il suo pieno popolo in molte parti, lei sotto l'asta vendeo, anzi, come alcuni dicono, le fece con amaro colpo sentire la sua prima ruina...

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 6, cap. 4, pag. 90.2: e menò dinanzi dal suo carro grande numero di prigioni; ma la maggior parte era d'Etrurii. Egli li vendette sotto l'asta, onde il prezzo fu sì grande, che alle donne fu renduto l'oro ch'aveano prestato al comune...

6 Tratto ascendente o discendente di alcuni caratteri alfabetici rispetto al rigo di scrittura.

[1] Brizio Visconti, a. 1357 (tosc.), componim. 5.12, pag. 196: Se machie molte o se piú brutti segni, / o donne fiorentine, / si truovon ne la carta ch'io vi scrivo, / nulla di voi, per merzé, la disdegni, / ma lega in fine al fine, / ché spesso giova d'udire un cattivo / come sono io chen gran tormento vivo / e, non avendo voglia, / a gran forza di doglia / constretto sono a scriver questa lista, / onde la mia man trista / non ha potuto fare una dritta asta: / di lacrime ancora ha la carta guasta.

[u.r. 26.05.2021]